68 MUSEO PIO-CLEMENTINO
TAVOLA XXXVII
LOTTATORI
(*>
RITI
E COSTUMI
IDue garzoncelli ignudi che lottano , la Vittoria che loro è presente , gli Ermi
barbati proprio ornamento del ginnasio (a) 9 sono immagini che s'incontrano
non di rado negli antichi monumenti (b), ne difficili ad interpetrarsi . Non sa-
rebbe tanto espedito T assegnare il suo proprio significato al paniere che vedesi
rovesciato al suolo e versante qualche cosa contenutavi simigliarne ad acqua ,
se non sapessimo il costume de' lottatori di spargersi il corpo di polveri , talvolta
sottilissime e preziose , onde assai par verisimile non altro essere ciò che dal pa-
niero si vede scorrere ( e ) . Ne' bagni de Romani era come nella Greca pa-
lestra un sito destinato a conservarle, che diceasi con Greca voce Coni sterzo , né
forse ad altro uso dovea servire il bel vaso di bronzo Capitolino , che il gran
Mitridate avea già donato ad un collegio d'Atleti (d) .
(*) ET un bassorilievo scolpito in marmo Greco alquanto livido to a tempi molto inferiori ,e non già al gran Mitridate, ma a qualche
alto palmi due e due terzi , largo dove Io è più due e mezzo ; reattolo barbaro dello stesso nome ; senz' altro motivo che la for-
sembra essere stato il fianco d' un qualche sarcofago . ma dall' tKs nella voce JWw^ . Questa objezione non è d' alcu-
(ss ) In un grazioso epigramma di Senocrate si lamenta Mer- na forza per cine ragioni : primo , perchè tal figura dell' 0) si osserva
curio a" esser posto nella palestra privo di braccia e di gambe , in monumenti contemporanei a quell' epoca , come sono i cisto-
vaie a dire in forma d" Erma, in un sito dove pure facea biso- fori col nome del Proconsole Clodio Puicro [ Eckel Doctr. uwn.
gno e di gambe pe'certami del corso, e di braccia per gli eser- tom. IV. p.354. tf. ] e poco dopo le medaglie di Cleopatra : secondo,
cizj della lotta e del pugilato : [ Brunck Aiialecta tom.il. pag.5Q.J: perchè le due voci Eu^t e/W»£é , nella seconda delle quali si trova
tÉmm cacvg eycù mxhx&Lopas ' «AAa 7raAaig-^ il carattere questionato sono affatto disgiunte dalla epigrafe di Mim-
ivi» Kokosiw x<?ipav Is-are, picT' arroga,. date dove s'incontra Vci eli più antica forma , e potrebbero esservi
H 7rcog aicvg lyoo ; -zrctìg <F op&ia, xupovopna-a, incise posteriormente. Winckelmann , che le ha spiegate anche
E? /3«<w apQar^w o^nvog Wo.sA.im; meglio di Barthelemy, le crede dirette ad un custode per nome
I due Ermi del nostro marmo piuttosto , che due Mercurj barbati, Eufà quasi un avvertimento per tener di conto un sì nobil ar-»
son forse due Ermi d'Ercole. recl° = Èupha , serva = Io credo che la voce w$* sia contratta
(6) Ricorderò fra molti il vasetto di bronzo edito dal Caylus da tubata, oiutpaa,e che valga lucente; che perciò P epigrafe s' abbia
[ Recueil tom. I. pi. 83. ] , dove son rappresentati due gruppi a tradurre = niticlurn serva - diretta non ad un solo uomo , ma
di lottatori fra due Ermeracli con tripodi e corone. Dovea fórse a chiunque avesse in guardia il sito dove tal vaso si conservava ,
essere impiegato a contenere i cerami o unguenti co'quali gli atleti o nel ginnasio degli Eupatoristi , o nella villa di que*1 Romani
si lisciavan le membra . che poi lo possederono . Osservo ancora a questo proposito , che
(e) Un paniere contenente appunto la polvere per gli atleti il vento Scirone sulla torre d'Andronico in Atene si vede éfifi-
