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Aminone (1) , di cui i Platonici ne fecero il terzo Dio.
Raccontano che Ercole desiderando divedere il suo padre
non aveva ottenuto mai questo favore , e cedendo final-
mente alle vive instanze del figlio, Giove un giorno tagliò
la testa ad un montone che la pose innanzi a sè, e così
si mostrò al suo figlio Ercole. Ecco il motivo , dice Ero-
doto , perchè gli Egiziani rappresentano Giove con testa
di Ariete.
Gli abitanti di Tebe riguardavano questo animale come
sacro a Giove e 1' immolavano il giorno della sua festa.
[Ne vestivano della pelle la statua del Dio , e 1' avvicina-
vano a quella di Ercole. Quelli che esistevano attorno al
Tempio si battevano, e piangevano la morte dell' Ariete, e
poi Io collocavano in una cassa sacra di cui ne facevano
oggetto di loro adorazione (Erod. lib. 2. § 42).
Artimone presso gli Egizii era un gran Dio, e veniva
considerato come una delle potenze della natura. La sua
immagine era venerata e scolpita su varie materie che
portavano con sè come una difesa , o protezione di questa
divinità verso quelli che la indossavano (2). Non farà dun-
que maraviglia , se in Tharros eh' era una colonia esclu-
sivamente Egizia si trovino in gran quantità di questi
amuleti in pietra, in avorio, in vetro ed in pasta, dan-
dogli quella venerazione che in origine gli tributavano gli
abitanti di Tebe (3).
G. Spano
(1) Amman fu così detto da Sabbia , perchè il suo Tempio dove si venerava
era nel gran deserto in mezzo agli sterminati banchi di sabbia.
(2) I Monumenti egiziani lo rappresentano sotto la figura di un uomo colla
testa di Ariete.
(ó) Gli amuleti in vetro che noi possediamo di questo dio offrono un lavoro
curioso , perchè il vetro fuso e calcinato è injetlato in varii colori. Le corna
sono azzurre, mentre gli occhi sono gialli, ed il resto bianco. Fin dall1 antichità
era conosciuta la pittura encaustica,, e si dice che abbia avuto origine nella famosa
Torre babilonica. Parleremo espressamente di quest' arie quando si accenneranno
in altro articolo gli oggetti degli smalti antichi trovali in Sardegna.
Aminone (1) , di cui i Platonici ne fecero il terzo Dio.
Raccontano che Ercole desiderando divedere il suo padre
non aveva ottenuto mai questo favore , e cedendo final-
mente alle vive instanze del figlio, Giove un giorno tagliò
la testa ad un montone che la pose innanzi a sè, e così
si mostrò al suo figlio Ercole. Ecco il motivo , dice Ero-
doto , perchè gli Egiziani rappresentano Giove con testa
di Ariete.
Gli abitanti di Tebe riguardavano questo animale come
sacro a Giove e 1' immolavano il giorno della sua festa.
[Ne vestivano della pelle la statua del Dio , e 1' avvicina-
vano a quella di Ercole. Quelli che esistevano attorno al
Tempio si battevano, e piangevano la morte dell' Ariete, e
poi Io collocavano in una cassa sacra di cui ne facevano
oggetto di loro adorazione (Erod. lib. 2. § 42).
Artimone presso gli Egizii era un gran Dio, e veniva
considerato come una delle potenze della natura. La sua
immagine era venerata e scolpita su varie materie che
portavano con sè come una difesa , o protezione di questa
divinità verso quelli che la indossavano (2). Non farà dun-
que maraviglia , se in Tharros eh' era una colonia esclu-
sivamente Egizia si trovino in gran quantità di questi
amuleti in pietra, in avorio, in vetro ed in pasta, dan-
dogli quella venerazione che in origine gli tributavano gli
abitanti di Tebe (3).
G. Spano
(1) Amman fu così detto da Sabbia , perchè il suo Tempio dove si venerava
era nel gran deserto in mezzo agli sterminati banchi di sabbia.
(2) I Monumenti egiziani lo rappresentano sotto la figura di un uomo colla
testa di Ariete.
(ó) Gli amuleti in vetro che noi possediamo di questo dio offrono un lavoro
curioso , perchè il vetro fuso e calcinato è injetlato in varii colori. Le corna
sono azzurre, mentre gli occhi sono gialli, ed il resto bianco. Fin dall1 antichità
era conosciuta la pittura encaustica,, e si dice che abbia avuto origine nella famosa
Torre babilonica. Parleremo espressamente di quest' arie quando si accenneranno
in altro articolo gli oggetti degli smalti antichi trovali in Sardegna.