DI ARCHEOLOGIA CRISTIANA
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EPIGRAFE CRISTIANA VOTIVA
TESTÉ RINVENUTA A S. BONOSA IN TRASTEVERE
-La somma rarità delle antiche iscrizioni cristiane votive
lia fatto giustamente reputare degna di speciale attenzione
quella, che è delineata nella tav. Ili n. 3; venuta testé alla
luce in Trastevere, e tosto acquistata dal Ministero delle belle
arti e dei monumenti pel museo Pio-Lateranense. Essa è stata
rinvenuta a pie del lato orientale della chiesa di s. Bonosa; e
dice: ego Deusdedet amator loci santi botum fecit feliciter. Il
nome Deusdedet, la forinola amator loci santi, la paleogra-
fia del secolo quinto o del sesto cospirano a dimostrarne la
cristianità. La palmetta segnata accanto al feliciter conferma
ciò che altra volta ho scritto nel Bulléttino \ quel simbolo di
prospero successo e di vittoria nei monumenti pubblici dei se-
coli quinto e sesto equivalere appunto all' acclamazione felici-
ter. Le rozze foglie segnate in principio e dopo il FECIT non
hanno senso simbolico, e sono meri ornamenti iniziali e finali;
talché T epigrafe votiva termina nel FECIT, ed il FELICITER
è clausula acclamatoria separata dal testo superiore.
L'uso della quale voce di ottimo augurio fu antichissimo
presso i Romani e frequentato nei trionfi, nelle nozze, nei con-
viti , nelle feste, negli spettacoli ; e FELICITER fu inciso
nelle iscrizioni votive alle vittorie dei principi, come in quelle
1 Bull. 1868 p. 87.
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EPIGRAFE CRISTIANA VOTIVA
TESTÉ RINVENUTA A S. BONOSA IN TRASTEVERE
-La somma rarità delle antiche iscrizioni cristiane votive
lia fatto giustamente reputare degna di speciale attenzione
quella, che è delineata nella tav. Ili n. 3; venuta testé alla
luce in Trastevere, e tosto acquistata dal Ministero delle belle
arti e dei monumenti pel museo Pio-Lateranense. Essa è stata
rinvenuta a pie del lato orientale della chiesa di s. Bonosa; e
dice: ego Deusdedet amator loci santi botum fecit feliciter. Il
nome Deusdedet, la forinola amator loci santi, la paleogra-
fia del secolo quinto o del sesto cospirano a dimostrarne la
cristianità. La palmetta segnata accanto al feliciter conferma
ciò che altra volta ho scritto nel Bulléttino \ quel simbolo di
prospero successo e di vittoria nei monumenti pubblici dei se-
coli quinto e sesto equivalere appunto all' acclamazione felici-
ter. Le rozze foglie segnate in principio e dopo il FECIT non
hanno senso simbolico, e sono meri ornamenti iniziali e finali;
talché T epigrafe votiva termina nel FECIT, ed il FELICITER
è clausula acclamatoria separata dal testo superiore.
L'uso della quale voce di ottimo augurio fu antichissimo
presso i Romani e frequentato nei trionfi, nelle nozze, nei con-
viti , nelle feste, negli spettacoli ; e FELICITER fu inciso
nelle iscrizioni votive alle vittorie dei principi, come in quelle
1 Bull. 1868 p. 87.
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