come si fa- tempera loro, non bisogna altro quanto essi, che dissonderli col pennello. MaJ
eia, e dia l' coninone far prima vna medica di colori seccatiui, come biacca , giallolino , ter-
imprimitura . re da campane mescolati tutti in vn corpo , ed'vn color solo , e quando la collaè
secca impiantarla sù per la tauola, e poi batterla con la palma della mano tanto
ch'ella venga egualmente vnita , e distesa per tutto , il che molti chiamano l'im*
primatura. Dopo ddlesa detta melica o colore per tutta la tauola, si mettalo-
Del soilcal- Prà ella il cartone , che hauerai fatto con le figure , & inuentionia tuomodo. E
co del carte, lotto questo cartone se ne metta vn'altro tinto da vn lato di nero , cioè da quella
% parte , che và sopra la messica . Apuntati poi con chiodi piccioli l'vno, e l'altro,
piglia vna punta di ferro , o vero d'auorio , o legno duro , e và soprai proffili del
cartone segnando sicuramente, perche cosi facendo non si guasta il cartone, e_,
ne la tauola, ò quadro vengono benissimo profilate tutte le figure, e quello,che
Comesi possa è ud cartone sopra la tauola . E chi non volesle far cartone, disegni con gesso da
#o sare altri- sarti bianco, sopra la medica, onero con carbone di salcio , perch e l'vno, e l'altro
menti. facilmente si cancella . E così si vede , che seccata quella medica lo Artefice , o
calcando il cartone, o con gesso bianco da sarti di segnando l'abozza , il che alcu-
ni chiamano imporre. E finita di coprire tutta ritorna con somma politezza lo
Artefice da capo a finirla, e qui vsa l'arte, e la diligenza,per condurla a perfetti®-
ne, e così fanno i Maestri in tauola a olio le-lor Pitture.
Del fìngere a olio nel muro, che sa secco. Cap. XXID
QVando gli Artefici vogliono lavorare a olio in sui muro secco, due manie-
re possòno tenere , vna con fare , che il muro, se vi è datosù il bianco oa
• fresco, o in altro modo si raschi, o se egli è redato hscio senza bianco,
Prime modo raa intonacato, vi si dia sù due,o tre mane di olio bollito,e cotto: continuandodi
di lavorare ridamelo su, sinoa tanto, che non voglia più bere; e poi secco si gli dà di medica
sopra il muro o imprimitura come si dille nel capitolo aitanti a questo. Ciò fatto, e secco, pos-
fato. sono gli Artefici calcare, o dileguare; e tale opera come la tauola, condurre al
fine, tenendo mescolato continuo ne i colori vn poco di vernice : perche facendo
questo, non accade poi vernicarsi. L'altro modo è, che l'Artefice , o di stucco di
marmo,e di matton pesto finissimo fa vn'arricctito,che da pulitene Io rade col ta-
aitromoàodi gho della cazzuola , per .he il muro ne redi ruaidb. Apprello gli dà vna maiu
lavorare fe d'olio di seme di lino, e poi fa in vna pignatta vna mistura di pece greca , e malti?
fera il medesi. co, e vernice grolla , e quella bollita, con vn pennel grosso si dà nel muro ; poi si
Somaro, dissonde per quello con vna cazzuola da murare, che dadi fuoco. Questa intasa
i buchi dell'arricciato, e fà vna pelle più vnita per il muro. E poi ch'è secca,si và
dandole d'imprimitura , o di medica , e si lauora, nel modo ordinario dell' olio,
Ifterien^ come habbiamo ragionato. E perche la sperienza di molti anni mi hà insegnato
dell datore, come si polla lauorar a olio in sui muro, vhimamente hò seguitato, nel dipigner
le sale, camere,& altre stanze del palazzo del Duca Cohmo,d modo, che in que-.
