Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma (10.1882)

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DI UNA STATUETTA DI PASTOFORO EGIZIANO
RECENTEMENTE SCOPERTA

(Tav. XXI)

Non senza un tal quale sentimento di meraviglia, mentre
davasi opera al palazzo di esposizioni per le belle arti in Koma,
presso l'antica chiesa di s. Vitale, fra altre reliquie eli antiche
arti in quei fondamenti recuperate, in un luogo in cui niuna
memoria o segnale avrebbe invitato a pensare che potessero
esser radunate cose di antichità egiziane, venne ritrovato il
frammento di un pastoforo di quell'antico paese, adoperato nella
struttura di un muro dei tempi moderni. Il sacerdote portatore
del tempietto (vàog, naaróg) era genuflesso, e con le braccia
distese lungo la persona sorreggea l'edicola del nume, ma ora
tanto la parte superiore della statuetta, quanto l'edicola spezzata
dal tempo andarono perdute, e di importante rimangono solo
tre scritte geroglifiche dai tre lati del cippo, che sorreggea
dinnanzi il tempietto, ed una quarta più ampia sopra una specie
di sostegno, che a modo di pilastrino sorgeva alle spalle stesse
del sacerdote.

Invitato dal mio .carissimo collega sig. comm. Carlo Lo-
dovico Visconti a fare alcune indagini su tale antico oggetto,
per divulgarle in questo Bullettino, prego chi non conosca
alquanto precisamente quelle cifre e quel linguaggio, il cui studio