Secontm.
piacquc alla Reina, cbe Pmrifilo seguitasie'la suarac-
conrando, per la qual cosia egli che ubsdientissiino
era incominciò, Malagevolmente- Piacevoli Donne
fi può da noi conoscer quello, che per noi si faccia,
perciocchè (siccorne asiai volre s’è potuto vedere)
molti estimando, se elsi ricchi divenissero, senzasol-
lecitudine e sicuri potcr vivere, quellonon solamen-
te con preghi a Iddio domandarono, ina sollecira-
mente non recusando alcuna fatica o pericolo d’ac-
qmstarlo cercarono ; e come che loro venisse fatto,
trovarono chi per vaghezza di così ampia eredità
g!i uccise, i quali, avariti che arrichiti fossero , ama»
van la vita loro, Altri di basto stato per mille peri-
colose battaglie pcr mezzo il, sangue de’ fratelli e
degli amici loro saliti all’ altczza de’ regni, in quel-
li lomina felicità essere eredendo, senza le infinite
sollecitudini e paure, di che piena la videro, e sen-
tirono , conobbero non senza lamorteloro, cbe nels
oro allc mense rcali si beveva il veleno. Molti fu-
rono chc la forza corporalc e la bellezza e certi gli
ornamcnti con appetito ardentissìmo desidcrarono,
nè prima d’ avere male desiderato s’ avvidero, chc
esti quelle cose loro di morte csserey o di dolorosa
vita cagione provarono. E acciocchè io partitamente
di tutti gli umani desiderj non parli, affermo niuno
poterne essere con pieno avvedimento, fìccome sicuro
da fortunosi casi, che da’ viventi si posta eleggere, per-
chè se dirittamentc ©perar volessìmo, a quello pren-
dere e possedere ci dovremmo disporre, che coluà
ci donasse, il quale solo ciò che ci fa bilogno, co-
nosce, c puolloci darc. Ma , perciocchè , comechè
gli uomini in varie cose pecchino desidcrando, voi
L 5 , Graz-i'
piacquc alla Reina, cbe Pmrifilo seguitasie'la suarac-
conrando, per la qual cosia egli che ubsdientissiino
era incominciò, Malagevolmente- Piacevoli Donne
fi può da noi conoscer quello, che per noi si faccia,
perciocchè (siccorne asiai volre s’è potuto vedere)
molti estimando, se elsi ricchi divenissero, senzasol-
lecitudine e sicuri potcr vivere, quellonon solamen-
te con preghi a Iddio domandarono, ina sollecira-
mente non recusando alcuna fatica o pericolo d’ac-
qmstarlo cercarono ; e come che loro venisse fatto,
trovarono chi per vaghezza di così ampia eredità
g!i uccise, i quali, avariti che arrichiti fossero , ama»
van la vita loro, Altri di basto stato per mille peri-
colose battaglie pcr mezzo il, sangue de’ fratelli e
degli amici loro saliti all’ altczza de’ regni, in quel-
li lomina felicità essere eredendo, senza le infinite
sollecitudini e paure, di che piena la videro, e sen-
tirono , conobbero non senza lamorteloro, cbe nels
oro allc mense rcali si beveva il veleno. Molti fu-
rono chc la forza corporalc e la bellezza e certi gli
ornamcnti con appetito ardentissìmo desidcrarono,
nè prima d’ avere male desiderato s’ avvidero, chc
esti quelle cose loro di morte csserey o di dolorosa
vita cagione provarono. E acciocchè io partitamente
di tutti gli umani desiderj non parli, affermo niuno
poterne essere con pieno avvedimento, fìccome sicuro
da fortunosi casi, che da’ viventi si posta eleggere, per-
chè se dirittamentc ©perar volessìmo, a quello pren-
dere e possedere ci dovremmo disporre, che coluà
ci donasse, il quale solo ciò che ci fa bilogno, co-
nosce, c puolloci darc. Ma , perciocchè , comechè
gli uomini in varie cose pecchino desidcrando, voi
L 5 , Graz-i'