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Nuova guida del viaggiatore in Italia (Parte 1): Italia Settentrionale e Centrale — 1876

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https://doi.org/10.11588/diglit.74621#0263

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stesso Giotto. Le pitture del coro sono di Agnolo Gaddi. La
cappella dopo quella del coro, di cui l'altar maggiore è di-
segno di G. Vasari, ha begli affreschi eseguiti da L. Sabatelli e"
dai suoi figli Francesco e Giuseppe. Nella quarta che vien dopo,
detta del Ss. Martiri, affresco di B. Gaddi, ed una scultura
del Della Robbia. L'ultima cappella conserva tracce di affre-
schi del fiottino. La cappella Niccolini, che segue, disegnata da
A. Dosio, è interamente coperta di marmo ed ornata circolar-
mente da pilastri scanalati d'ordine corintio. L'altare intarsiato
di pietre dure ha un quadro dell' Assunta di A. Allori, del
quale è pure l'altro coll' incoronazione della Vergine. 1 due
mausolei di marmo e le statue di Aronne, Mosè, della Modestia,
Prudenza ed Umiltà sono di P. Francavilla. Gli affreschi delle
quattro Sibille del Volterrano. Presso questa cappella si con-
serva in un tabernacolo il Cristo scolpito da Donatello, che
dette argomento al Brunelleschi di scolpire quello famoso che
è conosciuta col nome di Cristo delle uova. Nella cappella
Salviatl, in un angolo a sinistra entrando, vedesi il monumento
della contessa Zamoiska Czartorisky, eseguito da L. Bartolini,
ed il quadro dell' altare del Cigoli. In seguito presso un pi-
lastro avvi il monumento a Luigi Cherubini di Fantacchiotti,
eretto nel 4869. Sui due gran pilastri avanti l'altar maggiore
avvi il monumento di Leon-Battista Alberti, lavoro non ulti-
mato di L. Bartolint. — Ritornando lungo la navata inferiore
notasi il monumento Morghen di Fantacchiotti, il monumento
di Carlo Marsuppini eseguito dà Desid. da Settignano, quello
di Vittorio Fossombroni di Bartolint , ed i monumenti Taran-
zio, Lami e Signorini. 11 mausoleo di Galileo è di G. Foggi-
ni; il busto di Galileo venne scolpito da G.-B. Foggtni, la sta-
tua dell'Astronomia dà suo figlio Vincenzo, e quella della Geo-
metria da G. Ticciati.
Il chiostro, costrutto da Arnolfo del Cambio, racchiude dei mo-
numenti antichi delle famiglie Alamanni, Pazzi, della Torre, ecc.,
e dei moderni, scolpiti da Costoli, Santarelli, Bartolini, ecc.; nei
mezzo Dio padre, statua di Bandinetli. A destra la cappella dei
Pazzi, ornata di terre cotte di Luca della Robbia, rappresentanti
gli Apostoli e i quattro Evangelisti, come pure di una gran Cena
di Vasari. — A sinistra il secondo chiostro , parimenti costrutto
da Brunellesco, è uno dei più belli del rinascimento. Quasi in
faccia, nell'altro corridoio del chiostro, l'antico Refettorio deco-
rato da una Cena attribuita da Vasari a Giotto, ma piuttosto
di Taddeo Gaddi (Crowe). La Crocifissione coll'albero genealo-
gico dei Francescani e la leggenda di S. Francesco sono dovuti
ad allievi di Giotto (secondo Crowe a Nic. di Pietro Gerini). È
là che già sorgeva il tribunale dell' Inquisizione, abolito dal
granduca Pietro Leopoldo. In una stanza contigua il Miracolo
di S. Francesco, affresco di Giovanni da San "Giovanni, col ri-
tratto del pittore. Vi si vedono anche altri affreschi, fra cui di
Taddeo Gaddi, di Dom. Ghirlandaio, ecc.
 
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