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Wilpert, Joseph
I sarcofagi Cristiani Antichi (Band 3): Supplemento — Rom, 1936

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https://doi.org/10.11588/diglit.2083#0063
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Appendice - U più antiche seme dell infanzia ili Gesù nella scultur

lo spettatore j Gesù Cristo, morto in croce per il genere Secondo Paul Monceaux ..cette basilique doit probable-

umano, come attestano gli apostoli, suoi testimoni. Cosi an- ment etre ìdentitìcc avec l'cglise byzantine de la Theotoios...

che da questo lato, ci allontaniamo dal IV secolo, avvici- L'inscription. . . ctait sans doute la legende d'une doublé

nandoci, invece, ai tempi incirca dei musaici di S. Vitale Iresquc représentant la Nativité et la Passion du Christ...

di Ravenna, i quali contengono — ciò che è di qualche Suivant Procope le sanctuairc de la Tlmiliikiis aurait ite con-

momcnto — soggetti similissimi: due angeli che sorreggo- struit au debut de l'occupation byzantine; mais ori a tout

no, volando, la croce gem- heu de supposcr que cetre

mata dentro una cornice j KT- ~- ~>~7 ' 1-' ~^~~( église existait antérieure-

rotonda (fa. _■«.,). Nessun ^ J "- ■ v .' ^< "y ^ - t, ment. et (ut simpkmcnt re-

ranei, cioè del tempo di ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ ra che anche il Maestro

Giustiniano. liB'^^\\- " ~ ■ ' ' ■' • *' ^ 1attribuisci- l'epigramma del

Questo risultato getta ^^ASfL\- ^^S^Elch,^ " ' -^cu.ulario Piero .ad ba-

viva luce sulle sculture del- --f»*5»^*»—— ^---^ " * ^ silUam a Vandalis Arianis

le due lastre, che dal lato Fig. atto. Mariae virginis honori in

artistico offrono una gran- regiis aedibus dedicatam" '.

de parentela con quelle del sarcofago: basta esaminare gli A taluno riuscirà forse difficile di supporre presso Ariani

abiti della Vergine, dell'angelo e dei tre Magi, specie di tanta devozione verso la Vergine. Ad ogni modo le nostre
quello visto di schiena: le pieghe sono le stesse. Cosi pure sculture provengono da una chiesa della TlUOtoitOS, della quali;
qui tutto invita a credere che le nostre sculture siano dello d p. Lapcyrc ha raccolto ancora molti altri avanzi, perciò nel
stesso tempo del sarco- Museo da lui riuniti col-

(ago costantinopolitano. ^^ECSEFQ^^^^^H^^B ^^^■■^^El/' fc^ le nostre sculture. CI

Non sarà pertanto P'^^'" "Ìi\>- *■ ì Jt^, limiti.uno .1 riprodurre

un caso che Procopio »^ "'flPff* W' ' lJP'tc"' frammen-

paih (l'ima chiesa della ^ - SÌr» >J * V HA l* " ''''"""

Tliraloltm, costruita In VH^L^.T^r 1B *WL ^ ' 1 1 un pezzo

Cartagine da Giustinia- >1 ^iWt^^^^L T*»^* »' ,l,t

no al tempo della occu- ^eH^**,<*1^ , §p ^ boli degli

|M/U)iu dell'Adua. ■!■'.- &*^P$ìt Marco, Luca e Giovan-
ili nel p.il.i//.......i * jl ,* *, |. I.W ' . .. ' ni, i due primi collo

alla Madre ^^^^^^Ktt^^^^J nH0MiHV stesso

Ola ili iiii.i b.i _ ì cui è composta la cor-

silicapalatiisccMariac ^^^^^^^^^ nll:e (le]|e (|lle
è nota una iscrizione F'g- aSi. (y,„ t8i). Così anche
composta di tre versi questo particolare ci rid-
da un .referemiarius" di nome Petrus: Qua/iter intatta prò- via al tempo di Giustiniano. Le sculture erano lorse colloca-

tevi!/ Virginc parhn Lìti/ne pali valili! Natus, peri/unire noli. te in vicinanza dell'altare; ma non possiamo precisare mag-
Haei nulli trattare licei, W credere tantum, (de Rossi, ftUCr. giormente, essendo finora le più antiche e le più importanti
chrisL, II, 6, p. 241). dell'arte non funeraria. In ciò consiste il loro valore principale.

CAPO XIV

FRAMMENTO CON LA PERSONIFICAZIONE DELLA FEDE EUCARISTICA.

A proposito d'una scultura di Arles rappresentante Da-
niele Ira i leoni e due personaggi in abiti sacri, di cui l'uno
gli offre un pesce, l'altro un pane crocesegnato, Edmondo
Le Blant già nel suo primo volume dei sarcofagi, stampato
nel 1878, notava .que l'artiste a voulu expiunti incidem-
ment que les vivrei appetite* au prophete symbolisent t'eu-
charisrie ' '. Egli non omise di appellarsi, per la sua asserzio-

■ Dt «Ajfc.u. VI. 5. P- 339: Brìi. r»M D, 14. P. 474.

■ Paul MONlEslIX, Enquitt lui /'rM'<'M" rhilirnat <l Afriqui, in Rcv

■cfatoL 1906, p 14.

ne, alla importante immagine bresciana di Abacuc portato
dalla mano dell'angelo a Daniele nella tossa dei leoni e
recante in un piatto un pesce ed un pane crocesegnato vale
a dire, gli stessi cibi [tao. CCVIU, 10).

Il Le Blant ha ragione; su queste due sculture il lato
storico della rappresentazione e passato in seconda linea,
non parla che il simbolo; i cibi sono presi dalla moltiplica-

• ni Rossi, loc. cu.

1 Strafici ihrfium antiqua di la villi fJHm, Pira, 1S7S, u>. VI. p. 11
tg Vedi ade ntn. CXXU. j; CLXXXVIt. 11.
 
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