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Anti, Carlo: Lykios
DOI Seite / Zitierlink:https://doi.org/10.11588/diglit.14889#0060
B6
Lykios
cate ma dalla linea ferma, con gli angoli leggermente abbassati,
dettaglio che, insieme agli altri, dà alla testa una caratteristica
espressione di severità soffusa di delicato accoramento, tale che
attraverso forme più evolute fa pensare all'efebo biondo dell'Acro-
poli (*) e alla core di Euthydicos (2), sono tutti elementi che legano
indissolubilmente fra di loro i due tipi, come opere sorelle.
Il confronto va fatto fra l'erma Barracco (fig. 2 e tv. V) pre-
scindendo dalle sue presunte rèpliche, quali la testa di Wòrlitz della
quale parleremo più avanti (3), e la testai della statua di Cherehel
(tv. IV). È noto infatti che di questa statua, oltre una replica
acefala trovata insieme ad essai a Cherehel (4), esiste un'altra copia
nel Museo di Berlino f5), copia fedele nelle proporzioni, nella compo-
sizione e nei motivi generali della testa e del panneggio, maltrattata
ycon mollezza nel viso ed elaborata nel panneggio, dovei motivi larghi
e semplici della statua di Cherehel si complicano di minuti dettagli.
Che delle due copie la più vicina all'originale sia quella di Cherehel
non dubita chiunque possiede la sensibilità dell'antico.
Che io mi sappia, salvo l'ovvio generico riferimento delle due
opere all'arte attica del V° sec, non sono stati fatti ulteriori per-
suasivi raeeostamenti ad altre sculture antiche. LoSchrader, ri-
prendendo un concetto del Kekule ('), volle è vero attribuire la
(') H. Schrader, archi Marmorsculpt. in A ero polis-Max., Vienna, 1909,
p. 59 e fig. 48 ; £11.] Bijjinn-Fr.] Brfjuekmann, Denkmaler grieehischen
uiìd rdmistìhen SkulnUir, Monaco. 1888 sgg.] tv. 460 ; £H.] Bulle, £der sditine
Mensch in AUertum, Lipsia, 1912], tv. 198 e col. 456 ; [P.] Ducati. [L'arte
classica. Torino. 1920], p. 218 e tig. 206.
I-) Bulle, tv. 240 e col. 508; Ducati, p. 215 sg. e tig. 20) ti. li.
(a) Vedi p. 62 sg.
(*) Vedi i testi citati per la prima Copia alla nota 1, p. 55. Questa seconda
copia è riprodotta da Schrader. in Jàhreshefte XIV (1911), tig. 7, p. 9.
(*) A. (lonze. Beseltreibung der (ini. Skulpturen zu Berlin. Berlino,
1891, n. 83, p. 42 sg. ; Kekule, ubarGopienetc. p. 3 sgg. e tvv: I-V a destra;
Kekule, die griech. Skulptur, Berlino, 1907, p. 149 sgg. e fig.
(•) Kekule, iibcr Copien etc. p. 23 la confrontava con la testa della Par-
theno* trovata a Pergamo: Alteriiinier vari Pèrgdmm, VII, 1, Berlino 1908,
p. 33 sgg. o tav. d'agg. 2; Kekule, griécK. Skulptur, p. 120 sgg. e fig.
Lykios
cate ma dalla linea ferma, con gli angoli leggermente abbassati,
dettaglio che, insieme agli altri, dà alla testa una caratteristica
espressione di severità soffusa di delicato accoramento, tale che
attraverso forme più evolute fa pensare all'efebo biondo dell'Acro-
poli (*) e alla core di Euthydicos (2), sono tutti elementi che legano
indissolubilmente fra di loro i due tipi, come opere sorelle.
Il confronto va fatto fra l'erma Barracco (fig. 2 e tv. V) pre-
scindendo dalle sue presunte rèpliche, quali la testa di Wòrlitz della
quale parleremo più avanti (3), e la testai della statua di Cherehel
(tv. IV). È noto infatti che di questa statua, oltre una replica
acefala trovata insieme ad essai a Cherehel (4), esiste un'altra copia
nel Museo di Berlino f5), copia fedele nelle proporzioni, nella compo-
sizione e nei motivi generali della testa e del panneggio, maltrattata
ycon mollezza nel viso ed elaborata nel panneggio, dovei motivi larghi
e semplici della statua di Cherehel si complicano di minuti dettagli.
Che delle due copie la più vicina all'originale sia quella di Cherehel
non dubita chiunque possiede la sensibilità dell'antico.
Che io mi sappia, salvo l'ovvio generico riferimento delle due
opere all'arte attica del V° sec, non sono stati fatti ulteriori per-
suasivi raeeostamenti ad altre sculture antiche. LoSchrader, ri-
prendendo un concetto del Kekule ('), volle è vero attribuire la
(') H. Schrader, archi Marmorsculpt. in A ero polis-Max., Vienna, 1909,
p. 59 e fig. 48 ; £11.] Bijjinn-Fr.] Brfjuekmann, Denkmaler grieehischen
uiìd rdmistìhen SkulnUir, Monaco. 1888 sgg.] tv. 460 ; £H.] Bulle, £der sditine
Mensch in AUertum, Lipsia, 1912], tv. 198 e col. 456 ; [P.] Ducati. [L'arte
classica. Torino. 1920], p. 218 e tig. 206.
I-) Bulle, tv. 240 e col. 508; Ducati, p. 215 sg. e tig. 20) ti. li.
(a) Vedi p. 62 sg.
(*) Vedi i testi citati per la prima Copia alla nota 1, p. 55. Questa seconda
copia è riprodotta da Schrader. in Jàhreshefte XIV (1911), tig. 7, p. 9.
(*) A. (lonze. Beseltreibung der (ini. Skulpturen zu Berlin. Berlino,
1891, n. 83, p. 42 sg. ; Kekule, ubarGopienetc. p. 3 sgg. e tvv: I-V a destra;
Kekule, die griech. Skulptur, Berlino, 1907, p. 149 sgg. e fig.
(•) Kekule, iibcr Copien etc. p. 23 la confrontava con la testa della Par-
theno* trovata a Pergamo: Alteriiinier vari Pèrgdmm, VII, 1, Berlino 1908,
p. 33 sgg. o tav. d'agg. 2; Kekule, griécK. Skulptur, p. 120 sgg. e fig.