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Bullettino di archeologia cristiana — 2.Ser.1.1870

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D'un singolare bollo di mattone: trovato nell'emporio romano
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https://doi.org/10.11588/diglit.18572#0012
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BOLLETTINO

centrale , e perciò nel culmine del cerchio di lettere : esso se-
gna e divide il principio e la fine dell' epigrafe; e ci invita a
leggere :

XMr KACCIOT.

Benché questo sia un gran passo verso l'interpretazione del
bollo, e chiaro sia il nome del figlilo o del padrone dell' offi-
cina, Cassio; pure molto ho esitato prima di trovare lo sciogli-
mento delle sigle XMF. Mi farò strada al dichiararle, comin-
ciando da qualche cenno generico sui bolli di mattoni forniti,
come il presente, di segni cristiani.

§ I-

Delle antiche figuline cristiane e dei loro sigilli.

Già altre volte ho dichiarato , che gli antichi fedeli ador-
narono dei simboli e dei segni di loro religione ogni maniera
di manufatti anche di uso civile o domestico I figlili cri-
stiani fecero altrettanto sui mattoni , sulle tegole, sui dolii e
sopra ogni altra opera dell' arte loro. Fa d' uopo distinguere
però i secoli delle persecuzioni da quelli della pace. Durante
il primo periodo i segni piìi ovvii e più manifesti della no-
vella fede furono di legge ordinaria assai cautamente adope-
rati : e perciò raro ne fu 1' uso negli arnesi destinati di loro
natura ad andare per le mani di tutti, ed a cadere sotto gli
occhi dei profani. A questa legge sono conformi anche le im-
pronte dei figlili e delle loro officine. Con la pace cominciarono
e poi si moltiplicarono sigilli impressi sulle terre cotte forniti
dei segni chiari e trionfali della fede cristiana. Non così trovo
nelle figuline dei primi tre secoli della chiesa.

Difficilissimo , per non dire impossibile , è il discernere se
alcune impronte di sigilli delle officine doliari romane di quei

1 V. Bull. 1867 pag. 78, 79, 81: 1868 pag. 34-41, 78-81.
 
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