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lxvi.
Preparatevi dunque ed al viaggio
Ed alla pugna, e alla vittoria ancora.
Questo ardito parlar d'uom così saggio
Sollecita ciascuno > e l'avvalora.
Tutti d'andar son pronti al novo raggio,
E impazienti in aspettar l'aurora.
Ma '1 provvido Buglion senza ogni tema
Non è però , benché nel cor la prema.
lxvii.
Perch' egli avea certe novelle intese,
Che s è d' Egitto il Re già porto in via
In verso Gaza , bello e sorte arnese
Da fronteggiare i regni di Soria.
Ne creder può , che 1' uomo , a fere imprese
Avvezzo sempre, or lento in ozio dia ;
Ma d'averlo aspettando aspro nemico,
Parla al fedel suo messaggiero Enrico.
lxviii,
Sovra una lieve saettia tragitto
Vuo' y che tu faccia nella Greca terra.
Ivi giunger devea ( cosi m'ha scritto
Chi mai per uso in avvisar non erra)
Un giovine regala d'animo invitto,
Ch' a farsi vien nortro compagno in guerra :
Prence è de' Dani, e mena un grande rtuolo
Sin dai paesi fottoporti al polo.
lxix.
Ma perchè '1 Greco Imperator fallace
Seco forsè userà le solite arti,
Per far eh' o torni indietro, o '1 corso audace
Torca in altre da noi lontane parti,
Tu , nunzio mio, tu , consiglier verace,
In mio nome il disponi a ciò , che parti
Noslro, e fuo bene : e dì, che torto vegna j
Che di lui fora ogni tardanza indegna.
lxvi.
Preparatevi dunque ed al viaggio
Ed alla pugna, e alla vittoria ancora.
Questo ardito parlar d'uom così saggio
Sollecita ciascuno > e l'avvalora.
Tutti d'andar son pronti al novo raggio,
E impazienti in aspettar l'aurora.
Ma '1 provvido Buglion senza ogni tema
Non è però , benché nel cor la prema.
lxvii.
Perch' egli avea certe novelle intese,
Che s è d' Egitto il Re già porto in via
In verso Gaza , bello e sorte arnese
Da fronteggiare i regni di Soria.
Ne creder può , che 1' uomo , a fere imprese
Avvezzo sempre, or lento in ozio dia ;
Ma d'averlo aspettando aspro nemico,
Parla al fedel suo messaggiero Enrico.
lxviii,
Sovra una lieve saettia tragitto
Vuo' y che tu faccia nella Greca terra.
Ivi giunger devea ( cosi m'ha scritto
Chi mai per uso in avvisar non erra)
Un giovine regala d'animo invitto,
Ch' a farsi vien nortro compagno in guerra :
Prence è de' Dani, e mena un grande rtuolo
Sin dai paesi fottoporti al polo.
lxix.
Ma perchè '1 Greco Imperator fallace
Seco forsè userà le solite arti,
Per far eh' o torni indietro, o '1 corso audace
Torca in altre da noi lontane parti,
Tu , nunzio mio, tu , consiglier verace,
In mio nome il disponi a ciò , che parti
Noslro, e fuo bene : e dì, che torto vegna j
Che di lui fora ogni tardanza indegna.