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Note sulle origini della Regia

La cerimonia, infine, della coda portata di corsa alla Regia e
fatta sgocciolare sull'ara, e in genere l'influenza benefica attribuita
dai Romani sdYoffa -penila (Fest. 242 24, 230 21 ; Arnob. 7, 24)
sembrano riferirsi al mitico versetto : « I sacrificanti conoscono il
mondo spirituale, tenendosi alla coda del cavallo, poiché l'uomo
ignora la strada del mondo celeste, ma il cavallo la sa bene »
(Sai. Brahm, XIII, 2, 3).

Questi riscontri, oltre attestare la remota origine ariana
delVoctobris equus, autorizzano a vedervi una prerogativa del rex
primitivo ; e in tal caso la lotta dei Suburrenses e dei Sacra Vienses
per il possesso del capo equino potrebbe ricordare un'antica riva-
lità fra re e popolo nella celebrazione di quel sacrificio.

L'immolazione di un ariete nei giorni agonali da parte del rex
sacrificulus (Varr., de l. I. VI 12) non può riferirsi che a Giano,
jyrinceps civitatis, il « summus Romanorum deus », che porta nella
radice del suo nome le tracce della misteriosa corrispondenza la-
tino-dorica, notata già dagli antichi.

H rex era a sua volta la più alta autorità sacerdotale, secondo
l'ordine riportato da. Festo (204) : « Maximus videtur rex, dein
Dialis, post lume Martialis, quarto loco Quirinalis, quintus Pon-
tifex Maximus », corrispondente all'ordine delle divinità, dato da
Numa.

Anche in questo caso trattasi forse di un sacrificio compiuto
originariamente dal monarca e rimasto poi tradizionale alla Regia,
traverso la mutazione dei reggimenti e degli uffici.

A Giano corrisponde Ops, cui era dedicato il sacrario, dove solo
le Vestali potevano entrare col Pontefice Massimo; come a Giove,
cui sacrificava la Flaminica in Nundinis, corrisponde Giunone,
onorata di sacrifici nelle kalendae dalla regina sacrorum.

L'unione delle due coppie divine nel culto della Regia, sim-
bolo forse dell'alleanza latino-sabina, conferma essere qui il centro
della religione romana e la sede del primitivo sacerdote, le cui
prerogative dovevano poi differenziarsi in quelle del rex sacrifi-
culus, dei pontefici e dei flamini.
 
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