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K&Me?3

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sii



ya Antichità' di Roma

de* Greci, che erano quadrati, quelli de'Romani erano un ter-
so più lunghi di quello fossero larghi,. onde trovandosi anco-
ra presentemente la certezza di uno dei lati , e la sua larghez-
za , aggiungendovi un terzo di più di lunghezza, si troverà la
sua vera estensione-. A piedi adunque del Palatino le antiche
mura del granajo, che è appresso S. Maria Liberatrice ; le tre co-
lonne vicine , delle quali il cornicione mostra, che seguitò l'e-
dificio più verso la piazza : Dalla parte del Campidoglio l'Ar-
co di Settimio Severo ;• dalla parte di Settentrione il Tempio di
S. Adriano, quello di Antonino e Faustina , sono gli altri limi-
ti ; presa per tanto* la sua larghezza, l'Antico Foro Romano
giungerà sino a S. Teodoro , già Tempio di Romolo, confinari»
do con il Foro Boario, e con il Velabro.
Botteghe Gli ornamenti di questo Foro sono assai ben descritti dal'

pel F©ro . Donati (i), dimostrando egli particolarmente essere questo luo-
go stato- cinto di Portici da Tarquinio Prisco, non si sa se dì
'egno, o di pietra, essendo cosa troppo antica; ed il JSlardini (2)'
ancora egli contrasta, se fosse tutto cinto a guisa d'Anfiteatro,
o in parte . E' certo, che vi erano nel confine del Foro molte,
botteghe . Gli avanzi di alcune di esse, che riguardano , e for-
se appartenevano al Foro d'Augusto, esistono ancora, osserva-
ti dal Signor Piranesi (3) , composti di travertini, e peperini „
Questi avanzi* rimangono vicino alla Chiesa di S. Giuseppe de3
Falegnami, e precisamente in un cortile al primo ingresso dei
vicolo tortuoso , che rimane su la strada della salita di Marfo-
rio . Le dette botteghe nel Foro, benché fossero un tempo mol-
tissime crescendo nel medesimo ogni giorno più pubbliche fab-
briche , si andarono diminuendo , riducendosi al dir di Livio (4)
a pochissime : Queste , e alcuni Tempj , che non ebbero porti-
co, forse non avevano fatto quell'ornato di portici continuato,.
come molti hanno creduto .
Rostri. Venendo alla particolar descrizione del Foro, si deve in»

cominciare dalla parte , che è appresso al Palazzo Cesareo , e
particolarmente dai Rostri, che erano una gran fabbrica „ luo-
go sagro, e inaugurato, fatto a guisa di tribunale, o pulpito
alto con sedie, e portico, come si vede nella Medaglia, in cui
è scritto PAL1KANUS (?). „ In una Medaglia di Adriano si veg-
» gono i Rostri, da' quali l'Imperatore togato ragiona ai popo-

w lo

(1) Lib. s. e. ae. (i) Rom. Antic. Vedi Pira-
ftesi nella sua Icnografia di Roma ■ (j)Piaiv
u dell' Icnografi dal num, ai», al num. ai&.

(4) Dee. f.lib. f. (j) Agostin- Dial. delle Me-
daglie,

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Jè*
 
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