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Necropoli arcaica romana
viso in due, risultando così la distinzione di quattro èpoche
nello svolgimento tecnico primitivo; il quale poi si trasforma
in una quinta, che è l'evidente transizione dalla tecnica arcaica
alla tecnica ben nota del primo periodo repubblicano di Eoma.
Allorché a queste osservazioni potranno esser posti a con-
fronto quadri statistici dei travamenti, apparirà il fatto impor-
tantissimo al punto di vista storico ed archeologico, di vedere
la prima e più remota epoca circoscritta nei colli laziali, mentre
l'ultima diviene in essi assai insignificante rispetto allo svolgi-
mento che ha preso nel territorio romano. Per conseguenza i
periodi intermedi scemano gradualmente di importanza nei colli
ili ragione della loro relativa modernità, ed in Koma in ragione
della loro crescente antichità. Siffatte statistiche cronologiche
poi applicate alla topografìa speciale romana dei travamenti,
non solo confermeranno che le mura serviane compariscono fra
i due estremi della serie, cioè posteriori ai più antichi periodi
ed anteriori ai più recenti, ma additeranno con precisione quale
è il gruppo loro contemporaneo. È necessario però uscire dal
vago di questi cenni preliminari per entrare in qualche parti-
colare sui caratteri distintivi dei singoli gruppi, massime per
la parte ceramica, onde riconoscerli nei travamenti avvenuti
nell'interno di Roma.
È notissimo che sui colli albani furono rinvenuti sepol-
creti e villaggi : i primi in maggior numero, ed in grazia dei
riti funebri del popolo latino di quel tempo, le tombe forni-
rono la maggior parte degli oggetti e meglio svelarono le di-
stinzioni cronologiche di cui ho parlato. In Eoma avvenne
il medesimo, e quantunque è chiaro in molti casi essersi gli
scavi imbattuti in qualche fondo di capanna, nella generalità
la messe principale degli oggetti fu fatta nei sepolcri. Prendo
dunque a guida i sepolcri tanto nei colli albani quanto nel-
l'interno di Eoma.
1 sepolcreti albani apparvero disseminati a gruppi ora più
Necropoli arcaica romana
viso in due, risultando così la distinzione di quattro èpoche
nello svolgimento tecnico primitivo; il quale poi si trasforma
in una quinta, che è l'evidente transizione dalla tecnica arcaica
alla tecnica ben nota del primo periodo repubblicano di Eoma.
Allorché a queste osservazioni potranno esser posti a con-
fronto quadri statistici dei travamenti, apparirà il fatto impor-
tantissimo al punto di vista storico ed archeologico, di vedere
la prima e più remota epoca circoscritta nei colli laziali, mentre
l'ultima diviene in essi assai insignificante rispetto allo svolgi-
mento che ha preso nel territorio romano. Per conseguenza i
periodi intermedi scemano gradualmente di importanza nei colli
ili ragione della loro relativa modernità, ed in Koma in ragione
della loro crescente antichità. Siffatte statistiche cronologiche
poi applicate alla topografìa speciale romana dei travamenti,
non solo confermeranno che le mura serviane compariscono fra
i due estremi della serie, cioè posteriori ai più antichi periodi
ed anteriori ai più recenti, ma additeranno con precisione quale
è il gruppo loro contemporaneo. È necessario però uscire dal
vago di questi cenni preliminari per entrare in qualche parti-
colare sui caratteri distintivi dei singoli gruppi, massime per
la parte ceramica, onde riconoscerli nei travamenti avvenuti
nell'interno di Roma.
È notissimo che sui colli albani furono rinvenuti sepol-
creti e villaggi : i primi in maggior numero, ed in grazia dei
riti funebri del popolo latino di quel tempo, le tombe forni-
rono la maggior parte degli oggetti e meglio svelarono le di-
stinzioni cronologiche di cui ho parlato. In Eoma avvenne
il medesimo, e quantunque è chiaro in molti casi essersi gli
scavi imbattuti in qualche fondo di capanna, nella generalità
la messe principale degli oggetti fu fatta nei sepolcri. Prendo
dunque a guida i sepolcri tanto nei colli albani quanto nel-
l'interno di Eoma.
1 sepolcreti albani apparvero disseminati a gruppi ora più