Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma (42.1915)

PER LA SERIE DEI PREFETTI « URBIS ROMAE „

Nel 1890, Giuseppe Tomassetti di cara memoria e dotto
cultore degli studi romani, pubblicava nel Museo italiano di
antichità classica (III, pp. 41-68; 479-550) un erudito lavoro
intitolandolo modestamente: note sui prefetti di Roma. Lo
scopo del Tomassetti era quello di riprodurre la serie del
Borghesi, di illustrare con le scoperte epigrafiche la serie
Filocaliana e di continuarla fin dove le notizie monumentali la
rendevano possibile. Dalle sue ricerche venne fuori così una
specie di schedario ordinato dei prefetti di Roma, dall'età di
Tiberio, quando la prefettura urbana diventò vitalizia, fino alla
guerra gotica, ultima data di questa magistratura nei monumenti
antichi. Dal 1890 ad oggi sono passati ben venticinque anni; e
in questo grande mortalis aevi spatium, per dirla con Tacito,
le scoperte epigrafiche forniscono non pochi materiali per ag-
giunte e correzioni alla serie del Tomassetti.

Il sottoscritto, che di alcuni prefetti di Roma del secolo
quinto si è occupato in questo Bullettino (1888, pp. 189 e sg.),
propone le seguenti aggiunte e correzioni:

Secolo terzo.

Padlinus.

Wilhelm, Berlin. Sitzungsberichte, 1913, pp. 858-863 : ____J»v

TlavXeh'ov .... tQJ tijx^\fj tov 'Pwfirjg \Jjz~\àQ%ov ....

è una iscrizione di Mistra già edita nel C. I. Gr., 1330, in
Loewy, Griech. Bildhauer, n. 349, e nelle Inscr. Gr., V, I, 538;