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ut?etti lafcia
la mercanta,
esi dà a%
Pittura .
Capello a
srefco in Fi-
ren^e.
Ciò conoscendo Alesso Baldouinetti da propria volontà tirato , abbandonò L
mercantia, a che sempre haueuano atteso i suoi , e nella quale, esiercirandosi ho-
noreuolmente , ti haueuano acquistato ricchezze , e viuuti da nobili Cittadini , e
si diede alla Pittura , nella quale hebbe quella proprietà di benissimo contrafare
le cose della natura, come si può vedere nelle Pitture di sua mano. Costui, emen-
do ancor fanciulletto, quali contra la volontà del padre , che harebbe voluto , che
egli hauesse atteso alla mercatura si diede a disegnare , & in poco tempo vi fece
tanto profitto, che il padre si contentò di lasciarlo seguire la inclinatione dello
natura . La prima opera , che lauorassè a fresco Alesso fù in S. Maria Nuoua la
Capella di S. Gilio, cioè la facciata dinanzi , la quale fù in quel tempo molto loda-
ta, perche frà 1' altre cose vi era vn Santo Egidio, tenuto bellissima figura. Fece
vice inventa»
$a dalai.
Tavola,e Ca< si^mère a tempera la tauola maggiore, e la Capella a frefco di S.Trinità, per M.
pellai srefeo. Gherardo, e M. Bongianni Gianfigliazzi honoratiffimi , e ricchi gentilhuomini
Mala riasti. Fiorentini , dipignendo in quella alcune Borie del testamento vecchio ; le qua-
ta a vna ver- li Alesso abozzò a fresco, e poi finì a secco , temperando i colori con rodo d'vuo-
uo mescolato con vernice liquida fatta a fuoco . La qual tempera pensò , che do-
uesfe le Pitture diffendere dall'acqua; ma ella fù di maniera forte , che doue eh
la fù data troppo gagliarda si è in molti luoghi 1' opera scofèata ; E così , douQ
egli si pepsò hauer trouato vn raro, e bellissimo segreto, rimase della sila ope-
nione ingan nato. Ritrasfe costui assai di naturale , e doue nella detta Capella
fece la storiadella Re na Sabba , che và a vdire la sapienza di Salomone, ritrasse
Sue ssorie cu»
rio/e.
il Magnifico Lorenzo de' Medici , che fù padre di Papa Leone decimo, Loren-
zodaìla Volpaia eccellentissimo maestro d' Orinoli , & ottimo Astrologc, il qua-
Orinolo inge- le fù quello, che fece per il detto Lorenzo de' Medici il bellissimo orinolo, che
hà hoggi il Sig. Duca Cosimo in palazzo ; nel quale orinolo tutte le ruote de'
Pianeti caminano di continuo , il che è cosa rara , e la prima , che suise mai fatta
,jfi del Du-
ca Cofano .
Qualità 4'A
lesso. .
Sua maniera
nel degnerà .
Genio fao nel
ritrae paesi.
Pittura a fref
co diligmtfo
sona.
di quella maniera . Nell'altra storia , che è dirimpetto a quella ritraile Alesso
Luigi Guicciardini il vecchio,Luca Pitti, Diotisalui Neroni, Giurano de' Medici,
padre di Papa Clemente settimo, & a canto al pilastro di pietra, Gherardo Gian-
figliazzi vecchio , e M. Biongianni Caualiere, con vna vesta azzurra indosso, &
vna collana al collo , e Iacopo, e Giouanni della medesima famiglia . A canto a
quelli è Filippo Strozzi vecchio, M. Paolo Allrologo dal Pozzo Tofcanelli.
Nella volta sono quattro Patriarchi : e nella tauola vna Trinità , e S. G ouanni
Gualberto inginocchioni, con vn'altro Santo . I quali tutti ritratti si riconosco-
no benissimo, per edere limili a quell , che si veggono in altre opere , e partico-
larmente nelle case de i dùcendenti loro , ò di geso, ò Pitture . Mse in quella
opera Alesso molto tempo, perche era patientissimo , e voleua condurre 1' opere
con suo agio, e commi do. Disegnò molto bene, come nel nostro libro si ved§
vn mulo ritratto di naturale , don' e fatto il girare de' peli per tutta la perdona,
con molta partenza, e con bella gratia. Fù Alesso diligentimmo nelle cose lue,e
di tutte le minutie, che la madre natura sà fare, si sforzò d' edere imitatore.
Hebbe la maniera alquanto secca,e crudetta, minimamente ne' panni. Dilettoli
molto di far paesi, ritraendoli dal viuo,enatuialc, come danno appunto. Onde si
veggiono nelle sue Pitture fumi, ponti, sallì,herbe,frutti, vie, campi,città,castella,
arena , & altre infinite limili cose. Fece nella Nuntia^a di Firenze nel cortile,
dierro a punto al muro doue è dipinta la Bessa Nunziata vna Boria a fresco, e rF
tocca a secco,nel quale è vna Natiuità di Chrillo,fatta con tanta fatica , e dii gé-
za,che in vna capanna,che vi è si potrebbono annouerar le fila,& i nodi della pa-
ut?etti lafcia
la mercanta,
esi dà a%
Pittura .
