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Necropoli arcaica romana
che rappresenta; e debbono, meglio che non siasi fatto finora,
esser definite le relazioni cronologiche, che ha verso il famoso
recinto urbano di Servio Tullio. Così il nuovo gruppo verrà in
questa introduzione descritto solo tanto, quanto è necessario
per farne intendere il posto cronologico che esso prende verso
le altre parti della necropoli. Dedicherò poi ad esso una spe-
ciale descrizione col catalogo degli oggetti rinvenuti, il cui scopo
scientifico particolare apparirà dallo stesso ragionamento che
premetto. Ma dovendo cominciare con un grande riassunto, mi
occorre in breve ricordare ciò che già nelle passate pubblica-
zioni ho stabilito su questo argomento ; chiedendone venia a co-
lorò, che coltivando in modo speciale il campo delle antichità,
primitive, non avrebbero bisogno di siffatto ricordo.
Nel 1880 tolsi ad argomento di una memoria il passare
in rivista gli studi e le scoperte paleoetnologiche di Roma e
dei suoi dintorni dal 1870 al 1879 '. In quel rapido esame
poco potei ragionare delle scoperte e degli studi spettanti pro-
priamente al suolo della città eterna. Ma la sua posizione to-
pografica e cronologica verso le antichità così dette preistoriche
della nostra regione vi risultava abbastanza chiarita. Ossia potei
dimostrare ciò che già fin dal 186G io medesimo avea soste-
nuto con apparente audacia, esser cioè le nostre età preistoriche
intimamente collegato, anche nei periodi, detti litici ed in quello
del bronzo, con la storia tradizionale dei primitivi popoli ita-
lici. Ed inoltre pure mostrai, che alla cosidetta età del ferro,
priva fin allora di nome storico conosciuto, corrispondeva presso
di noi il periodo arcaico dei popoli latini già prossimi a dive-
nire ed anche già divenuti fondatori di Roma.
Infatti in quella medesima memoria rendeva conto alquanto
particolareggiato dello stato degli studi miei ed altrui sulle
1 Rivista degli studi e «.lolle scoperte paleoetnologiche di Roma dal 1870
al 181!); v. Gli studi in Italia Anno III voi. II fase. IV.
Necropoli arcaica romana
che rappresenta; e debbono, meglio che non siasi fatto finora,
esser definite le relazioni cronologiche, che ha verso il famoso
recinto urbano di Servio Tullio. Così il nuovo gruppo verrà in
questa introduzione descritto solo tanto, quanto è necessario
per farne intendere il posto cronologico che esso prende verso
le altre parti della necropoli. Dedicherò poi ad esso una spe-
ciale descrizione col catalogo degli oggetti rinvenuti, il cui scopo
scientifico particolare apparirà dallo stesso ragionamento che
premetto. Ma dovendo cominciare con un grande riassunto, mi
occorre in breve ricordare ciò che già nelle passate pubblica-
zioni ho stabilito su questo argomento ; chiedendone venia a co-
lorò, che coltivando in modo speciale il campo delle antichità,
primitive, non avrebbero bisogno di siffatto ricordo.
Nel 1880 tolsi ad argomento di una memoria il passare
in rivista gli studi e le scoperte paleoetnologiche di Roma e
dei suoi dintorni dal 1870 al 1879 '. In quel rapido esame
poco potei ragionare delle scoperte e degli studi spettanti pro-
priamente al suolo della città eterna. Ma la sua posizione to-
pografica e cronologica verso le antichità così dette preistoriche
della nostra regione vi risultava abbastanza chiarita. Ossia potei
dimostrare ciò che già fin dal 186G io medesimo avea soste-
nuto con apparente audacia, esser cioè le nostre età preistoriche
intimamente collegato, anche nei periodi, detti litici ed in quello
del bronzo, con la storia tradizionale dei primitivi popoli ita-
lici. Ed inoltre pure mostrai, che alla cosidetta età del ferro,
priva fin allora di nome storico conosciuto, corrispondeva presso
di noi il periodo arcaico dei popoli latini già prossimi a dive-
nire ed anche già divenuti fondatori di Roma.
Infatti in quella medesima memoria rendeva conto alquanto
particolareggiato dello stato degli studi miei ed altrui sulle
1 Rivista degli studi e «.lolle scoperte paleoetnologiche di Roma dal 1870
al 181!); v. Gli studi in Italia Anno III voi. II fase. IV.