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Bullettino di archeologia cristiana — 2.Ser.1.1870

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Della singolare lucerna: nella quale è effigiato il pastore con i busti del sole, della luna e sette stelle sul capo
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https://doi.org/10.11588/diglit.18572#0091
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DI ARCHEOLOGIA CRISTIANA

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determina la data precisa scrivendo : « è questo un insigne mo-
» numento cristiano dei tempi forse dell' imperatore Filippo » \
La ragione delle quali parole è nelle lettere SAECVL , che
egli seguendo 1' opinione d' altri archeologi inchinava ad inter-
pretare saecularia; stimandole allusive alle feste secolari del
natale di Eoma celebrate da Filippo imperatore nell'anno 248.
E veramente in quelle feste le illuminazioni furono in Eoma
infinite, e conosciamo lucerne fittili certamente fabbricate a
bella posta per sì grande solennità 2. Quelle che hanno 1' epi-
grafe SAECVL, rappresentano altre alcune scene degli spetta-
coli anfiteatrali appellati venationes, altre Apollo e Diana, al-
tre Plutone col Cerbero, una rarissima del museo Kircheriano
Orfeo in mezzo a bella selva e ad ogni maniera di animali.
Coteste rappresentanze, eccetto quella di Plutone col Cerbero,
bene s' addicono alle feste secolari ; essendo stati in queste in-
vocati Apollo e Diana, e dati al popolo spettacoli sontuosissimi,
nei quali talvolta fu vista 1' arena dell' anfiteatro mutata nella
selva d' Orfeo , quale è descritta dai poeti ed effigiata nella
Kircheriana lucerna. Diremo noi adunque , che i Cristiani fe-
cero anch' essi le loro lucerne per le saecularia di Eoma, e
quivi vollero rappresentare in singolare ed inusitato modo il
divino trionfo di Cristo corteggiato dal sole dalla luna e dalle
stelle del firmamento? Di somma importanza non solo simbo-
lica ma eziandio storica sarebbe l'insigne lucerna, se vera ne
fosse siffatta origine ed interpretazione.

Ma di tutto il discorso vacilla proprio il fondamento. Le
lettere SAECVL non sono scritte sul disco superiore delle lu-
cerne, ove le epigrafi allusive a feste, a voti, ad istoria sempre
furono poste; sono anzi in tutti gli esemplari d' ogni maniera
impresse nello scudetto inferiore, ove il nome del figlilo ossia
del padrone dell' officina di legge costante è improntato. La-
onde ragionevolmente il Cupero 3 già dubitò che un nome pro-
prw sia quivi da cercare piuttosto che le feste saecularia; ed
oggi ogni buon epigrafista dato bando all'interpretazione sae-
cularia leggerà Saecularis 4. L' officina adunque di Saecularis,
che tante belle lucerne produsse d' arte antica e profana, una
altresì ne die in luce di tipo cristiano; ma tipo singolare e misto
a personificazioni classiche del sole e della luna non mai ve-
dute in altri cristiani monumenti accompagnare la solenne im-
magine del pastor buono. La quale singolarità non è contraria
alle leggi dell'arte cristiana; imperocché questa non aborrì to-

1 Iscviz. doliari (ms. nella bibl. Vat.) p. 441.

2 V. Passeri , Lucernac fielik.s T. I lab. 29 , T. II lab. 87 , T. Ili
lab. 3 pag. 5.

3 De elepliantis II, 11 (ap. Sallengre. Thes. antiq. T. Ili p. 239).
* Vedi Hiibner nel Corp. inscr. Lai. T. Il p. 6G6 n. 49.
 
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