Di un fratnmenlo della pianta marmorea Seoenana ecc. lo7
DI UN FRAMMENTO
DELLA PIANTA MARMOREA SEVSRIANA
RAPPRESENTANTE
IL CLIVO DELLA VITTORIA ED IL VICO TUSCO.
Por xxii)
Dopo la pubblicazione del chiaro professore Jordan sulla
fu/'iiia Wbis Roraae, nulla rimane a dire sull'insigne monumento
dal punto di vista teoretico. Un solo tentativo rimane a farsi,
di carattere puramente meccanico, ed è quello che risguarda il
ricongiungimento materiale dei singoli frammenti della pianta, che
ora si trovano dispersi e nel volume dello Jordan e nelle scale
del museo Capitolino. Questo tentativo si fonda sulla considera-
zione seguente.
La caduta delle tavole icnografiche dalla parete laterizia,
dietro i ss. Cosma e Damiano, può essere avvenuta iu due modi
soli ; o spontaneamente, vale a dire per il diutino abbandono, per
l'azione del tempo, per iscuotimento del suolo ecc., ovvero vio-
lentemente, per nequizia degli uomini. Se l'uomo ha distaccato e
stritolato le tavole, onde volgerle a nuovi usi, o gettarle a bru-
ciare nella fornace, allora non v' è speranza di ricomporre i fram-
menti, il loro miscuglio essendo insolubile. Se poi le tavole sono
cadute per causa naturale, si spezzarono senza dubbio, percuotendo
sul pavimento del foro della Pace, ma quei frantumi sono rimasti
vicini uno all'altro e possono essere ricongiunti in una certa misura.
Io non credo che la rovina del monumento possa attribuirsi
all'uomo. Nei tempi di mezzo le làetrte erano dispregiate, bastando i
DI UN FRAMMENTO
DELLA PIANTA MARMOREA SEVSRIANA
RAPPRESENTANTE
IL CLIVO DELLA VITTORIA ED IL VICO TUSCO.
Por xxii)
Dopo la pubblicazione del chiaro professore Jordan sulla
fu/'iiia Wbis Roraae, nulla rimane a dire sull'insigne monumento
dal punto di vista teoretico. Un solo tentativo rimane a farsi,
di carattere puramente meccanico, ed è quello che risguarda il
ricongiungimento materiale dei singoli frammenti della pianta, che
ora si trovano dispersi e nel volume dello Jordan e nelle scale
del museo Capitolino. Questo tentativo si fonda sulla considera-
zione seguente.
La caduta delle tavole icnografiche dalla parete laterizia,
dietro i ss. Cosma e Damiano, può essere avvenuta iu due modi
soli ; o spontaneamente, vale a dire per il diutino abbandono, per
l'azione del tempo, per iscuotimento del suolo ecc., ovvero vio-
lentemente, per nequizia degli uomini. Se l'uomo ha distaccato e
stritolato le tavole, onde volgerle a nuovi usi, o gettarle a bru-
ciare nella fornace, allora non v' è speranza di ricomporre i fram-
menti, il loro miscuglio essendo insolubile. Se poi le tavole sono
cadute per causa naturale, si spezzarono senza dubbio, percuotendo
sul pavimento del foro della Pace, ma quei frantumi sono rimasti
vicini uno all'altro e possono essere ricongiunti in una certa misura.
Io non credo che la rovina del monumento possa attribuirsi
all'uomo. Nei tempi di mezzo le làetrte erano dispregiate, bastando i