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Scamozzi, Vincenzo
L' Idea Della Architettvra Vniversale: Diuisa in X. Libri (Band 2): Dell'Esqvisitezza De' Cinqve Ordini. E de loro Colonnati, Archi, Modo: nature pi regolate: e delle Materie conuencuoli all'edificare — Venetia, 1615 [Cicognara, 651]

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https://doi.org/10.11588/diglit.1675#0190
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174

Dell* Àrchitett di Vinc, Scamozzi,

■%. PhiC

16,
De Sost
Orbis,
cap. i,
Fisìc, i,
co, -6}ò,
Cielo 4,
Cora, 35,
Gai. 1,
coro» 19,

%, PhiC Aristotile volendo mostrare, che h materia è dominata in due maniere , Tvna da quelli,
caP'ir che sojamente la preparano , seozà altro fine, come quelli , che ranno i mattoni , e emano le pietre , e
preparano i legnami, & altre simiglianti cose,mà che l'Architetto conosee specihcatamente laforma,e
perche ella è fattale come ella si deue vsare ne gli edifìci,e pero dice,£>zt0 igiturfent Arte s^qua dominare
tur ipfimateri&ei >q%£ font cogwfc£ntes>ea qu£ vtitur^ facliua>qaa Architettonica e/i > quapropter , &
qu£ vtitur Architeèfamca qmidammodo e fi -, dissert autem quatenus ifee quidem qua formam cognofeit Àr-
c hit e ti ortica eji ? ahaatttem irt effetrix materia.
Metaph, £) e l i a materia ( come dice Ari stotele ) altra è sensibile, Se altra poi intelligibile, quali sono Io
Mcca'ph! co& Mathematiche , & Architettoniche, e simili altre 5 ma la materia ieniìbile,è come il legno, la pie-
5,tei; co, tra , il metallo, e simili altre : ancora la materia è prima delia forma s secondo però la potenza ; ma la io
forma, e prima, e principale della materia secondo l'atto. Onde la materia non ha alcuna forma ah*,
{lente in ella di sua propria natura ? ma la sua sostanza è tale, che però la può riceuere in atto s come di-
cono i Saliij. Laonde la materia è vna sola, secondo il sugetto, che la riceue ; ma può esfer diuersa-
mente secondo Inabiliti sua : di modo che sé bene è vna sola per numero, tuttauia diuiene altresi mol-
te per sriabilità, e potenza lua,e per le forme, che la tramutano,
Poi le forme si posfono pigliare in tre modi : cioè ò largamente quando si riducono alla imagi-
natione, come le Mathematiche, e simili altre : òpropriamente quando elle sono in atto ;ò scarsamé-
te, perche ogni materia non è atta a rjecuer bene ogni sorte di forma,laquale è causa del termine, e fi-
ne, & vltimo contento di ella : vero è, che la forma non si ritroua veramente, ne eisentialmente nella., .
materia, ma solo superficialmente ; perche le coli susie la medesima materia,non potrebbe riceuere al- 20
tro, che Vua sola forma : di modo che la sorma è per sé sola,& anco essìstente alla materia, e di qui si co-
nosee la sua nobiltà ; e quanto ella preuaglia alia materia ; eisendo che propriamente la materia per sé
stelsa è confusa, Se informo .
Ancora quanto più la forma sarà perfetta allhora ne segue, che ella sirà tanto più manifesf a al-
la cognitione, e terminata dalie misure , e proportione della cosa : &anco della quantità della mate-
ria ; e però l'huomo si conosee meglio dal tutto, che solamente dalle sue parti. Onde le forme ritro-
uansi esiere eccellenti in atto ; ma le materie solamente in potenza, & anco alcune forme possono eiser
applicate ad vna specie di materie, & altre poi a molte : laonde si vede chiaramente, che le forme dan*
no Teller, <5c il fine^ e l'vltima perfezione alle materie,colì naturali,come artificiali.
Non è molto lodeuolecosa,cherArchitetto tenti di far come violenza alla materia: in modo che 30
egli pensi di ridur sempre à voler suo le cose create dalia Natura,per volerle dare quelle forme, eh e egli
yole, Perche sono cose di grandiisima spesa, e tempo : persidie si tarda il progreiso dell'opera, & alla
fine non le apportano quella lode, che egli si crede.
In d v o 1 modi l'Arti, Se anco le seienze speculatiue versano intorno alla materia : alcuni, come
l'Architetto, Se il Geometra,e simili altri conoseono la materia semplicementc per mezo della forma,
quali come accidente, che iì trouaelsistente con essa ; ma gli artefici quali communemente conoseono
essa materia, e sanno,che cosa ella sia : esiendoche alle volte elsi la compongono^ e preparano, e doma-
no, e finalmente l'vsano nelle opere loro : di modo, che è gràndislìma disferenza dalla conoseenza de'
Fisic.a. primi al dominio de sii altri, come cauamo anco dalla dottrina d'Auerroe; laonde la saenza natii-
c^.t, 50, ra|e harmra molto più la generatione in vna materia vilcche quella d'vna materia nobile, e simiglian- 40
animi iji temente si dee fare della forma, che introduce l'Artefice, ancora il fine della seienza naturale è princiT
iìn.com. palmente secondo il senso > si come il fine della seienza attiua,eparimente dell'Arti egli e l'opera com-
FW. piuCa,eperfetta_.
Met. iu E si come il saper di colui, che opera in materia di poco valore,e molto più lodato, che quello,
' che fa il medesimo in altra materia assai più nobile, e di molto preggio ; essendoche in quella apparo
molto la bellezza, & il prezzo della materia ; ma in quella risplende il valor, e la prestanzà dell'Arte : e
Plauto, per l'opposito ; Proba eji materia >fi probum adhibeas artificem. Laonde è da lodare grandemente l'ec-
cellenza dell'Architetto, quando per mezo del suo ingegno fa introdurre ad vna materia rude ^co-
me uile,e non fiumara qualche forma leggiadra, e piena di eleganza. 5°
E s s enp o, che niuna cosa è prodotta dalla Natura in questabassà parte del mondo, laquale non
sia materiale, e sottopostaà gli inssussi celesti; quindi è, che per consequenza cadono anco tutte nel-
l'alteratione, e corruttione ; ma chi più tosto, e chi in assai più lungo spacio di tempo; e però vi è quel-
la bella sentenza; Vitiatlapidem longum tempus. Le specie delle pietre non intendendo delle Gem-
me i mi solo di quelle, che possono seruire all'vso de gli edifici possono esser di quattro Generi : cioè
marmi bianchi, e misti di varij colori : le pietre dure di membro, e le tenere,poi le Selici, e Macigno,
& i sallì da murare, delle quali ne ragionaremo à parte à parte a3 luoghi loro.
Dalla natura del terreno^ dalla politura del luogo,e dall'aspetto del cielo le pietre riceuono altera
rione.

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