è contato da Polluce fragli arnesi d' un ginnasio lib. X. §.64. giato con un vaso rovescio nelle mani , di figura e d'ornati
Kant*»; o-wopi? . Le polveri più pregiate per simil uso faceansi quasi interamente simili a quelli del vaso Capitolino . Stuard
venir dall' Egitto . ha già notato che quel vento corrispondente al Maestro è il più
(rZ) Ha già avvertito il Barthelemy [ Acad. des B. L. tom.xxvm. asciutto di quanti spirino sul suolo Attico , e rimprovera perciò
pa<*. 604. 1 che gli Eupatoristi nominati nella epigrafe di quel bel alcuni viaggiatori che han preso quel vaso per una conca d'acqua,
vaso non son «ià i cittadini d' Eupatoria che vi avea letti il P. Cor- come se significasse pioggia , tantoppiù che la conca d' acqua
sini [Symbol. Iitt.tom.VL] , ma bensì i membri d'una società gin- nelle mani dello Sirocco o Noto è ben d'altra figura ne' bassiri-
nastica . Io congetturo che forse questa società era in Atene, lievi di quella torre [antiq. os Athene voi. I. eh. III. pi. XIX.]. Non sarà
dove si conoscevano già gli Attalisti , città che tenne le parti egli probabile che un vaso di polvere, quali eran quelli che riempi-
di Mitridate : ed apponendomi a ciò non tengo niun conto della vano i conisterj delle palestre , sia posto per simbolo di quel vento
opinione del Si^. Cav. Riccardo Payne , il quale nel suo dotto asciutto e polveroso ? tantoppiù che simile a quello è appunto l'altro
ed in«e^noso libro intitolato = An analytical essai/ 011 the Greek di Mitridate , che sappiamo certamente per 1' epigrafe aver appar-
alphabet. Londra 1791. = ha creduto doversi questo monumen- tenuto ad una società di palestriti?
TAVO-
TAVOLA XXXVII
LOTTATORI
(*>
RITI
E COSTUMI
IDue garzoncelli ignudi che lottano , la Vittoria che loro è presente , gli Ermi
barbati proprio ornamento del ginnasio (a) 9 sono immagini che s'incontrano
non di rado negli antichi monumenti (b), ne difficili ad interpetrarsi . Non sa-
rebbe tanto espedito T assegnare il suo proprio significato al paniere che vedesi
rovesciato al suolo e versante qualche cosa contenutavi simigliarne ad acqua ,
se non sapessimo il costume de' lottatori di spargersi il corpo di polveri , talvolta
sottilissime e preziose , onde assai par verisimile non altro essere ciò che dal pa-
niero si vede scorrere ( e ) . Ne' bagni de Romani era come nella Greca pa-
lestra un sito destinato a conservarle, che diceasi con Greca voce Coni sterzo , né
forse ad altro uso dovea servire il bel vaso di bronzo Capitolino , che il gran
Mitridate avea già donato ad un collegio d'Atleti (d) .
(*) ET un bassorilievo scolpito in marmo Greco alquanto livido to a tempi molto inferiori ,e non già al gran Mitridate, ma a qualche
alto palmi due e due terzi , largo dove Io è più due e mezzo ; reattolo barbaro dello stesso nome ; senz' altro motivo che la for-
sembra essere stato il fianco d' un qualche sarcofago . ma dall' tKs nella voce JWw^ . Questa objezione non è d' alcu-
(ss ) In un grazioso epigramma di Senocrate si lamenta Mer- na forza per cine ragioni : primo , perchè tal figura dell' 0) si osserva
curio a" esser posto nella palestra privo di braccia e di gambe , in monumenti contemporanei a quell' epoca , come sono i cisto-
vaie a dire in forma d" Erma, in un sito dove pure facea biso- fori col nome del Proconsole Clodio Puicro [ Eckel Doctr. uwn.
