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Capo XIII - Sariojagt t frammenti ton lapjiictrntaziani ili O/mi

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Le lastre sono inquadrate ila una cornice mollo ricca,
fatta di foglie d'acanto spinoso, di cui l'i conservato a sini-
stra delle scene (auto, quanto ha bastato per completare le
parti distrutte.

1. Quanto all'epoca cui ascrivere le nostre sculture, le
opinioni dei dotti e degli artisti sono divise fra il III e il
VI secolo: „ J'ai rcncontré souvent des artistcs competenti
disposés à faire remonter cette oeuvre d'art au 111' siede ",

scrive p. Delattre il quale, per conto suo, preferiva il IV
secolo, escludendo, come il Maestro, artisti bizantini. Accen-
nando all'opinione contraria, egli aggiunge: . Tous Ics ar-
chéologues, il est vrai, ne partagtut pai l'opinion de l'illu-
stre savant (de Rossi). Plusieurs vcuknt voir dans cette
sculpture une oeuvre byzantinc. La bordure ajourOc, avec
ses feuilles aigufs, se retrouve en effet dans l'art byzantin
et jc l'ai rencontrée moi-mème à Jcrusalem, dans la déco-
ration de J'cghsc Sainte-Marie, construite par Justinien en
l'homicni de la Presentanoli de la Saiute Vierge au Tempie
C esi aujourd'tuù la mosquee El Akia~ '. In favore della
datazione sua, p. Delattre cita ancora due grandi conoscitori
dell'aite antica: Gharles Bayct e Auguste Audollent. Per com-
batter l'opinione di quelli che ritengono le sculture per bi-
zantine, il secondo rileva. Ira l'altro, la desolazione completa
nel campo dell'arte dopo il regno dei vandali. .Mais est-il,
— domanda egli — vraiiemblable qu'un pareil travati ai)
pu élre cxécuté en Afriquu, après les Vandalo, lorsque la

transmission des méthodes et des prucédés tecliniqiies avaicnt
ite plus ou moins intcrrompue?"

Siamo d'accordo; i vandali non hanno lasciato per l'ar-
te che ruina completa. Ma per chi ha i mezzi di eostruire
una chiesa alla Theoiokas, come l'imperatore Giustiniano, una
tale difficoltà non esiste affatto: per lui niente di più facile
che di far venire artisti da Bisanzio.

2. Per datare le sculture, abbiamo anzi tutto un indizio
prezioso, positivo nelle ali dell'angelo, che escludono i primi
quattro secoli, non conoscendosene esempi prima del V. In-
vero sui musaici datati di S. Maria Maggiore, che sono di
Liberio (3;,2-3nf>), gli angeli apparii ad Àbramo sono sen-
z'ali, mentre su quelli di Sisto III (j ;2-44o) sono sempre
con .ili.

Nell'arte funeraria gli angeli alati s'affacciano per la
prima volta sopra un sarcofago massacralo della cripta di
S. Vittore a Marsiglia, d'un lavoro mediocre e non anteriore
al secolo V; è ridotto a meschini avanzi che abbiamo inte-
grati a tir.'. XLIJJ, _/. Gli angeli sorreggono, volando Ira due
palme, no disco in cui siede Cristo docente, nimbato e col
monogramma cruciforme al disopra della testa. Agli angoli,
sepai .ni ila dm pilastri buccellati, ì principi degli apostoli
acclamano il Signore, Pietro colla croce monogramniatica
sulle spalle.

D'un secondo esempio di angeli alati della stessa cripta,
non esiste finora che il disegno, pubblicalo dal Garrucci e
dal Le Bl.mt . (lui gli angeli sorreggono in piedi la corona
che rinchiude Cristo dottore. Ambedue gli archeologi prese-
ro gli angeli per Vittorie, malgrado che accanto vi fosse un
angelo alato, che assiste David nel combattimento di Golia,
dunque un esempio sicuro.

Un terzo esempio di angeli volanti ' l'abbiamo da poco
sopra un sarcofago scoperto nel settembre 1933 a Costanti-
nopoli (1,30x0,49). Le sculture che adornano tutti e quat-
tro i lati, sono d'un lavoro squisito e d'una conservazione
perfetta [tav. CCLXXXXIX). Le due faccie rappresentano lo
stesso soggetto: due angeli sostenenti, volando, il monogram-
ma composto dalle iniziali I e X del nome greco di Gesù Cri-
sto entro una cotona d'alloro, colla pietra preziosa frontale e
legata con due nastri a svolazzo, il tutto d'una rara bellez-
za '. Anche sulle testate è ripetuto due volte uno stesso
soggetto: la croce della forma cosi detta latina, fiancheggiata
da due apostoli, fra i quali sono bene riconoscibili, sul fian-
co sinistro, i principi Pietro e Paolo; degli altri, l'imberbe
sarà Giovanni, il quarto, Giacomo, — vuol dire quelli die
con Pietro hanno assistito alla Trasfigurazione.

Tutti e quattro i gruppi sono rinchiusi dentro larghe
cornici che s'incontrano ancora su sarcofagi africani del VI

Come si vede, non siamo più nel icmpo in cui le scul-
ture avevano principalmente da rappresentare delle scene.
Qui i componenti formano gruppi, collo scopo di rinviare
 
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