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Bulletin du Musée National de Varsovie — 5.1964

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No.3-4
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Michałkowa, Janina: Un quadro di Battista Franco in una raccolta polacca
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https://doi.org/10.11588/diglit.17159#0120
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2. Battista Franco, Scena mitologica, disegno,
Yienna, Albertina (foto deH'Albertina)

molte cose state tolte di peso dalPopere e disegni del Buonarroto". E parlando delia figura
centrale del Ganimede: „la quale parte tolse Battista dal disegno di Michelagnolo per servirse-
ne"12. Franco copiava dunque apertamente Michelangelo, nonostante questo la sua Allegoria,
come lo scrive Vasari, „fu molto lodata". Perche copiare il ,,divino Michelangelo" era cosa
quasi „ufficiale" e lodevole. Vasari sottolinea lo zelo del Franco nel studiare Michelangelo:
„Perche datosi a cercare non rimase schizzo, bozza o cosa, non che altro, stata ritratta da
Michelagnolo, che egli non disegnasse"13.

Nel 1542 il Franco si trasferi a Roma. ColPentusiasmo disegnava II Giudizio Universale
recentemente scoperto al pubblico; copiava senz'altro anche la volta delia Sistina e cosi il
mondo michelangiolesco si rieccheggia fortemente nei Iavori romani del Franco. Nella Cattura
di S. Giovanni Battista, 14, affresco a S. Giovanni Decollato a Roma, i due principali personaggi
s'ispirano ad Adan: o delia Creazione di Adamo e agli alcuni Ignudi (p. es. a quello sopra il pro-
feta Isaia). Questa volta, come ci informa il Vasari: „opera... fu poco lodata". II Vasari cerca
di trovare motivi di questa sconfitta artistica del Franco come pure degli altri suoi insuccessi.
Per il fiorentino come lui il disegno e una cosa importantissima, eon disegno incomincia tutto15.

12. G. Vasari, op. cit., p. 231. II disegno del Ganimede di Michelangelo che servi come modello al Franco, ci e conosciuto Bolo
da una copia a Windsor, cf. A. E. Popham, J. Wilde, The iialian Drawings of the XVand XVI Centuries... al Windsor Castle,
London, 1949, n. 457, fig. 457; Ch. de Tolnay, op. cit., n. 116, p. 112, 220, fig. 154. II disegno di Windsor fu messo incom-
parazione eon il dettaglio del quadro del Franco da B. Berenson nelTultima edizione dei Drawings of the Florentine Painters.
Si tratta di un disegno michelangiolesco eseguito nel 1532 per Tommaso Cavalieri.

13. G. Vaaari, op. cii., p. 227.

14. Riprodotto da L. Venturi,op. cit., IX/VI,fig. 157. G. Briganti.ft małiicrismo c Pellegrino Tiholdi^ Iloma, 1945, p. 68 scrive
delie ,,variazioni un po'meccbaniche (di Franco) Bili temi delia Sistina".

15. Nella sua frase famosa: ,,il disegno, padre delie tre arti nostre", il Yasari usó la parola disegno" in un significato piu
generale, intelettuale, come in un certo senso di un'incorporazione, di una coneretizzazione deir^nwenzione". Cf. al ri-
guardo fra altro: W. V. Obernitz, Vasaris allgemeine Kunstanschaung auf dem Gebiete der Malerei, 1897; W. Schlosser, Die
Kunstliteratur, Wien, 1924, p. 285-294; E. Panofsky, Idea, II ed., Berlin, 1960, p. 36, 45, 95, 96 e sopratutto la nota
194 sulle pagine 104 — 105. Nella biografia del Franco il Yasari usó la parola ,,disegno" nel suo significato piu pratico.

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