DI ARCHEOLOGIA CRISTIANA 79
nufatto sepolto sotto le rovine di quell'incendio dimostra che
non possiamo attribuirlo alle barbariche guerre del secolo
quinto l; ma dobbiamo assegnarne la data alla fine in circa
del terzo. Ciò posto è degna di esame la presenza di lucerne
cristiane in un gruppo di arnesi d' arte profana e dei tempi
delle grandi persecuzioni contro la chiesa. Esse debbono avere
la medesima età del tesoro , del quale fanno parte. E così
acquistiamo un dato importante per la cronologia delle lucerne
cristiane e delle loro officine anteriori alla pace costantiniana.
Esaminiamo adunque questo fatto, e cerchiamo anche come in
una casa idolatrica a tanti arnesi ed idoli pagani si sieno po-
tuti frammischiare utensili di impronta cristiana.
Tre tipi diversi presentano le lucerne , che m' accingo ad
esaminare. Parecchi esemplari più o meno bene impressi ven-
gono dalla nota officina ANNI SER (lettere stampate nello
scudetto inferiore); ed hanno l'impronta del pastor buono den-
tro una corona di grappoli d'uva coi loro pampini ( vedi la
tav. VI n. 1, 2). Un solo esemplare, il cui fondo è infranto e
perduto, e perciò perduta è la stampa del sigillo dell' officina,
e di dimensioni maggiori del consueto. Benché male impresso
pure vi si scorge il pastore fra due alberi e due pecore , una
delle quali entra nella capanna (vedi tav. I n. 2). Parimente
un solo esemplare ci viene innanzi di lucerna, dell' officina di
Augendo, AVGENDI (nome non stampato ma graffito sulla
creta fresca ) : ove fuori dello scudetto inferiore , dentro
il quale è graffito il nome del figlilo, sul convesso della lucerna
è effigiata leggermente a poco rilievo una crocetta quasi equila-
tera (vedi tav. VI n. 3). Il disco superiore non e figurato, ma
soltanto adorno di palline disposte in più cerchi. Cominciamo
dall'esame di quest'ultimo campione, la cui cristianità non è
da accettare ad occhi chiusi.
E veramente alcuna crocetta comunque delineata in qual-
1 V. Bull. 1868 pag. 35.
nufatto sepolto sotto le rovine di quell'incendio dimostra che
non possiamo attribuirlo alle barbariche guerre del secolo
quinto l; ma dobbiamo assegnarne la data alla fine in circa
del terzo. Ciò posto è degna di esame la presenza di lucerne
cristiane in un gruppo di arnesi d' arte profana e dei tempi
delle grandi persecuzioni contro la chiesa. Esse debbono avere
la medesima età del tesoro , del quale fanno parte. E così
acquistiamo un dato importante per la cronologia delle lucerne
cristiane e delle loro officine anteriori alla pace costantiniana.
Esaminiamo adunque questo fatto, e cerchiamo anche come in
una casa idolatrica a tanti arnesi ed idoli pagani si sieno po-
tuti frammischiare utensili di impronta cristiana.
Tre tipi diversi presentano le lucerne , che m' accingo ad
esaminare. Parecchi esemplari più o meno bene impressi ven-
gono dalla nota officina ANNI SER (lettere stampate nello
scudetto inferiore); ed hanno l'impronta del pastor buono den-
tro una corona di grappoli d'uva coi loro pampini ( vedi la
tav. VI n. 1, 2). Un solo esemplare, il cui fondo è infranto e
perduto, e perciò perduta è la stampa del sigillo dell' officina,
e di dimensioni maggiori del consueto. Benché male impresso
pure vi si scorge il pastore fra due alberi e due pecore , una
delle quali entra nella capanna (vedi tav. I n. 2). Parimente
un solo esemplare ci viene innanzi di lucerna, dell' officina di
Augendo, AVGENDI (nome non stampato ma graffito sulla
creta fresca ) : ove fuori dello scudetto inferiore , dentro
il quale è graffito il nome del figlilo, sul convesso della lucerna
è effigiata leggermente a poco rilievo una crocetta quasi equila-
tera (vedi tav. VI n. 3). Il disco superiore non e figurato, ma
soltanto adorno di palline disposte in più cerchi. Cominciamo
dall'esame di quest'ultimo campione, la cui cristianità non è
da accettare ad occhi chiusi.
E veramente alcuna crocetta comunque delineata in qual-
1 V. Bull. 1868 pag. 35.