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Wilpert, Joseph
I sarcofagi Cristiani Antichi (Band 3): Supplemento — Rom, 1936

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https://doi.org/10.11588/diglit.2083#0067
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§ i. - PMBtmtmti dei sarcofagi

nato alla spiegazione giusta, ma non seppe provarla; anzi la (ramina di Cristo dentro un cerchio, ossia nimbo. Ma que-

compromise, non avendo indovinato ni' il significato simbo- sto dettaglio è cosi rovinato che- non si può piii decidere

lieo di ciascuna delle tre figure, nè tutti gli abiti della figura quale dei due sia da preferire.

col rotolo né il sesso della figura orante, malgrado che la Quanto alle due ligure laterali, è anzitutto chiaro che

stola ne abbia la stessa lunghezza, come quella della coni- sono femminili. Ambedue vestono la tunica podere che nella

paglia, e il volto ne sia incorniciato da trecce. L'ultimo par- figura a destra è in basso decorata di due vgmrnla;

ticolare, decisivo, sfuggi allo Gsell e a tutti gli altri perche ha, c
il calco è attac-
i nel Museo

palla de-
tteli», direttore del ..Musco Stéphane Gsell % e da artista Dando alla personificazione della Chiesa di Roma Cthno,
e è, fece subito un disegno del busto: „Vous avez raison; alla figura a destra la corazza, ci sembra che all'artista sia
st une ligure de lemme!" ci disse, mostrandoci il disegno balenato il simbolismo espresso dall'apostolo delle genti, do-
c. dopo averlo terminato, gentilmente ci lasciò per la no- ve parla della ..lorica fidei et caritatis" e della .galea spes
a pubblicazione. Questo disegno (Jlg. 2#j) e la fotografìa salutis" '. La figura loricata è pertanto la personificazione
ll'originalc {lav. CCLXXXXV/I, .;), levano ogni dubbio. della F*dt\ e il rotolo che stringe, contiene il suo Orilo,
L'argomentazione difettosa dello Gsell ebbe di consc- può quindi chiamarsi Jibellus fidei", come quello in cui i
:nza che il sarcofago di Tcbcssa rimase più o meno ncglet- -)()6 vescovi, da Unerico radunati nell'anno 4N4 a Cartagine
dagli archeologi. Dobbiamo confessare che del numero di per una .Conferenza", esposero al perfido re ariano la ferie
esti eravamo anche noi, finché (il 14 maggio 1034) non ci si ortodossa.

) stesso. Per caratterizzare la terza figura, inni abbiamo bisogno di

ululili- la si^niInazione che da parecchi anni e da noi sta-
bilita: l'orante
raffigura l'ai

Che la figura di mezzo (osse la personificazione di Romit, della defunta o

• Interpretazione delle sculfu:

già indovinato il nostro Maestro G. B. de Rossi. Il defunto, luppo-
C religioso, simbolico della figura gli rimase però na- stu ,le] paradiso
scosto, avendo a disposizione soltanto il disegno su cui la dove prega per
figura ha la mano sinistra vuota (fig. Perciò egli asserì ì superstiti '. È,

che -in questa scultura la rappresentanza è di carattere e
rito o simbolismo pane religioso e parte civile" '. Ora che
conosciamo il monumento, non dubitiamo di vedere nella
Riunii la |KTMimlie.i/.iiine della Chii-.ii llutimmi pnilii issa
tiene nella sinistra alzata un calice, e questo é il calice eu-
caristico, .le calice du salut", come dice ottimamente Sté-
phane GtelL In sostegno della sua asserzione avrebbe potuto
appellarsi alle due immagini musive del Museo del Baldo,
dove il calice appare sulla montagna coi quattro fiumi e i
due cervi che si dissetano; ivi sono, dunque, riuniti i due
simboli del battesimo e dell'eucaristia (jig. j.S'.N). Questa im-
portante composizione manca finora nell' arte romana; ma
non è impossibile che vi sia stata poiché Roma ha lornito
all'Africa anche le altre grandi composizioni. Ad ogni modo
essa inoltra, quanto sia importante nel simbolismo il calice
eucaristico collocato sol posto elle di solito occupa il Signore
stesso, rappresentato come agnello divino ovvero indicato
dal monogramma del suo nome o dalla Croce.

L'elmo che la Romii porta, ha nel mezzo un ornato di
forma circolare, che potrebbe essere mia stella o un 1110110-

■ / r*»«. 5.M.
 
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