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Wilpert, Joseph
I sarcofagi Cristiani Antichi (Band 1,1): Testo — Rom, 1929

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https://doi.org/10.11588/diglit.1341#0182
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Capo Vili. - Gli iitiiniì avvenimenti della vita di Pietro

Fig. 97.

dalla bordaglia rivoluzionaria, vide il sarcofago, o piuttosto,
come egli stesso afferma, « deux moitiés d'un sarcophagc »
nella chiesa di Sant'Onorato, « presso la scala che conduce
alla tomba del santo ». Fece poi disegnare dal suo copista
Clener le «due metà » del sarcofago ed inserire, senza avver-
tire il lettore, la figura del * Sauvcur du monde » nel distrutto
campo centrale, dove in realtà era la nota scultura della
Alias tasis.

Giunto a tale risultato mi misi — in Breslau dove dimo-
rava nell'ultimo anno della guerra—alla ricerca dei fram-
menti originali. Trovai prima un pezzo della Anastasis
pubblicato dal Le Blant ' nel-
sYa sui sarcofagi d'Arles e dal
Garrucci ; poi quasi tutta la metà
destra con la traditio clavium e il
rarissimo arresto di Paolo, rico-
nosciuto per tale dal Le Blant nel-
l'opera sui sarcofagi delle Gallie.
« Ce marbré », aggiunge egli, « vient
d'Arles: il a été donne, en 1849,
au Musée d'Avìgnon, par 'M. Clément de Marseille » (.
Finalmente anche la cattura di Pietro è dal Le Blant ricor-
data nel suo primo volume: « Un persormage barbu, vètu
du pallìum, Saint Pierre ou Mo'ise selon toute apparence,
est arrèté par deux hommes en tunìque courte. Colombes
et corbeilles à la naìssance des arcades»4. Di questo pezzo,
che il Le Blant non fece riprodurre, scoprii la fotografìa
tra quelle di uno scienziato olandese mandatemi cortese-
mente a Breslau dal sig. Jan Diepen, iniziatore delle « Cata-
combe di Valkenburg » (fig. 97).

Cosi ebbi tutti gli elementi per ricomporre con sicurezza
la fronte del sarcofago, essendo i frammenti tali da com-
baciare fra loro. Pubblicai la ricostruzione in una tavola
annessa all'articolo: Appunti su alcuni sarcofagi cristiani "'.
Vi manca soltanto tutta la prima scena e il fondo del sarco-
fago con la parte inferiore di tutte le scene. Siccome tali
pezzi pesanti con Ì soli piedi attaccativi non sogliono ven-
dersi, c'era la speranza dì poter rintracciarli. Terminai l'arti-
colo dicendo: « Se mi sarà concesso di intraprendere un viag-
gio ad Arlcs, m'impegnerò a fare le debite ricerche"''. Il
viaggio l'ho fatto, anzi ne feci tre, e già nvl primo trovai nel-
l'antica chiesa di Sant'Onorato, oggi Notre-Dame-de-Gràce,
quattro pezzi molto logori del fondo del sarcofago con i piedi
dei personaggi delle tre nicchie e con gli artìgli del gallo, e
nel Museo lapidario quasi intiera la cattura di Pietro, più
la metà acefala di Pietro e la figura, parimente acefala, di
Cristo con la coda del gallo dell'annunzio della negazione.

S'intende che ì pezzi appartenenti al sarcofago furono tutti
riuniti nel Museo (fig. 98) '. Feci allora una seconda rico-
struzione della fronte del sarcofago, molto più completa
della prima (tav. CXXXXVI, 2). La differenza delle due
metà della fronte si spiega non solo con la diversità degli
artisti, ma più ancora con la diversità della luce, essendo
l'una delle fotografìe fatta nel Museo di Avignone, l'altra in
quello di Arles, ambienti del tutto diversi.

Tre scene si riferiscono dunque a Pietro, una a Paolo.
Ambedue gli apostoli sono rappresentati come testimoni
della passione e risurrezione di Cristo, la quale si ammirava
nella nicchia centrale. È l'unica volta che alla cattura di
Pietro risponda quella dì Paolo, invece della decollano. Si
tratta, non occorre rilevarlo espressamente, dell'ultima cat-
tura. Non si può negare che negli apostoli sia espressa la
tranquillità; manca però il bel gesto della rassegnazione,
perciò anche la precisione. Abbiamo qui l'unico esempio
conservato dell'ultima cattura isolata di Paolo.

La Gallia possiede ancora una rappresentazione dell'ul-
tima cattura di Pietro (tav. XVI, 3). La forma è però molto
differente. L'apostolo sembra preso dalla scena dell'avvia-
mento verso il supplizio, e il soldato fa ìl gesto oratorio come
per comunicargli il mandato d'arresto. La composizione è
quindi poco determinata. Coll'annunzio della negazione,
rappresentata accanto, essa fa riscontro alla decollatio e ad
un arresto di Paolo, eseguito da un ebreo in presenza di

Tecla, dunque una scena presa dagli apocrifi. Nel centro
regnava la croce trionfale de\V Anastasis fra due cervi* e
quattro apostoli acclamanti, tra i quali Pietro e Paolo.

§ II. - Ultima cattura di Pietro e Paolo.

Una cattura di Pietro riunita con quella di Paolo ci è
offerta in un frammento rinvenuto nel cimitero di Pretestato
(tav. CLV, 2) 9. Sulla scultura, assai mutila, comparisce a
destra un mìlite, ora acefalo, in agguato dietro un albero, atti-
tudine nota nelle scene che mostrano la cattura di Pietro inse-
gnante. Difatti vediamo l'apostolo all'ombra dell'albero, seduto

1 Tav. XII, 2, p. 24.

■ Tav. 401, 2.

1 Tav. XII, 1, p. 33. Questo frammento ò già segnalato dal Le Hlant
nel suo primo volume (Ariel, p. 58, n. LVIII), ma la cattura di Paolo è
scambiata con quella di Pietro: « Une arcade et un fronton soutenus par dea
colonnes et sous lesquels on voit: tu deux hommes vitUS d'une tunique courte,
saisissant saint Pierre tenant le volume»; i" le Christ remettant au méme
Ap&trc Ics clefs du ciel ».

' Arles, p. 56, n. XLVIII.

' Rendiconti della Pontificia Accademia di archeologia, 1924,

p. 169-184.

184.

1 Vedi sopra p. 37, nota 3.

" Vedi sopra p. tSseg.

' Su questo frammento e sul sarcofago di Berja, che ai illustra appresso,
si veda il mio articolo: Cattura e comparsa dei principi digli apostoli davanti a
Nerone, pubblicato neWArchivo espahol de Arte y Arqueologfa.Mxdrìd, 192",
p. 1-9 (estratto).
 
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