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Bullettino di archeologia cristiana — 2.Ser.1.1870

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Importanti aggiunte alla dissertazione: sulle sigle XMT proprie delle epigrafi cristiane della Siria
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https://doi.org/10.11588/diglit.18572#0120
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BULLETTINO

nella dissertazione predetta mi studiai di fare il miglior uso
possibile, per quanto le oscure parole del G-ualterio mi permi-
sero di indovinarne l'indole e restituirne il disegno. L' esem-
plare trovato dal sig. Arezzo di Targia chiarisce il senso di
quelle oscure parole, e dà luogo a nuove ed importanti osser-
vazioni.

Nella Raccolta di antiche iscrizioni siracusane di Cesare
Gaetani conte della Torre , manoscritto conservato nella pub-
blica biblioteca del seminario di Siracusa, a pag. 53 si legge
l'iscrizione, che ho fatto delineare nella tav. VII n. 1 ed è ac-
compagnata dall' annotazione seguente : « Il nome di Alessan-
» dro, che intiero rimane in quest'epigrafe scritta in uno smalto
» di calce, dà segno della distinta qualità del defunto sepolto
» nelle grotte di s. Giovanni, ove tuttavia rinviensi. I quattro
» sigilli marcati negli angoli dello stesso strato di calce ac-
» crescono credito alla persona del defonto. Nel centro del si-
» gillo vi sta il monogramma dei Cristiani, la di cui forma-
» zione nella maniera espressa non è nuova agli antiquarii. A
» capo della leggenda vi sta una croce: seguono poi le lettere
» MT. e poi la parola A0ANACIOT, che esprime il nome di
» Atanasio. Nel calendario dei santi Siracusani vi sono i nomi
» dei santi Alessandro ed Atanasio (mense Febr. die 13 f. 12
» et 37). Chi sa se ad essi questa iscrizione e questo sigillo
» appartengono. » Sopra l'iscrizione medesima il Gaetani scrisse:
Sigilli in calce. Adunque l'epigrafe A0ANACIOT colle lettere
XMr scritta attorno alla croce fu veramente un sigillo, come
il confronto col bollo di mattone trovato nell' emporio romano
ci aveva ben dimostrato. Quel sigillo però non fu improntato
immediatamente sui due mattoni, sui quali il Gualterio c' in-
segna, ch'era scritto L' epitaffio fin geminis lateribusj; ma so-
pra la calce spalmata lungo la superficie dei mattoni ; e ciò
egli intese significare con quelle equivoche e strane parole Ut-
lerae ex plastite circumjectae. Questa notizia scioglie a pieno
la difficoltà, che rimase poco chiarita nella mia prima disser-
 
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