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https://doi.org/10.11588/diglit.9653#0224
DI GIO: ANDREA BORBONI, toj
come vn broccato tempestato di prctiose margarite. Che
fe Pindaro fu itimato da Horatio , vn Poeta impareggia-
bile ; lo spareggio hebbe luogo fra gli huomini; poicho
, se Horatio hauesse hauuto a sare non da poeta sola men-
te; ma ancor da Paride, e che hauesse trouato insiemcj
virtù, e bellezza, non occorre cercare a chi harebbedato
il vanto, e il pomo pregiato della gloria. La Città di
Tebe con tutto che hauesse ragione di ricusarc che Fri ne
]e riedificasse le mura diroccate , edistrutte dal Macedo-
ne 9 per non vi hauere a lcolpire queste quattro parole 9
che ella vi voleua, Alexander sabuertit» Trine reBituit ; ad
ogni modo inuece di esssere imitati i Tebani; fu giudica-
ta degna di stare nel Tempio di Apolline Delfico scolpi-
ta per mano di Prassitelenon per altroché per la sua bel»
tà . Che ne volete più ? Ogniun sa , con che gelosia si
gouernano le Republiche, che ogni minimo sentore,che
riabbiano di congiura de'Cittadini ; subbitosi tratta di
spianare5 e oltre alla morte,di sèminare ilsàle, doue sono
le Calè de' Congiurati , in fatti arriualoro la maladit-
tione di Dauid > siat babitatto eomm deferta , siant silij eius
orfhaniy ssi <vxor eius uìdua. Ts^tttantes transser antur^ ssi Pai. i<jg
eìjciantur de habitaùonibus fms. E pure Cilone che haue-
ua tramato difarsi Tiranno di Atene ; con tuttocio per-
che era dotato di bellissimo aspetto > e vguale all' Im-
pero ; nonsolamente trouò perdono presso de' Citta-
dini* ma gli fu coperta 1* ignominia coll'honore di vna**
Statua,che gli alzarono. Se tanto potè vna beltà sì mac-
chiata , edifettosa ; lascio giudicare a ogniuno , se di tal
honore fusse degna la virtuosa beltà di Corinna , che nel
volto, e nel verso sembrò vna Musa ì Vn contrappo-
rlo
come vn broccato tempestato di prctiose margarite. Che
fe Pindaro fu itimato da Horatio , vn Poeta impareggia-
bile ; lo spareggio hebbe luogo fra gli huomini; poicho
, se Horatio hauesse hauuto a sare non da poeta sola men-
te; ma ancor da Paride, e che hauesse trouato insiemcj
virtù, e bellezza, non occorre cercare a chi harebbedato
il vanto, e il pomo pregiato della gloria. La Città di
Tebe con tutto che hauesse ragione di ricusarc che Fri ne
]e riedificasse le mura diroccate , edistrutte dal Macedo-
ne 9 per non vi hauere a lcolpire queste quattro parole 9
che ella vi voleua, Alexander sabuertit» Trine reBituit ; ad
ogni modo inuece di esssere imitati i Tebani; fu giudica-
ta degna di stare nel Tempio di Apolline Delfico scolpi-
ta per mano di Prassitelenon per altroché per la sua bel»
tà . Che ne volete più ? Ogniun sa , con che gelosia si
gouernano le Republiche, che ogni minimo sentore,che
riabbiano di congiura de'Cittadini ; subbitosi tratta di
spianare5 e oltre alla morte,di sèminare ilsàle, doue sono
le Calè de' Congiurati , in fatti arriualoro la maladit-
tione di Dauid > siat babitatto eomm deferta , siant silij eius
orfhaniy ssi <vxor eius uìdua. Ts^tttantes transser antur^ ssi Pai. i<jg
eìjciantur de habitaùonibus fms. E pure Cilone che haue-
ua tramato difarsi Tiranno di Atene ; con tuttocio per-
che era dotato di bellissimo aspetto > e vguale all' Im-
pero ; nonsolamente trouò perdono presso de' Citta-
dini* ma gli fu coperta 1* ignominia coll'honore di vna**
Statua,che gli alzarono. Se tanto potè vna beltà sì mac-
chiata , edifettosa ; lascio giudicare a ogniuno , se di tal
honore fusse degna la virtuosa beltà di Corinna , che nel
volto, e nel verso sembrò vna Musa ì Vn contrappo-
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