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Bulletin du Musée National de Varsovie — 12.1971

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Nr. 1-2
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Kozakiewicz, Stefan: Un gruppo di vedute veneziane dalla cerchia di Canal: La bottega del Maestro di vedute con Ponte di Rialto
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https://doi.org/10.11588/diglit.18819#0035
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libri delia fraglia dei pittori veneziaiia oppure ricordati in altre fonti) eon dipinti esistenti.
£ p.es. il caso di quel Francesco Albotto (Alboro?), discepolo e continuatorc di Michele Marieschi
(,,il secondo Marieschi"), il quale venne ricordato dal Mariette.3

Punto di partenza per determinare 1'arte delie figurę minori del vedutismo veneziano erano
di solito le operę finnate o in altro modo sicure di un dato pittore; cosi si potevano individuare
i caratteri delio stile proprio all'artista e su ąuesta base raggruppare attorno ad operę sicure
altre attribuite. I caratteri stilistici cosi definiti venivano messi in confronto coil'arte dei pro-
tagonisti per determinare il posto ebe aveva oceupato 1'artista nello sviluppo delia pittura
veneziana di vedute, naturalmente nella sua articulazione secondaria.4 Sebbene anche qui
1'accuratezza delie attribuzioni possa esser qualche volta discutibile, il ąuadro d'insieme del
vedutismo minore di Venezia e del suo sviluppo e diventato, grazie ai risultati ottenuti,
piu chiaro ed ordinato.

Le ricerche futurę — ostacolate dal fatto che i vedutisti veneziani raramente firmavano
le loro operę — metteranno senz'altro in luce ancora piu chiara il campo del genere vedutistico
finora anonimo. Non sara peró possibile sistemare sotto determinati nomi tutto 1'enorme
materiale artistico. Un gran numero di vedute dovra rimanere senza un'attribuzione precisa.

I moderni metodi scientifici, in ispecie 1'analisi comparativa, ci permettono di collocare tali
dipinti in un ambiente artistico definito, rispetto all'arte dei grandi, e stabilire il tempo appros-
simativo in cui furono eseguiti. Gli artisti, il cui influsso opero di piu sulParte dei minori
a Venezia, furono nel Settecento il Carlevarijs, il Canal, il Marieschi e Francesco Guardi. Lo
stile del Bellotto nel suo periodo veneziano si racchiudeva presso a poco nei limiti di quello
del suo maestro Canal e non era riuscito ad oltrepassare Pambiente delia bottega stessa. In
generale sipuó dire cheTinflusso del Carlevarijs apparve agli inizi del Settecento per andar per-
dendosi verso la meta del secolo; che il Canal agi sopratutto col suo „secondo stile" degli anni
'30, a partire da verso il 1740 e che la forza di quest'azione, potente e durevole, si mantenne
fino alla prima meta deli' Ottocento; che 1'influsso del Marieschi incominció a farsi sentire
quasi contemporaneamente a quello del Canal e perduró il terzo quarto del Settecento; che
il Guardi, infine, influi sui pittori minori eon la sua arte vedutistica dal 1760 circa in poi, fino
alle soglie del secolo seguente. Altri fattori intervengono per render piu precisa la collocazione
nel tempo di vedute anonime, come la loro relazione eon operę di altri minori, oppure eon le
incisioni di cui la data e generalmente nota. A partire dalia fine del Settecento si fa osservare
un certo inaridimento dell'impostazione pittorica, dovuto alFinflusso neoclassico.

In vari casi ci si offre 1'occasione di individuare, per caratteri particolari, lo stile di un vedutista
minore, anche se nessun nome possa esser proposto; si vede qualche volta che un tale stile si
riferisce ad un piccolo ambiente artistico, p.es. una bottega, forsę eon un suo minuto raggio
d'azione. Lo scoprire tali personalita, e un metodo per animare il volto del vedutismo minore
veneziano nel suo aspetto anonimo.

Le ricerche in questa direzione e eon questo metodo sono ancora poco avanzate. Nel 1935 un
pittore dal nome sconosciuto venne denominato „Maestro delia fiera degli Argentieri" dal sog-
getto di una sua veduta eon Piazza S. Marco, a cui si potevano legare altri dipinti.5 Gia prima,
nel 1932, il Fritzsche aveva introdotto nella sua monografia sul Bellotto, il nome deli' „Anonimo
veneziano", per determinare 1'autore di un gruppo di vedute eon identici caratteri stilistici.0 Gli
„anonimi veneziani" sono peró nuinerosi e non basta chiamarli in una maniera cosi generale

3. Pallucchini. op. cii., p. 196.

4. L'esempio di un tale lavori di ricerca e il saggio di R. Pallucchini,,, Appunti per il vcdutismo veneziaiio dcl Settecento,"
[in:] Muzeum i twórca. Studia z historii sztuki i kultury ku czci prof. dr Stanisława Lorentza, Warszawa, 1969, pp. 141 — 155;.
p. es. nella parte riguardante Bernardo Canal, pp. 144 — 148.

5. Cf. P. Zampetti, / uedulisli neneziani del Settecento. Calalogo delia moslra, Venezia, 1967, p. 272.

6. H.A. Fritzsche, Bernardo Belotlo genannl Canaletlo, Burg b. M. [agdeburg], 1936, p.62.

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