DOI Heft:
Nr. 1
DOI Artikel:Epigrafe cristiana votiva testè rinvenuta a S. Bonosa in Trastevere
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BULLETTINO
degli aurighi, ed a clausula di decreti onorari], e talvolta an-
che di epitaffi l. I Cristiani non rifiutarono siffatta acclama-
zione , che la volgata pone in bocca a Lia 8 : ma nelle loro
iscrizioni essa apparisce di rado e in epitaffi di secoli bassi 3.
L' epigrafe votiva , che ora viene alla luce , ne è uno degli
esempi più acconci e notabili. Le sue lettere sono caratteri-
stiche delle iscrizioni fatte in Roma tra la seconda metà del
secolo quinto ed il corso del sesto ; segnatamente la D schiac-
ciata nella parte superiore, come nel primo tomo delle fnscri-
pliones christianae ogni studioso potrà verificare. La forma
però della lettera M più al sesto, che al quinto secolo si ad-
dice. Gli idiotismi di pronuncia Deusdedet in luogo di Deus-
dedit e santi in luogo di somcti, come 1' errore di sintassi ego
fecit, non valgono ad indizio più dell' uno che dell' altro se-
colo.
Esaminati i caratteri estrinseci dell' iscrizione, veniamo alla
sostanza della memoria, eh' essa registra. Il voto compiuto da
Deusdedit fu alcun ornamento ad un luogo santo, del quale il
dedicante si professa amatore. Che significa cotesta forinola
amator loci sancii, e quale sarà il locus sanctus di che qui è
fatta menzione? L'esame d'ambedue i quesiti è il tema del
mio breve discorso.
Amator loci sancti è forinola cristiana, la quale ha un'ana-
logia manifesta con quella d'un' iscrizione pagana posta nel
santuario di Giove Dolicheno sull' Aventino da un candidatus
et patronus hujus loci, prò salute sacerdotum, kandidalorum
et colitorum hujus loci 4. Le voci amator e cultor sono quasi si-
nonime; ed il famoso calligrafo Furio Dionisio Filocalo si sot-
toscrisse Damasi sui papae cultor atque amator. Anche can-
1 V. Marini, Arvali p. 581-583.
2 Genes. XXX, 11.
3 V. Le Blant, Insci: chrét. de ìa Gaule T. I p. XXVIII.
4 V. Muratori, Thes. insci: 126, 1; Nerini , De tempio et coenobio D.
Alexii pag. 346; Marini, Arvali p. 540; Lanciani nel Bull, dell' Ist. di cor-
risp. aroh. 1870 p. 84,
BULLETTINO
degli aurighi, ed a clausula di decreti onorari], e talvolta an-
che di epitaffi l. I Cristiani non rifiutarono siffatta acclama-
zione , che la volgata pone in bocca a Lia 8 : ma nelle loro
iscrizioni essa apparisce di rado e in epitaffi di secoli bassi 3.
L' epigrafe votiva , che ora viene alla luce , ne è uno degli
esempi più acconci e notabili. Le sue lettere sono caratteri-
stiche delle iscrizioni fatte in Roma tra la seconda metà del
secolo quinto ed il corso del sesto ; segnatamente la D schiac-
ciata nella parte superiore, come nel primo tomo delle fnscri-
pliones christianae ogni studioso potrà verificare. La forma
però della lettera M più al sesto, che al quinto secolo si ad-
dice. Gli idiotismi di pronuncia Deusdedet in luogo di Deus-
dedit e santi in luogo di somcti, come 1' errore di sintassi ego
fecit, non valgono ad indizio più dell' uno che dell' altro se-
colo.
Esaminati i caratteri estrinseci dell' iscrizione, veniamo alla
sostanza della memoria, eh' essa registra. Il voto compiuto da
Deusdedit fu alcun ornamento ad un luogo santo, del quale il
dedicante si professa amatore. Che significa cotesta forinola
amator loci sancii, e quale sarà il locus sanctus di che qui è
fatta menzione? L'esame d'ambedue i quesiti è il tema del
mio breve discorso.
Amator loci sancti è forinola cristiana, la quale ha un'ana-
logia manifesta con quella d'un' iscrizione pagana posta nel
santuario di Giove Dolicheno sull' Aventino da un candidatus
et patronus hujus loci, prò salute sacerdotum, kandidalorum
et colitorum hujus loci 4. Le voci amator e cultor sono quasi si-
nonime; ed il famoso calligrafo Furio Dionisio Filocalo si sot-
toscrisse Damasi sui papae cultor atque amator. Anche can-
1 V. Marini, Arvali p. 581-583.
2 Genes. XXX, 11.
3 V. Le Blant, Insci: chrét. de ìa Gaule T. I p. XXVIII.
4 V. Muratori, Thes. insci: 126, 1; Nerini , De tempio et coenobio D.
Alexii pag. 346; Marini, Arvali p. 540; Lanciani nel Bull, dell' Ist. di cor-
risp. aroh. 1870 p. 84,