sio hò per 1'adierio molte volte tenuto. Il qual modo breuemente è questo, fac-
ciali l'arricciato, sopra il quale si hà da far l'intonaco di calce , di matton pesto, e
di rena, eli laici seccar bene affatto, ciò satto la materia del secondo intonaco sia
calce, matton pesto, Diacciato bene, e schiuma di ferro,perche tutte,e tre quelle
• cole , cioè di ciascuna il terzo , incorporate con chiara d'voua, battute quanto fà
bisogno ,& olio di seme di lino, fanno vno stucco tanto serrato , che non si può
desiderar in alcun modo migliore.Ma bisogna bene allenire di non abbandonare
l'in-
eia, e dia l' coninone far prima vna medica di colori seccatiui, come biacca , giallolino , ter-
imprimitura . re da campane mescolati tutti in vn corpo , ed'vn color solo , e quando la collaè
secca impiantarla sù per la tauola, e poi batterla con la palma della mano tanto
ch'ella venga egualmente vnita , e distesa per tutto , il che molti chiamano l'im*
primatura. Dopo ddlesa detta melica o colore per tutta la tauola, si mettalo-
Del soilcal- Prà ella il cartone , che hauerai fatto con le figure , & inuentionia tuomodo. E
co del carte, lotto questo cartone se ne metta vn'altro tinto da vn lato di nero , cioè da quella
% parte , che và sopra la messica . Apuntati poi con chiodi piccioli l'vno, e l'altro,
piglia vna punta di ferro , o vero d'auorio , o legno duro , e và soprai proffili del
cartone segnando sicuramente, perche cosi facendo non si guasta il cartone, e_,
ne la tauola, ò quadro vengono benissimo profilate tutte le figure, e quello,che
Comesi possa è ud cartone sopra la tauola . E chi non volesle far cartone, disegni con gesso da
#o sare altri- sarti bianco, sopra la medica, onero con carbone di salcio , perch e l'vno, e l'altro
menti. facilmente si cancella . E così si vede , che seccata quella medica lo Artefice , o
calcando il cartone, o con gesso bianco da sarti di segnando l'abozza , il che alcu-
ni chiamano imporre. E finita di coprire tutta ritorna con somma politezza lo
Artefice da capo a finirla, e qui vsa l'arte, e la diligenza,per condurla a perfetti®-
ne, e così fanno i Maestri in tauola a olio le-lor Pitture.
Del fìngere a olio nel muro, che sa secco. Cap. XXID
QVando gli Artefici vogliono lavorare a olio in sui muro secco, due manie-
re possòno tenere , vna con fare , che il muro, se vi è datosù il bianco oa
• fresco, o in altro modo si raschi, o se egli è redato hscio senza bianco,
Prime modo raa intonacato, vi si dia sù due,o tre mane di olio bollito,e cotto: continuandodi
di lavorare ridamelo su, sinoa tanto, che non voglia più bere; e poi secco si gli dà di medica
sopra il muro o imprimitura come si dille nel capitolo aitanti a questo. Ciò fatto, e secco, pos-
fato. sono gli Artefici calcare, o dileguare; e tale opera come la tauola, condurre al
fine, tenendo mescolato continuo ne i colori vn poco di vernice : perche facendo
questo, non accade poi vernicarsi. L'altro modo è, che l'Artefice , o di stucco di
marmo,e di matton pesto finissimo fa vn'arricctito,che da pulitene Io rade col ta-
aitromoàodi gho della cazzuola , per .he il muro ne redi ruaidb. Apprello gli dà vna maiu
lavorare fe d'olio di seme di lino, e poi fa in vna pignatta vna mistura di pece greca , e malti?
fera il medesi. co, e vernice grolla , e quella bollita, con vn pennel grosso si dà nel muro ; poi si
Somaro, dissonde per quello con vna cazzuola da murare, che dadi fuoco. Questa intasa
i buchi dell'arricciato, e fà vna pelle più vnita per il muro. E poi ch'è secca,si và
dandole d'imprimitura , o di medica , e si lauora, nel modo ordinario dell' olio,
Ifterien^ come habbiamo ragionato. E perche la sperienza di molti anni mi hà insegnato
dell datore, come si polla lauorar a olio in sui muro, vhimamente hò seguitato, nel dipigner
le sale, camere,& altre stanze del palazzo del Duca Cohmo,d modo, che in que-.
sio hò per 1'adierio molte volte tenuto. Il qual modo breuemente è questo, fac-
ciali l'arricciato, sopra il quale si hà da far l'intonaco di calce , di matton pesto, e
di rena, eli laici seccar bene affatto, ciò satto la materia del secondo intonaco sia
calce, matton pesto, Diacciato bene, e schiuma di ferro,perche tutte,e tre quelle
• cole , cioè di ciascuna il terzo , incorporate con chiara d'voua, battute quanto fà
bisogno ,& olio di seme di lino, fanno vno stucco tanto serrato , che non si può
desiderar in alcun modo migliore.Ma bisogna bene allenire di non abbandonare
l'in-