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Capo II, - Rappresentazioni statuarie del Buon Pastore

bonus di marmo con la pecora in collo, tutto sano, rarissimo:
è innegabile, che sia antico del III al IV secolo » '. Apprezza-
mento scusabile nella bocca d'un collezionista, innamorato
degli oggetti del suo Museo. La verità è che, oltre il naso,
le gambe fino alla tunica, il braccio sinistro e il bastone del

Fig. 30.

Buon Pastore, la testa e la coda della pecora sono di restauro,
e il resto è sopralavorato con quelle modificazioni che carat-
terizzano in genere i restauri delle sculture antiche. La testa
della pecora, che sembra di tartaruga, aveva certamente le
corna; la coda, pendente, era per mezzo d'un puntello attac-
cata alla mezza manica del braccio destro, e le zampe di
dietro erano divise, come quelle dì davanti. Alterate sono
anche le pieghe approfondite ed aumentate della tunica,
specie sotto il cingolo, troppo allisciato in fine il volto del
Buon Pastore.

Per datare la statua non ci resta, conseguentemente, che
la forma della tunica a mezze maniche e la maniera di strin-
gere con una mano le quattro zampe: quella un segno piut-
tosto di antichità, questa un motivo tardo, col quale va d'ac-
cordo il cingolo interamente visibile e con un fiocco davanti.
L'epoca «dal in al iv secolo«, assegnata alla statua nel
Catalogo, parrebbe quindi indovinata.

3. - Statua del Museo delle Terme.

La statuetta del Museo delle Terme (0,42 %), alquanto
mutila, fu ricostruita da un restauratore di poca cultura
archeologica (tav. LII, S). Notiamo gli errori più gravi: il
Buon Pastore tiene con ciascuna mano soltanto una zampa;
la cinghia dello zaino si è immedesimata con l'orlo della
tunica, e i gambali hanno una forma grossolana, moderna.
Il volto del Buon Pastore è giovanissimo ed ha la solita
ricca capigliatura. Antico è pure l'abito e il modo di strin-
gere con ambedue le mani le quattro zampe della pecora.
L'esomide lascia però, erroneamente, scoperta la spalla
sinistra invece della destra. Ciò si verifica anche in altri
casi e qualche volta, come vedemmo, per ragione di sim-
metria.

La statuetta ha ancora la base antica. Da una parte del
Buon Pastore sta una pecora, dall'altra e dietro la gamba

destra un tronco d'albero per dare maggior solidità alla sta-
tuetta. Sui rilievi il tronco è sempre un vero albero, sebbene
spesso molto rudimentale (in secolo).

4. - Frammento d'una statua nel Museo capitolino.

Lo stato delle due statue lateranensi, al momento della loro
scoperta, ce Io mostra il frammento notevole d'una quarta
statua del Buon Pastore, rinvenuta «mutila nelle gambe e
nelle braccia», demolendosi nell'anno 1886 «una piccola
casa addossata alle mura di Roma presso la porta Ostiense »2.
Siccome nelle vicinanze immediate della porta era Vecclesia
S. Salvatoris, presso la quale «furono trovati ai nostri giorni
un sarcofago cristiano ed un frammento di iscrizione sepol-
crale del secolo quarto o quinto»,' non è assolutamente
impossibile che il frammento della statua, ora deposto nel
Museo capitolino, provenga da quel santuario {fig. 32 e
tav. LII, 2). Comunque, esso è per noi molto importante,
perchè, essendo immune da ogni ritocco, ci fa conoscere
quanto sia deformata la seconda statua lateranense, la quale
aveva grande rassomi-
glianza con quella della
vìa Ostiense: in ambedue
il Buon Pastore stringe
con la destra le quattro
zampe della pecora ed
impugna con la sinistra
il bastone ricurvo di cui
è rimasto l'attacco nel
frammento capitolino; in
ambedue la tunica aveva
le stesse pieghe, lo stesso
cingolo, ed era a mezza
manica per il braccio
destro, priva di manica
per il sinistro, ma cosi
larga da coprirlo quasi
per intero. Questa forma
strana è decisiva per l'in-
flusso dell'arte romana
su quella delle provincie, i:ìr 31.

perchè la troveremo tale

e quale in Grecia e a Costantinopoli. Col grande numero
delle pieghe, l'artista volle indicare l'effetto del lesto cam-
minare ed allo stesso tempo esprimere la premura con cui
ÌI Buon Pastore porta in salvo il prezioso fardello.

La fig. 33 riproduce la statua dalla parte opposta. Ivi
appare «sculto nel mezzo tra le spalle lo zaino pastorizio a
foggia di borsa, attaccato ad una correggia pendente dal
collo » '. Inoltre vi sì vedono al cingolo e sulla pecora, sin
qui da nessuno osservati, due attacchi, il secondo ancora
con un foro che in seguito alla rottura manca al primo. La
statua venne dunque fissata con perni nel muro davanti al
quale fu collocata.

' Cod. vai., 9189, f.
' De Rossi, Baiteli. <

. XI, p. >j6.
 
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