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Bullettino di archeologia cristiana — 2.Ser.1.1870

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D'un singolare bollo di mattone: trovato nell'emporio romano
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https://doi.org/10.11588/diglit.18572#0036
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32

BUL LETTINO

Appendice all'articolo precedente

L'impronta di tegola trovata in- Piacenza , della quale è
fatta menzione nella pag. 15 e che è delineata nella tavolali
n. 2, merita qualche schiarimento. Negli informi segni, che
empiono il vacuo d'ognuno degli spazii chiusi tra i raggi del
monogramma, la sola lettera A è spiccata ; le altre sono dub-
biose e capaci di interpretazioni diverse. Parmi che l'OO, com-
plemento dell'A e solenne corteggio del monogramma di Cristo,
debba essere riconosciuto nel C con una virgola od asta nel
mezzo. Le altre lettere mi sembrano comporre la voce NIKA,
anch' essa solenne nel vessillo di Cristo. La N è chiara ; sotto
essa è rozzamente impresso, ma discernibile, il K; l'A serve a
due uffieii, all'AGO ed al NIKA; la I è l'asticella che empie
il compartimento superiore presso la cima del monogramma.
Il prolungamento poi della curva sul capo del monogramma
medesimo ha i suoi confronti eoi monogrammi impressi sulle
lucerne \ e stampa più evidentemente il sigma lunato finale
del nome XPICTOC, del quale tutte e singole le lettere Pao-
lino di Nola c'insegna a cercare e trovare nel monogramma 2.

Dopo scritto l'articolo precedente m' è giunto da Firenze
il fascicolo VI dell' anno II del Periodico di Numismatica.
Quivi è divulgata una lettera del sommo Borghesi sopra due
sigilli di tegole accompagnati dalla croce scoperti in Bagnaca-
vallo nel 1851, e dei quali io già avevo nelle mie carte il dise-
gno. Il Borghesi conferma ciò che nel mio discorso ho affer-
mato sulla rarità somma dei sigilli figulini con sogni manife-
sti di cristianità. Egli ne conobbe appena quattro o cinque con
nomi privati ; e sono senza dubbio quelli delle officine Clau-
diana, di Benigno, di Tobia, di Surrentino, e quello di Giusto
che è impresso sulle tegole del re Teoderico. Con nomi di per-
sone pubbliche poi preceduti dalla croce il Borghesi cita le
tegole dei re Teoderico ed Atalarico e quelle di Narsete in
Sicilia, le quali ultime però non ebbero l'impronta della croce
nuda , quale per difetto di tipi in parecchi libri essa ò rap-
presentata, ma della croce monogrammatica :ì.

1 V. Bull. 1865 p. 9 nota 1.

2 V. la mia Epist. de Ut. carlhag. nello Spicil. Solesm. dell'Emo Card.
Pitra T. IV p. 521.

3 V. de Amico, Catana illustrata T. I p. 343, III, p. 281.
 
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