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Wilpert, Joseph
I sarcofagi Cristiani Antichi (Band 1,1): Testo — Rom, 1929

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https://doi.org/10.11588/diglit.1341#0040
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Capo II. - Rappresentazioni del Battesimo

Tutte le sculture murate esteriormente sul!'ex-convento
dei Minimi, sono esposte all'intemperie, e perciò destinate a
perire. Sarebbe desiderabile che fossero staccate dal muro e
ricoverate nel Museo della città.

io.- Fronte di sarcofago lateranense 183.

La lastra offre il tipo consueto del battesimo (tav. Vili, 4).
Il Battista, vestito della pelle, ha una testa con tratti
moderni, il che si verifica ugualmente nei personaggi di tutte
le altre scene. Il carattere
ibrido delle sculture è
opera del restauratore. A
questo si deve pure la
mancanza della colomba
che, probabilmente mol-
to danneggiata, fu scal-
pellata addirittura, per
avere il fondo liscio.
Onde la grande lacuna
e quello strano tratto
d'acqua, che prima era
coperto in alto dalla co-
lomba ed ora sorge ac- Fi,
canto, non dalla roccia.

11.- Sarcofago di Servanne.

Sul sarcofago di Servanne (tav, XV) la colomba era
posata, con le ali aperte, sulla roccia del Giordano, dove sono
rimasti Ì piedi. La scultura è di conservazione pessima,
essendo anch'essa esposta all'intemperie. Di Gesù non esistono
che i piedi e di s. Giovanni la parte dalle ginocchia in su,
tranne però il volto e l'avambraccio destro.

12-13. ~ Frammenti di due sarcofagi a colonne
di S. Sebastiano.

Negli ultimi giorni di luglio dello scorso anno (1927)
uscirono dagli scavi a S. Sebastiano due meschini frammenti,
che si rassomigliano: l'uno col capitello e la solita roccia
informe a sinistra, l'altro col capitello e la roccia alla destra.
Basta una occhiata sui sarcofagi a colonne di Madrid e di
Soissons (tav. XI, 1; fig. 9), per convincersi che essi sono
resìdui di due simili sarcofagi, il primo dei quali era un
po' più grande, aveva nicchie a frontispizi ed archi, nell'in-
terstizio rimasto una colomba e nell'interno picchiettature
meno numerose. Ambedue provengono da rappresentazioni

1 WiLPEKT, Mosaìken u. Molerete», p. 198.
* Coti, vai. tal., 5+09, fol. 86v.
' Cod. vai. lai., 10545, fol. 195*.

della fonte miracolosa, perchè hanno conservato l'attacco
della verga; ad esse corrispondevano, secondo ogni verosi-
miglianza, due scene del battesimo di Gesù, simili a quelle
dei due sarcofagi citati.

14. - Sarcofago di Giunio Basso.

Un battesimo di Gesù, ne! suo genere unico, occupa un

interstizio delle colonne del piano inferiore sul sarcofago

di Giunio Basso: il Battista (tav. XIII), Gesù e l'evangelista

sono effigiati come agnelli. Il resto ha la forma consueta.

Una novità offre soltanto

la colomba dal becco
della quale partono raggi
sulla figura deìVAgnus
Dei, come sulla pittura
scoperta nel cimitero ad
duas lauros poco prima
della guerra': i raggi sim-
boleggiano la grazia dello
Spirito Santo. Come
spesso, al battesimo fa
riscontro la moltiplica-
zione dei pani, sìmbolo
]0 dell'Eucaristia.

Con questa rappresen-
tazione del battesimo aveva qualche parentela l'immagine
scolpita nel centro d'un sarcofago a cinque scompartimenti,
da molto tempo perduto. Lo conosciamo soltanto da una
copia del Ciacconio deformata da errori manifesti'. Noi la
riproduciamo secondo il Codice di Menestrier (fig-io)'*. Del
battesimo la copia non offre che l'agnello divino e la
colomba con due tratti d'acqua. L'una delle figure simbo-
liche, probabilmente la colomba, è male orientata, e il
tratto d'acqua più piccolo dovette essere il fascio dei raggi
simboleggianti la grazia, che escono dal becco della colomba.
Il Battista non apparisce sulla copia; egli sembra essere
stato escluso per la ristrettezza dello spazio.

Ai due angoli stavano i santi protettori del defunto: quello
a destra col rotolo nelle mani; l'altro, cambiato in una donna,
aveva un fascio di volumi ai piedi, divenuto un busto del
sole. Cambiato è in fine anche l'andamento delle stogili. In
ciò si mostra un'abitudine particolare del disegnatore, che
ritorna anche in altre copie.

Alla fine della nostra illustrazione delle sculture rappre-
sentanti il battesimo reale, qualcuno potrebbe meravigliarsi,
vedendo effigiato quattordici volte il battesimo di Cristo e
una o due sole quello d'un catecumeno. La causa di questa
disproporzione va cercata forse nella forza dell'influsso
che si annetteva all'esempio dato da Nostro Signore per
indurre i catecumeni a seguirlo.
 
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