gno e di gambe pe'certami del corso, e di braccia per gli eser- tom. IV. p.354. tf. ] e poco dopo le medaglie di Cleopatra : secondo,
cizj della lotta e del pugilato : [ Brunck Aiialecta tom.il. pag.5Q.J: perchè le due voci Eu^t e/W»£é , nella seconda delle quali si trova
tÉmm cacvg eycù mxhx&Lopas ' «AAa 7raAaig-^ il carattere questionato sono affatto disgiunte dalla epigrafe di Mim-
ivi» Kokosiw x<?ipav Is-are, picT' arroga,. date dove s'incontra Vci eli più antica forma , e potrebbero esservi
H 7rcog aicvg lyoo ; -zrctìg <F op&ia, xupovopna-a, incise posteriormente. Winckelmann , che le ha spiegate anche
E? /3«<w apQar^w o^nvog Wo.sA.im; meglio di Barthelemy, le crede dirette ad un custode per nome
I due Ermi del nostro marmo piuttosto , che due Mercurj barbati, Eufà quasi un avvertimento per tener di conto un sì nobil ar-»
son forse due Ermi d'Ercole. recl° = Èupha , serva = Io credo che la voce w$* sia contratta
(6) Ricorderò fra molti il vasetto di bronzo edito dal Caylus da tubata, oiutpaa,e che valga lucente; che perciò P epigrafe s' abbia
[ Recueil tom. I. pi. 83. ] , dove son rappresentati due gruppi a tradurre = niticlurn serva - diretta non ad un solo uomo , ma
di lottatori fra due Ermeracli con tripodi e corone. Dovea fórse a chiunque avesse in guardia il sito dove tal vaso si conservava ,
essere impiegato a contenere i cerami o unguenti co'quali gli atleti o nel ginnasio degli Eupatoristi , o nella villa di que*1 Romani
si lisciavan le membra . che poi lo possederono . Osservo ancora a questo proposito , che
(e) Un paniere contenente appunto la polvere per gli atleti il vento Scirone sulla torre d'Andronico in Atene si vede éfifi-
è contato da Polluce fragli arnesi d' un ginnasio lib. X. §.64. giato con un vaso rovescio nelle mani , di figura e d'ornati
Kant*»; o-wopi? . Le polveri più pregiate per simil uso faceansi quasi interamente simili a quelli del vaso Capitolino . Stuard
venir dall' Egitto . ha già notato che quel vento corrispondente al Maestro è il più
(rZ) Ha già avvertito il Barthelemy [ Acad. des B. L. tom.xxvm. asciutto di quanti spirino sul suolo Attico , e rimprovera perciò
pa<*. 604. 1 che gli Eupatoristi nominati nella epigrafe di quel bel alcuni viaggiatori che han preso quel vaso per una conca d'acqua,
vaso non son «ià i cittadini d' Eupatoria che vi avea letti il P. Cor- come se significasse pioggia , tantoppiù che la conca d' acqua
sini [Symbol. Iitt.tom.VL] , ma bensì i membri d'una società gin- nelle mani dello Sirocco o Noto è ben d'altra figura ne' bassiri-
nastica . Io congetturo che forse questa società era in Atene, lievi di quella torre [antiq. os Athene voi. I. eh. III. pi. XIX.]. Non sarà
dove si conoscevano già gli Attalisti , città che tenne le parti egli probabile che un vaso di polvere, quali eran quelli che riempi-
di Mitridate : ed apponendomi a ciò non tengo niun conto della vano i conisterj delle palestre , sia posto per simbolo di quel vento
opinione del Si^. Cav. Riccardo Payne , il quale nel suo dotto asciutto e polveroso ? tantoppiù che simile a quello è appunto l'altro
ed in«e^noso libro intitolato = An analytical essai/ 011 the Greek di Mitridate , che sappiamo certamente per 1' epigrafe aver appar-
alphabet. Londra 1791. = ha creduto doversi questo monumen- tenuto ad una società di palestriti?
TAVO-