Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Bullettino di archeologia cristiana — 7.1869

DOI Heft:
Nr. 3 (Maggio e Giugno 1869)
DOI Artikel:
Una nuova ampolla dell' olio del martire Menna trovata in Alessandria d'Egito
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.22273#0054
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
— 46 ~~

Una nuova ampolla dell'olio del martire Menna
trovata in Alessandria d'Egitto.

Neil' ultimo Bullettino divulgai una ampolla del-
l'olio di s. Menna trovata in Arles di Francia; e di-
mostrai, ch'essa dee essere attribuita al martire ales-
sandrino di quel nome , il cui sepolcro fu un san-
tuario celeberrimo poche miglia lungi da Alessandria.
Or ecco una nuova scoperta, la quale conferma la
predetta sentenza; ed illustra ciò che rimaneva oscuro
nell'ampolla rinvenuta in Arles.

11 eh. sig. Gamurrini conservatore del museo di
Firenze gentilmente mi comunica la notizia, che testé
vennero a quel museo quattro fiaschette di terra cotta
di forma e tipo simili ma non identici a quella , di
che ho ragionalo; tutte rinvenute appunto presso Ales-
sandria di Egitto. Tre sono di dimensione minore; una
maggiore. Le minori hanno in ambe le facce la figura
orante con quei due mostri ai lati, che non si può
con certezza discernere che razza d'animali sieno; e che
io pel confronto con alcune rozze opere in metallo di
origine ed età merovingia congetturai poter essere i
leoni ai fianchi di Daniele. Le tre fiaschette non hanno
lettera veruna. Ma questo ed ogni altro difetto è ab-
bondantemente compensato dalla maggiore delle quat-
tro alessandrine ampolle. Anch'essa in ambe le fac-
ce ha l'immagine orante tra i due animali; la dimen-
sione maggiore però delle figure qui ci fa vedere ,
ciò che nelle minori non discerniamo. Gli animali non
sono due leoni, ma due agnelli accosciati; l'orante è
vestilo di corazza militare e di ampia clamide affib-
biata su 11' omero destro : egli ha il nimbo attorno al
capo, e distribuite ai due lati del nimbo alcune lettere
greche parte sciolte, parte legate in nessi e male im-
presse,che però senza dubbio dicono O AriOG MHNAC
(vedi il disegno a pag. 44 n. 1 ). Ecco adunque
rivelato, che cotesta immagine rappresenta il mede-
simo martire Menna orante; come fino dalla più alta
antichità e nelle tenebre delle catacombe furono effi-
giate le anime dei santi e dei fedeli. Egli sta in mezzo
a due agnelli: e così talvolta nei monumenti delle ca-
tacombe romane parimente cogli agnelli e colle pe-
core sono accompagnate le immagini dei defonti at-

teggiate ad orazione (1). Ciò dee significare, ch'essi
furono del gregge di Cristo e suoi agnelli fedeli, e
perciò conseguirono la corona immortale, che talvolta
gli agnelli portano in bocca.

L'immagine orante di s. Menna con due agnelli ai
piedi e talvolta anche con due croci presso il capo (2)
ci aiuta ad interpretare meglio, che non è stato fatto
tino ad ora, quella similissima d'una gemma pubbli-
cata dal Paciaudi (3). Nella quale un uomo vestito
di tunica succinta e di breve clamide o pallio, aperte
le braccia alla preghiera, sta ritto tra una pecora ed
Uri capretto ai piedi, e tra due croci incise presso il
capo. In questa figura coli' editore primo gli archeo-
logi sogliono ravvisare il pastor buono. Ma il pastore
Cristo Gesù giammai è effigiato orante : laonde quel-
l'uomo atteggiato alla preghiera fra due croci e due
rappresentanti del gregge, la pecora ed il capretto, è
come il martire Menna un santo o almeno un fedele del-
l'ovile benedetto.

Finalmente il vestito militare del martire con-
viene esattamente al racconto degli alti di lui. Nei
quali è scritto, eh' egli fu arruolalo nella milizia fra
i Rutiliani; ed il sommo Borghesi in lettera del 21
Febbrajo 1838 (che vedrà la luce nel tomo settimo
delle opere di lui stampate in Parigi ) dichiara chi
sieno stati cotesti Rutiliani , giudicandoli « un corpo
» ausiliario di Egiziani, un di cui distaccamento stan-
s ziava di guarnigione a Cotieio nella Frigia Salu-
» tare », ove il martire Menna fu ucciso. E così sarà
anche oggimai tra tanti dubbii certificato , il celebre
martire di questo nome sepolto presso Alessandria non
essere diverso dal milite e poi commandante dei Ru-
tiliani, che morì per la fede in Cotieio.

(1) V. Marangoni, Aclas. Viclorini pag. 95; Fabretti, Insci: domesl.
p. 734 n. 461.

(2) Vedi l'ampolla pubblicata nel bullettino precedente pag. 20.

(3) V. Paciaudi, De balneis sacris p. XII e segg. Il disegno libi-
la gemma è inciso nel frontispizio del libro.
 
Annotationen