Capello a
srefco in Fi-
ren^e.
Ciò conoscendo Alesso Baldouinetti da propria volontà tirato , abbandonò L
mercantia, a che sempre haueuano atteso i suoi , e nella quale, esiercirandosi ho-
noreuolmente , ti haueuano acquistato ricchezze , e viuuti da nobili Cittadini , e
si diede alla Pittura , nella quale hebbe quella proprietà di benissimo contrafare
le cose della natura, come si può vedere nelle Pitture di sua mano. Costui, emen-
do ancor fanciulletto, quali contra la volontà del padre , che harebbe voluto , che
egli hauesse atteso alla mercatura si diede a disegnare , & in poco tempo vi fece
tanto profitto, che il padre si contentò di lasciarlo seguire la inclinatione dello
natura . La prima opera , che lauorassè a fresco Alesso fù in S. Maria Nuoua la
Capella di S. Gilio, cioè la facciata dinanzi , la quale fù in quel tempo molto loda-
ta, perche frà 1' altre cose vi era vn Santo Egidio, tenuto bellissima figura. Fece
vice inventa»
$a dalai.
Tavola,e Ca< si^mère a tempera la tauola maggiore, e la Capella a frefco di S.Trinità, per M.
pellai srefeo. Gherardo, e M. Bongianni Gianfigliazzi honoratiffimi , e ricchi gentilhuomini
Mala riasti. Fiorentini , dipignendo in quella alcune Borie del testamento vecchio ; le qua-
ta a vna ver- li Alesso abozzò a fresco, e poi finì a secco , temperando i colori con rodo d'vuo-
uo mescolato con vernice liquida fatta a fuoco . La qual tempera pensò , che do-
uesfe le Pitture diffendere dall'acqua; ma ella fù di maniera forte , che doue eh
la fù data troppo gagliarda si è in molti luoghi 1' opera scofèata ; E così , douQ
egli si pepsò hauer trouato vn raro, e bellissimo segreto, rimase della sila ope-
nione ingan nato. Ritrasfe costui assai di naturale , e doue nella detta Capella
fece la storiadella Re na Sabba , che và a vdire la sapienza di Salomone, ritrasse
Sue ssorie cu»
rio/e.
il Magnifico Lorenzo de' Medici , che fù padre di Papa Leone decimo, Loren-
zodaìla Volpaia eccellentissimo maestro d' Orinoli , & ottimo Astrologc, il qua-
Orinolo inge- le fù quello, che fece per il detto Lorenzo de' Medici il bellissimo orinolo, che
hà hoggi il Sig. Duca Cosimo in palazzo ; nel quale orinolo tutte le ruote de'
Pianeti caminano di continuo , il che è cosa rara , e la prima , che suise mai fatta
,jfi del Du-
ca Cofano .
Qualità 4'A
lesso. .
Sua maniera
nel degnerà .
Genio fao nel
ritrae paesi.
Pittura a fref
co diligmtfo
sona.
di quella maniera . Nell'altra storia , che è dirimpetto a quella ritraile Alesso
Luigi Guicciardini il vecchio,Luca Pitti, Diotisalui Neroni, Giurano de' Medici,
padre di Papa Clemente settimo, & a canto al pilastro di pietra, Gherardo Gian-
figliazzi vecchio , e M. Biongianni Caualiere, con vna vesta azzurra indosso, &
vna collana al collo , e Iacopo, e Giouanni della medesima famiglia . A canto a
quelli è Filippo Strozzi vecchio, M. Paolo Allrologo dal Pozzo Tofcanelli.
Nella volta sono quattro Patriarchi : e nella tauola vna Trinità , e S. G ouanni
Gualberto inginocchioni, con vn'altro Santo . I quali tutti ritratti si riconosco-
no benissimo, per edere limili a quell , che si veggono in altre opere , e partico-
larmente nelle case de i dùcendenti loro , ò di geso, ò Pitture . Mse in quella
opera Alesso molto tempo, perche era patientissimo , e voleua condurre 1' opere
con suo agio, e commi do. Disegnò molto bene, come nel nostro libro si ved§
vn mulo ritratto di naturale , don' e fatto il girare de' peli per tutta la perdona,
con molta partenza, e con bella gratia. Fù Alesso diligentimmo nelle cose lue,e
di tutte le minutie, che la madre natura sà fare, si sforzò d' edere imitatore.
Hebbe la maniera alquanto secca,e crudetta, minimamente ne' panni. Dilettoli
molto di far paesi, ritraendoli dal viuo,enatuialc, come danno appunto. Onde si
veggiono nelle sue Pitture fumi, ponti, sallì,herbe,frutti, vie, campi,città,castella,
arena , & altre infinite limili cose. Fece nella Nuntia^a di Firenze nel cortile,
dierro a punto al muro doue è dipinta la Bessa Nunziata vna Boria a fresco, e rF
tocca a secco,nel quale è vna Natiuità di Chrillo,fatta con tanta fatica , e dii gé-
za,che in vna capanna,che vi è si potrebbono annouerar le fila,& i nodi della pa-