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Wilpert, Joseph
I sarcofagi Cristiani Antichi (Band 1,1): Testo — Rom, 1929

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https://doi.org/10.11588/diglit.1341#0187
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§ I. - Pietro fondamento della Chiesa e fondatore della Chiesa ili Ro

saggio del mar Rosso, sempre anche nelle svariate scene che
includono un'allusione alla Città celeste1, spesso nella compa-
rizione di Cristo avanti Pilato e nell'annunzio delia nega-
zione. Gli edilìzi di questi fondi non servono mai come
semplice riempitura d'uno spazio vuoto, ma hanno una signi-
ficazione determinata. Nel nostro caso l'idea d'una riempi-
tura è poco probabile anche per ìa ragione che l'artista
trattò gli edifizì con troppa cura. Cosa dobbiamo dunque
pensarne ?

I vecchi interpreti si sono poco o nulla curati dei due fondi
architettonici. Il Bosio e, conseguentemente, anche l'Arin-
ghi li passarono sotto silenzio '. Bottari prese in considera-
zione soltanto l'edifizio rotondo insignito del monogramma
costantiniano di Cristo. « Io crederei », scrive egli, » che tra
vari edifizì, che qui sono rappresentati, la casa suddetta
(del sommo pontefice) fosse quella di forma rotonda, che ha
la porta aperta, e nella cui sommità è il monogramma yt
esprimente il nome di Cristo, il quale allora dimorava quivi
sotto l'iniquo esame del pontefice » \ Gli scienziati poste-
riori presero gli edifizì per basiliche, mausolei e battisteri
di Roma, mentre i più recenti vi riconobbero per !o più
edifizì orientali, sia di Gerusalemme, sia di Paneade. Tutti
poi, senza eccezione, si occuparono solamente del lato esterno
degli edifizi; nessuno si domandò perchè essi furono rap-
presentati. Eppure questa domanda è di prima ed unica
importanza; il resto è secondario e si sbriga da se.

Prima di rispondere alla domanda, bisogna precisare un
po' meglio il carattere dei singoli edifizi, il quale si distin-
gue ancora con ogni certezza, malgrado la sopralavorazione.

La testata destra contiene tre basiliche con una rotonda
in mezzo. Della prima basilica a sinistra lo scultore mostrò,
violando le leggi della prospettiva, tutte le partì principali:
la facciata, una parete longitudinale e l'abside; della seconda
egli soppresse, per mancanza di spazio, il muro di fianco,
offrendo soltanto la facciata e l'abside, che non può essere,
come alcuni opinano, una rotonda isolata, essendo priva
d'ingresso '; l'abside delia terza basilica è nascosta per intiero
dalla figura di Cristo; lo spettatore deve supplirla. Nella
rotonda gli interpreti vedono generalmente, e a ragione, un
mausoleo. La porta, munita d'una tenda, è difatti chiusa.
Al contrario l'edifizio rotondo sulla testata sinistra, da tutti
preso per battistero, ha una porta munita anch'essa d'una
tenda, ma aperta, quasi volesse invitare i catecumeni ad
entrarvi e farsi battezzare. Il carattere battesimale dì questa
rotonda, coronata del monogramma costantiniano dì Cristo,
è così spiccato, che nella Realenzyklopàdie del Kraus essa
figura come specimen d'un battistero antico. Accanto si
mostra di nuovo una basilica in tutte le parti principali.
L'ultimo edilìzio ha due ingressi chiusi, nella facciata e
nella parete laterale destra; esso manca però dell'abside, è
quindi un edìfizio profano. Infine davanti alla basilica e
immediatamente dietro l'annunzio della negazione si vede

un muro merlato che in origine era una torre e che, con pic-
cola modificazione, s'incontra anche in altre rappresenta-
zioni della stessa scena, per indicare la casa del Sommo
Sacerdote nel cui cortile l'apostolo negò Nostro Signore.

Salvo il muro merlato e l'edifizio profano, gli altri edifizì
sono abbastanza bene caratterizzati per edifizi sacri. Avendo
poi una forma pressoché uguale, perchè tipica, le quattro
basiliche possono figurare altrettanto bene a Roma come in
qualunque città del mondo cristiano. Dunque è chiaro che
l'artista non volle mostrarci certe chiese determinate, ma
la Chiesa, rappresentata nei suoi edifizi sacri più caratteri-
stici. Dico la Chiesa, perchè tutti questi edifizi sono costruiti

Fig. 101.

sopra un'enorme roccia, come risulta meglio dalla fotografia
della testata destra, sulla quale ho soppresso i personaggi
{fig. 101). E la pietra non è una pietra qualunque, ma sim-
bolica, essendo la continuazione della roccia simbolica della
fonte miracolosa. Essa si arresta perciò davanti all'edifizio
profano della testata sinistra, che non ne partecipa. Ora chi
non vede nelle nostre sculture una illustrazione quasi lette-
rale delle memorabili parole di Cristo: <... super hanc
petram aedificabo Ecclesiam meam? ■>

Questa è la spiegazione simbolica in genere dei fondi
architettonici delle due testate. Resta a vedere per quale
ragione l'artista ha rappresentato su una testata tre basiliche
e un mausoleo, su l'altra una basilica con un battistero ed un
edifizio profano. Che ciò sia soltanto casuale, ci sembra poco
probabile. D'altra parte non è facile precisare tutti Ì pen-
sieri dell'artista. Avendo però stabilito fra le tre basiliche
della testata destra una relazione intima eolla scena del bat-
tesimo, egli ci mise sulla buona strada per indovinarne la
ragione. Perchè di fronte ad una tale scena il pensiero corre
spontaneo al numero ternario della santissima Trinità, sotto
l'invocazione della quale il battesimo deve amministrarsi
per essere valido. In tal guisa l'artista avrebbe dedicato a
ciascuna delle persone divine una basilica, simbolismo che
trova la sua analogia nelle tre porte della basilica costruita
da Paolino di Nola, che il santo dedicò alle tre Persone

. XIV; XX, y, LXXII1; LXXXII, 1-3,

Roma i

' L'errore c;iu*:iU> in piirtt (L1IL1 supraliivorimimc, fu già avvertile
Fickkb, Later., 120, ma passò inosservato, anche nell'ultimo articolo se
in proposito dal prof. Mantechi.
 
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