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la sua storia (1). Per la qual cosa crediamo che la mo-
neta sia molto posteriore al tempo in cui visse il celebre
storico.
La leggenda del rovescio della medaglia è una acclama-
zione dei due astanti alla persona di mezzo, e si vede
che alludono a qualche premio riportato in occasione di
giuochi. Chi sia però questo Petronio non sappiamo deci-
derlo , se non è quello di cui fa menzione Tacito nel
lib. XIV , e che fu Console nella Bitinia, e tanto fa-
vorito da Nerone da cui fu messo a morte, era poeta e
molto celebre nella satira : vicino a morire si aperse le
vene e le chiudeva, trattenendosi così cogli amici in versi
galanti e poesie piacevoli, che vennero sino a noi.
La famiglia Petronia sebbene fosse plebea era la più
antica d'Italia, e probabilmente da questa discendente, o
congiunta a quella di Sallustia, perciò allorché si coniò que-
sta medaglia si vollero forse unire quei due personaggi
che illustrarono colle loro opere di mente, e colle loro
cariche ambe le famiglie (2). Di queste medaglie ne sa-
ranno state battute poche, e perciò questa nostra, portata
in Olbia forse da qualcheduno della famiglia nel tempo in
cui questa città fioriva, ed era tanto apprezzata dai Ro-
mani, non lascia di esssere uno dei monumenti più pre-
gevoli.
G. Spano.
(1) Siccome vi fu un'altro Sallustio figlio della sorella del primo, favorito da
Augusto, al quale Orazio indirizzò la 2 ode del lib. 2, perciò per distinguere
ehe la medaglia era coniata in onore dello storico si aggiunse AVTOR. Egli
era nativo di Amilerne, oggi S. Vittorino , e morì 53 anni prima della venuta
di G. Cristo.
(2) Potrebbe anche dirsi che quelli che fece coniare la medaglia in onore
dell1 illustre Istorico, e del celebre Poeta Satirico sia stato discendente da ambe
le famiglie.
la sua storia (1). Per la qual cosa crediamo che la mo-
neta sia molto posteriore al tempo in cui visse il celebre
storico.
La leggenda del rovescio della medaglia è una acclama-
zione dei due astanti alla persona di mezzo, e si vede
che alludono a qualche premio riportato in occasione di
giuochi. Chi sia però questo Petronio non sappiamo deci-
derlo , se non è quello di cui fa menzione Tacito nel
lib. XIV , e che fu Console nella Bitinia, e tanto fa-
vorito da Nerone da cui fu messo a morte, era poeta e
molto celebre nella satira : vicino a morire si aperse le
vene e le chiudeva, trattenendosi così cogli amici in versi
galanti e poesie piacevoli, che vennero sino a noi.
La famiglia Petronia sebbene fosse plebea era la più
antica d'Italia, e probabilmente da questa discendente, o
congiunta a quella di Sallustia, perciò allorché si coniò que-
sta medaglia si vollero forse unire quei due personaggi
che illustrarono colle loro opere di mente, e colle loro
cariche ambe le famiglie (2). Di queste medaglie ne sa-
ranno state battute poche, e perciò questa nostra, portata
in Olbia forse da qualcheduno della famiglia nel tempo in
cui questa città fioriva, ed era tanto apprezzata dai Ro-
mani, non lascia di esssere uno dei monumenti più pre-
gevoli.
G. Spano.
(1) Siccome vi fu un'altro Sallustio figlio della sorella del primo, favorito da
Augusto, al quale Orazio indirizzò la 2 ode del lib. 2, perciò per distinguere
ehe la medaglia era coniata in onore dello storico si aggiunse AVTOR. Egli
era nativo di Amilerne, oggi S. Vittorino , e morì 53 anni prima della venuta
di G. Cristo.
(2) Potrebbe anche dirsi che quelli che fece coniare la medaglia in onore
dell1 illustre Istorico, e del celebre Poeta Satirico sia stato discendente da ambe
le famiglie.