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§ li. - Monumenti /inerii delia catechesi di s. Filippo

ed ai figli ... E probabile che l'iscrizione si;i cristiana; ma
della scena rimane troppo poco per poter emetterne un giu-
dizio (fine del hi secolo).

9. - Frammento del Museo di Valkenburg.

Anche sul frammento che dalla collezione Wollmann passò
al Museo delle catacombe di Valkenburg, non si può dire
nulla di certo (tav. XXII, 3); può essere residuo d'una cate-
chesi, come di un ultimo viaggio. La nostra ricostruzione non
ha altro scopo che dare al frammento una delie forme possi-
bili (tu secolo).

io. - Frammento nel Museo di Stoccolma.

Quando illustrammo alcune sculture pagane rappresen-
tanti l'ultimo viaggio ', venne escluso dalia serie il frammento
del Museo di Stoccolma, residuo notevole della metà sinistra
del coperchio d'un sarcofago che aveva circa un metro e
mezzo di lunghezza, a giudicare dalle misure del frammento
(0,59x0,58). La bella fotografia che ne diamo a tav.XXIV, 1,
la dobbiamo alla cortesia del prof. Ernesto Kjellberg, direttore
di quell'insigne Museo. Dalle parole gentili aggiunte a! dono
rileviamo che il frammento fu scoperto nella vigna Giusti-
niani, fuori Porta del Popolo, e verso il 1770 comprato per tre
zecchini da G. B. Piranesi, la cui collezione acquistò il re
Gustavo III nel 1784.

La scultura, sotto molti riguardi d'un grandissimo inte-
resse per noi, fu pubblicata parecchie volte', e mostra due
giovani donne viaggianti in un carro che passa sotto un
arco di trionfo ed è accompagnato da un giovane cavaliere
e da numerosa servitù. Al primo aspetto essa appare d'una
conservazione discreta; sembra che soltanto le parti più spor-
genti siano andate distrutte. In realtà è completamente sopra-
lavorata, e parecchi particolari sono cambiati. Rimandando al
mio articolo sui restauri3, mi contento di notare l'arbitrio
più grande del restauratore: Filippo e l'eunuco mutarono
sesso e diventarono due giovani donne, conservando tuttavia
gli abiti maschili. Chi volesse mostrare le due figure nello
stato primitivo, potrebbe servirsi della rappresentazione più
antica della catechesi, la quale offre diversi punti di contatto:
le vesti sono le stesse, gli stessi Ì gesti, soltanto in senso inverso.
Anche il tipo dell'eunuco colle sue sembianze femminili è
identico; basterebbe ridargli i ricchi capelli spartiti nel mezzo
ed animare un po' gli occhi languidi. La testa di Filippo
richiederebbe un maggiore lavoro, essendo tutta cambiata;

solamente la direzione dello sguardo intento ha conservato
qualche cosa della testa primitiva.

L'artista della scultura introdusse del resto alcune varianti
nella catechesi consueta, rendendola più grandiosa. L'arco
modesto, dal quale esce fa carrozza sul frammento del
Museo delle Terme e su quello del cimitero di Prctestato
(taw. XXI, 4 e XXIII, 2), fu cambiato in un arco trionfale
ad un solo fornice, probabilmente ispirato da quello di Tibe-
rio nel Foro Romano.

Desideroso di arricchire la composizione di particolari
presi dalla realtà, l'artista, giusto come quello della scultura
del Museo delle Terme, piantò accanto all'edifizio dai tre
merli una casa con una loggetta, dalla quale s'affaccia, non
la regina Candace, bensì una figura tipica del gineceo, la
nutrice, col panno per asciugare l'infante nel bagno.

Alla carrozza precede il citrsor col bastone nella destra
abbassata contro il cane, e il cesto nella sinistra, ambedue
distrutti. Il pedisequus che corre accanto al carro, reggeva
nella destra la brocca, avendo la sinistra portata in avanti,
come fa chi cammina a passo svelto. Simili servi occorrono
nell'arte etrusca *. Il cavaliere poi, che l'artista aggiunse per
riguardo alla dignità del ministro, tiene, al pari del cursore, lo
sguardo fisso sul suo padrone, come abbiamo già rilevato
altre volte. Ciò fa venire in mente il versetto del Salmo:
«... oculi servorum in manibus dominorum... >■ \ La testa
finalmente che si scorge nel fondo, serve per aumentare il
numero degli schiavi che accompagnano il padrone.

E il numero dì tali schiavi soleva essere in quei tempi cosi
grande, che se ne faceva un vero lusso, combattuto dai santi
padri nelle loro prediche. « Se tu viaggi seduto sul tuo carro »,
apostrofa s. Giovanni Crisostomo un ricco, « i più dei pas-
santi guardano gli attrezzi lucidi dei tuoi cavalli, gli schiavi
che ti precedono e ti seguono e quelli che ti aprono la
vìa attraverso la folla stipata: per te stesso non hanno che
disprezzo, prendendoti per un nemico pubblico »°. Però di
regola il ministro è sulle sculture accompagnato tutt'al più
dal nirsor e da uno schiavo. Egli meriterebbe quindi dal
santo la stessa lode di quella signora di nobilissimo lignag-
gio, la quale, non curandosi dei pregiudizi del suo rango,
attraversava da sola il Foro 1.

Per mostrare la scultura nello stato approssimativo ante-
riore al « restauro », ci siamo contentati di una restituzione a
semplici contorni (tav. XXIV, 3). Essendo molto numerose le
modificazioni da noi supposte, abbiamo preferito di mettere
l'illustrazione di questo frammento in fine alle rappresen-
tazioni incerte della catechesi (secolo ih).

' L'articolo fu pubblicato nei Rendiconti delia Pomi/. Acaul. Rum. ili
Archeol., 1925, fx-72.

' F. Poulsex, Tidskri/t/ór Konstvetenskap, Luna, 1916, p. 147; E. Kjell-
berg, Nationalmuseiarsbok, 1920, p. 147, fig. 48, p, 1646 174; G. Rodenwaldt,
Etne f/vitaiililie Kitiiitsleiimmis in lioui, in Mitteilungeti des deulscken arch,

ItutòtUt, R8m. Ahi., XXXVI-XXXVH, .lnn<> 1921-aa, p. 97-99, fig. 2.

' Pubblicato in Rivista di arch. crisi., 1927, p. 89 scg.

1 Korte, loc, eie, taw. LXXIX, 2; LXXXII, 1.

:' Pi. 122, 2.

■ In ep. ad Itimi., Homil. II, 6: MlGNE, P. G., fio, 495. Similmente *

IO, Enarr. in in l's. r, 46: MlGNB, P. /... 14, 990.

1 In efi. ad Ilehr,, homil. 28, 4: MlGNB, P. G., 63, 197 scg.
 
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