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Wilpert, Joseph
I sarcofagi Cristiani Antichi (Band 3): Supplemento — Rom, 1936

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https://doi.org/10.11588/diglit.2083#0023
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CAPO V

DUE SARCOFAGI AFFINI A QUELLO DI GIUNIO BASSO;
SCENE DELLE QUATTRO STAGIONI

i. Più d'ina n*i abbiamo rilevato I.. lama che il sar-
cofago di Giunto Basso gode per i mi belli?/., aiiisru.i
Non tara perciò senza interesse, poter addirne j S TiImmìiihi.

I: unni, ili .1 :i • i.nl...,i uscito dalla edeSim ulklllj. «in

ligure della «eoi morbidezza, della stessa corrcttezia di di-
segno, 'iv i. che fanno le stesse mosse, respirano, per dire
cosi, la stessa vita («tv, CCLXXXllll. -;). Il sarcofago era ad
una zona ed aveva cinque nicchie Intuiate da colimi»1 con

il e sonnontatc. la puma, iena e quinta, da archi, le
altre da timpani, tutti d'una ricca ornamentazione composta
di dentellatura, foglie d'acanto e del mt/ttua», ] capitelli CO-
rin/i erano ili una grandezza proporzionata ai insti delle co-
lonne, ed in ciò si distinguevano lavo re voi meni e da quelli
del sarcofago di Giunio Basso, che soiin troppo granili in
paragone con le colonne granii e basse.

La nicchia di meno, (inora la più completa, contiene
un soggetto notissimo, Cinsto che. in procinto di salire al
cielo, impartisce gli ultimi insegnamenti agli apostoli, f appi e
sentati da due, l'uno imberbe, cioè s. Giovanni, l'altro ora
acefalo, lorse Giacumo. il fratello, colla destra (distrutta) fa-
ceva il gesto oratorio; colla sinistra siringe un volume semi
svolto, l'intende, senza la menoma intenzione ili consegnarlo
all'apostolo (acefalo) prossimo, il quale, del resto, itene già
un volume chiuso nella sinistra abbassala Cosi va definitiva-
mente corretto I'etrote dei numerosi interpreti che nella sce-
na identica del sarcofago di Giunio Basso vedono la consegna
del volume a s Pietro il quale, per colmo, sta alla destra,
non alla sinistra del Signore Questa scena, essendo intiera.
Ci aiuterà nella restituzione della nostra frammentaria Cristo
posava coi piedi sul velo espanso del oanu pronto a portar-
lo al cielo.

Delle altre nicchie soltanto quella che viene appresso,
la quana. contiene due apostoli quasi intieri 11 volto : I
primo e distrutto, ma il contorno rimasto indica barba e ca-
pelli folti, come in quello a lev, .VI'III, ; Dall'atteggiamen-
to delle sue mani non velate e ila quel che è rimasto nella
destra, si puu con certezza dedurre che portava una corona.
Il secondo apostolo stringeva, invece, con entrambe le mani
un rotolo. Il sarcofago aveva pertanto una grande somiglian-
za con quello di Uno (lav XXXIII.;), sul quale il fecon-
do apostolo e del pari sema cotona. Cristo poi e effigiato
ambedue le volte nello stesso atto, con la sola differenza
che nel sarcofago di Lénn egli sta sul monte onde salirà al

Ove la spiegazione colga nel segno, i due apostoli, l'uno
con la Coruna, l'alno senza, satanno stati ripetuti anche nel-
la prima e nell'ultima nicchia La nostra ricostruzione delle

(di inrersli/i Ira ardii e timpani contengono molti punti
di attacco, nia solo in quello a destra della nicchia centtalc
rimangono le finali ili due svolazzi, seguo che vi era una
corona, ripetuta lenta dubbiu anche in quello a sinistra men-
tre gli attacchi di quello che precede, non sono capaci di
istruirci sul soggetto che conteneva.

2. Dacché d Musco lateranentc possiede un calco m ges-
so del saitolago di Giurilo Basso, se rie possono apprezzare
meglio le sculture dei due fianchi, che nell'originale si vedo
no soltanto in minima parte e. ancora. . I di specchi.

Esse rappresentano le famose quattro stagioni (lev CCIXXI,
| fS] chi alcuni studiosi dell'arte bizantina si credono in do-
vere di ascrivere ad un .artista rumano', mentre quelle del
la fronte [lai- XIII). che sono pm belle, sarebbero, secondo
loro, .di sicuro opera d'un artista greco" ', La differenza ili
stile esiste ed è manifesta, ma si spiega largamente col fatto
che le sculture dei fianchi solevano in genere affidarsi ad ar-
tisti secondati, quelle della fronte, agli artisti principali

Ora, se noi contorniamo le quattro stagioni del sano
fagu di (.imi ■ Basso con quelle del sarcofago laterancnse 1S1
(tar CXVII. j>-j), possiamo affermare che pure questo de-
vcsi alla medesima officina, sebbene ad artisti inferiori, ma
solo per la frinite, emendo le testale di entrambi piu o me-
no uguali, ambedue i sarcofagi hanno di comune d numero
straoidinano di hgurc. come anche la grande accuratezza
del lavoro, in entrambi è evidente la predilezione degli ar-
tisti per l'autunno, rappresentato da scene che si riferiscono
alla vendemmia, iniziata col raccogliere, e terminata col pi-
sta te le uve Meno ucche sono le stagioni dell'invento e
dell'estate, e la primavera e rappresentala da un solo gemo,
con seni di fiori e non sciolti.

Gli artisti del sarcofago l8l sono, generalmente parlan-
do, più conseguenti c rispettano più le leggi della simmetria:
ciascuna delle quattru zone dei banchi contiene quattro goal,
tutti con ali e clamidati, meline in quelle del sarcofago di
Giunio Basso se ne vedono a sinistra quattro e sci. a destra
tre e sei, circa la meta senza ah e alcuni nudi, fra cui an-
che quello dell'inverno Ivi stesso le due zone della testala
sinistra ( tav CCIXXI. b) sono riservate unicamente alla ven
■inulina nella superiore si raccolgono le uve in ceste che
nella meta inferiate si ttasportano su carro al tinello dove
vengono pisiate. il che. nel sarcofago (fai;. CXVII, 4), si
efleiiua sulla fronte; ragione, questa, per cui la Seconda ZO
na e ivi dedicata alla raccolta delle olive, cominciata dal
gemo che nella zona supcriore a destra scende dalla scala a

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