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Bullettino di archeologia cristiana — 2.Ser. 6.1875

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Nr. 3
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Il pavimento di santa Maria in Castello di Corneto-Tarquinia
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https://doi.org/10.11588/diglit.18568#0087
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DI ARCHEOLOGIA CRISTIANA

87

Nella prima linea supplisco senza esitare geniO LOCI; e nella
seconda ... staTIONIS. In fatti un frammentino visto in questo
pavimento dal Bormann, e da me non rinvenuto, fu da lui
letto così :

GENI
EI. STÀ

E chiaro, che spetta air epigrafe di che ragiono e ne com-
pleta le prime due linee ; dimostrandocela veramente dedicata
GENIO LOCI ET STATIONIS. A quale stazione itineraria,
marittima, militare o civile restituiremo noi questa votiva me-
moria ? Le lettere della seguente linea terza ci consigliano a
cercare la stallo d'un corpo appellato aLWLklSdrìnus o aLE-
XK'Ndrianus; cioè o d'una delle legioni, coorti, ale dal nome di
Severo Alessandro appellate Alessandriane, o di navi della flotta
Alexandrina. La vicina spiaggia marittima coi suoi porti mi
inviterebbe a leggere genio loci et stationis classis Alexandrinae.
Ma le antiche iscrizioni di Civitavecchia ricordano molte navi
della flotta di Miseno, alquante di quella di Kavenna, ninna
mai d'altre flotte ; e ancor meno della Alessandrina, che non
è probabile abbia avuto speciale stazione in uno dei porti del-
l' Etruria marittima. In tanta incertezza del modo di supplire
il mutilo titoletto votivo, niun partito posso trarre dalla sua
topografica indicazione.

Il residuo di tavola lusoria consta delle lettere L V D E R e,
spaziate come si conviene a questa classe di epigrafi; che furono
composte sempre di tre linee, dodici lettere per linea, distribuite
sei per parte con un cerchio o semicerchio in mezzo che le
divide \ Siffatte iabulae lusoriae tanto sovente servirono nei

1 Intorno a questa classe d'epigrafi aspettiamo il definitivo trattato del
ih. P. Bruzza, che ne ha letto un saggio alla pontificia accademia di ar-
cheologia,
 
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