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Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Mitarb.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Primo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

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https://doi.org/10.11588/diglit.72520#0175

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W6 TERZAPARTE
nouera i danari, stando intento a quello ,che gli tocca , par vino , si come anco
pare il castaldo, che gli paga ; le quali siorie sono di chiaro scuro , e lauorate in
ftesco con deslrissima prattica . Dopo quelle fece nel Nouitiato del medesimo
Ateesae ope= Conuento, a sommo d'vna scala, vna Pietà colorita a fresco in vna nicchia , che
re in àtofe ^ molto bella. Dipinse anco in vn quadretto a olio vn'altra Pietà,& inferno
^zn'," vna Natiuità , nella camera di quel Conuento , doue staua il Generale Angelo
^%4 «^ Aretino. Fece il medesimo a Zanobi Bracci, che molto desideraua hauerg_,
opere di sua mane, in vn quadro per vna camera, vna Nostra Donna > che ingi-
nocchiata s'appoggia a vn mallo , contemplando Christo, che polito sopra vn
viluppo di panni , la guarda sorridendo , mentre vn San Giouanni , che vi è rit-
to, accenna alla Noslra Donna, quali inoltrando quello edere il vero figliuol di
Dio. Dietro a quelli è vn Giosefto appoggiato con la cella in sù le mani, posa-
te sopra vno scoglic,che pare li beatifichi l'anima ne! vedere la generatione hu-
mana edere cruentata, per quella nascita,diuina. Douendo Giulio Cardinale de'
Medici , per commissiòne di Papa Leone , far lauorare di stucco , e di Pittura la
Peggio a Ca- volta della scala grande del Poggio a Calano, Palazzo , e villa della casa de'Me-
iauo dato a dici, polla frà Pillola , e Firenze , fù data la cura di quell'opera , e di pagar'i da-
diptere al nati, al Magnifico Ottauiano de'Medici , come a persona,che non tralignando
^0> Pontor- da i suoi maggiori , s'intenderla di quel mestiere , & era amico , & amoreuole a
, & dn% tuui gli Artesici delle nostre arti , dilettandoli più , che altri, d'hauer adorne le
^o vi teta ''' c'° dell'opere de i più eccellenti. Ordinò dunque , esfendosi dato carico di
zòilfatoo tutta l'opera al Francia Bigio, ch'egli n'hauesse vn terzo solo , vn terzo Andrea,
e l'altro Giacomo da Puntormo. Ne fù possibile, per molto , che il Magnif. Ot-
tauiano sellecrcsse costoro, ne per danari, che offerite, e pagaise loro far si, che
quelle pera si conducesse a fine. Perche Andrea solamente finì con molta dili*
genza ri vna Ceciata vna siorii, dentroui quando a Cesare sono presentatii tri-
Putidi rutti gli animali. Il dileguo delia qual'opera è nel nostro Libro insieme
segete stw con molti altri di sua mano;&èil più finito , eslendo di chiaro scuro, che An-
diopcrferrar fc) facete mai. In quell'opera Andrea, per superare il Francia , e Giacomo, si
gh altri due. n„se a fatiche non più vsate, tirando in quella vna magnisica prospettiua,& va'
ordine di leale molto difficile , per le quali salendo si peruiene alla sedia di Ce-
sare . E quelle adornò di statue molto ben considerate, non gli ballando hauet
mostrato il bell'ingegno suo nella varietà di quelle figure , che portano adoslo
que'tanti diuersi animali , come sono vna figura Indiana, che hà vna casacco
gialla in dosso, e sopra le spalle vna gabbia, tirata in prospettiua , con alcuni Pa-
pagalli dentro, e fuori, che sono cosa rarissima ; e come sono ancora alcuni , che
guidano Capre indiane, Leoni, Girassi, Leonze, Lupi cernieri , Scimie , e Mori,
& altre belle fantasie , accomodate con be la maniera , e lauorate in fresco diui-
nissimamente. Fece anco in sù quelle scalee a sedere vn Nano, che tiene in vna
(carola il Camaleonte, tanto ben fatto, che non si può imaginare nella deformi-
tà della stranissima forma sua , la più bella proportione di quella , che gli diede.
Il Duc4 A- Ma quell'opera rimase , come s'è detto , imperfetta , per la morte di Papa Leo-
lesondro non ne. È se bene il Duca Alessandrode' Medici hebbe desiderio, che Giacomo da
potè farla si Pontormo la finisse, non hebbe forza di farsi, che vi mettcsse mano. E nel ve-
nrre al Pm- so rjceuè torco grandissimo a tettare imperfetta , emendo percola di villa, la più
bella sala del Mondo. Ritornato in Firenze Andrea, fece in vn quadro vna me-
za figura ignuda d'vn San Gio.Battista, che è molto bella , la quale gli fù farta_j
fare
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