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Vivenzio, Pietro
Gemme antiche per la piu parte inedite — Rom, 1809

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https://doi.org/10.11588/diglit.3524#0142
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T A V 0 LA XXV III

APOTEOSI.

JLjAquila figurata nella corniola':, della quale riportiamo ora
il disegno , è simbolo di Apoteosi ; la qUàl cerimonia ebbe
origine nell'Egitto , ove Osiride , e Canopo furono deificati,
e posti fra '1 numero delle stelle . Né contenti gii Egizj di
rendere tali onori una volta sola, a molti li ripeterono ogni
anno sopra i cenotafj , come avvenne in Tebe nel sepolcro
di Giove Ammone, ove rinnovaronsi gii anniversarj della conse-
crazione ad Osiride . Se non che verso gli ultimi tempi della
monarchia dell'Egitto , Tolomeo Lago fu , essendo ancor vivo,
consecrato (i) ; e q'uest' onore divino non mancò eziandio a
Berenice, perchè Regina carissima a que' popoli e virtuosissi-
ma ; ed amendue questi Regi , Dei Salvatori vennero nomi-
nati (i) .

Ma se fra i Greci ancora , Ercole, Teseo , Bacco , ed al-
tri non pochi meritarono d' esser fatti divini ; aspirando i Ro-
mani ad una gloria maggiore , fondarono la lor monarchia col
far un nume di Romolo . Il quale onore non fu per rispetto
ad alcun' altro .di quel popolo accordato fino al tempo di G. Ce-
sare : allora che un tal uso essendo ristabilito (che poi cadde in
avvilimento peri' Imperadore Adriano , quando volle Antinoo
deificare), ad ingrandire servì più l'ambizione degl' Imperadori,
che a render premio alle loro virtù .

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(i) Diodor. lib. XX, (z) Spatt. Misceli. Erud: Afit, Sect. X.

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