Serlio, Sebastiano: Il Terzo Libro Di Sabastiano Serlio Bolognese, Nel Qval Si Figvrano, E Descrivono Le Antiqvita Di Roma, E Le Altre Che Sono In Italia, E Fvori De Italia (Venetia, 1544)

libro terzo

C X L v I 1

Vesio guijofto è il fritto de la pianta qui a canto dimofirata, e (come ho detto) io non tratterò de le
J misure attendendo sidamente ala inuentione : e benché qui sidimosiriun soto pilastrone per banda
con le colonne duplicate j egli si accompagna con alcune loggie, de lequali ho trattato qui adietro/ot
me appare per l'ordine de le colonne duplicatele per i nicchisra esfe fa anchoper i quadrisoprq i det
ti nicchi + A quesio luogo detto B eluedere ci sono molte altre cofe, lequali io non le dimosiro, esra l’altie cose ui e
una si ala a lumaca}nelfondo de laquale ui è una fontana molto abbondante di acque : laqual siala e tutta circondata
, date colonne ne la parte interiore, lequal colonne sono di quattro ordini,cioe T oscanofD orico }Ionico ,C orinthio,
r--s ^ofnposito : ma quel che è di ammiratione fa ingeniosisimo j e che fra luna ordine, e l'altro non ui si interpone
cosa alcuna j ma entra del Dorico nel Ionico, e del Ionico nel Corinthio,e del Corinthionel Composito con tant
fo ‘JrfisjciójChe rhuomo nonsi auede doue uno ordine snisca fa entri ne l'altrot di maniera che iogiudico che Bra
mante non habbia fatto ne la piu bella, ne lapiuartisiciosa architettura di quesia ♦



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