DITTICO DI 'ROMOLO. 237
Pet entrare ora nella spiegazione delle figure, che in esiò si
contengono, ci si prel'enta in primo luogo in cima alnostrodit-
tico il Monogramma, in cui, per quanto si conoi'ce, si racchiu-
de il nome dello stesio Romolo. II costume di collegare insie-
me in quelia maniera, tutte, o parte delle Lettere componenti i
norni, che volevano esprimere , è molto antico , perciocche si
vede praticato nelle monete, chesichiamanomonete Consolari,
l'corgendosi in tal matiiera scrittoilnomediRomainuna moneta
della famiglia Didia, ed ii nome di Marciùs, e quello di Anco
in altre della famiglia Marcia; si può credere, che da principio
si cominciasie dal fare le semplici legature di due , o tre lettere
insieme (x) , ii che spesiisiìmo li osi'erva nelle meddìme monete
Consolari , e dipoi si trapasiasiè da queste legature alT uso de’
Monogrammi; di questi molti se ne trovano nelle antichisiime
medaglie Greche, nelle quali sovente sono erprdsi in tal manie-
ra da’ popoli, i nomi d’ alcune Città, e lè ne posiòno vedere
molti esempj raccolti insieme nella Paleografia del P. Montfau-
con. Si continuò poscia quest’ uso ne’ tempi più basti, e cosìsi
trova il nome di Ravenna in alcune medaglie stampate in quella
Città sd , ed ho ollèrvato in tal maniera espresiò il nome di O-
librio in una lamina da portarsi al collo d’ un servo fuggitivo
di Clodio Hermogeniano Olibrio, stampata da Monsignor Fa-
bretti s3] . Nel Calendario stampato dal Lambecio nel Fronte-
spizio vi è una simil legatura di lettere , nella quale il predetto
autore crede, che vi lìa contenuto il nome deli’Imperio Roma-
no d’ Oriente. Si servirono finalmente di questi Monogrammi,
affine di esprimere i ioro nomi ìsommi Pontefici, ne’ Mosaici ,
che e1 facevano fare nelle Basiliche (4), e nelle monete (5), e nelle
loro Bolle ; siccome gl’ lmperadori , i Re , ed i Principi ne i
3oro Diplomi (6) .
Nella parte superiore del basiòrilievo è rappresentato Romo-
Jo nell’ atto d’ estere, secondo i racconti favolosi degli scrittori,
trasportato al Cielo da’ venti , e dal turbine , che sono espressi
lotto figura di due Genj alati, il che è coerente alla mitologia
de-
(1) alcune jnfcrìzioni ripìene di Jìmili legature fi pojsono vedere nel Gruter 0 pt
clxix. ì. dccxxxix. 2. mvii. 3. mlxxv. 10. mxciv. i. e ne abbiamo por-
tata una fopra nella Tav, xxvm. Fig. 2. (2) ap. il cDn Cange samiglìe 2?/-
zantine in Mauricio p. 104, [$] Inscr. C. 7. p, 52$. (4) <Aleinanni de Late~
ranenfibus Parietinis cap. 3. (5) Vignoli Antiquiores Ponttf. Rom, denarìi »
[<5J Vedi il DuCange nel Gloss. Laùno alla paroia Monogramma .
Pet entrare ora nella spiegazione delle figure, che in esiò si
contengono, ci si prel'enta in primo luogo in cima alnostrodit-
tico il Monogramma, in cui, per quanto si conoi'ce, si racchiu-
de il nome dello stesio Romolo. II costume di collegare insie-
me in quelia maniera, tutte, o parte delle Lettere componenti i
norni, che volevano esprimere , è molto antico , perciocche si
vede praticato nelle monete, chesichiamanomonete Consolari,
l'corgendosi in tal matiiera scrittoilnomediRomainuna moneta
della famiglia Didia, ed ii nome di Marciùs, e quello di Anco
in altre della famiglia Marcia; si può credere, che da principio
si cominciasie dal fare le semplici legature di due , o tre lettere
insieme (x) , ii che spesiisiìmo li osi'erva nelle meddìme monete
Consolari , e dipoi si trapasiasiè da queste legature alT uso de’
Monogrammi; di questi molti se ne trovano nelle antichisiime
medaglie Greche, nelle quali sovente sono erprdsi in tal manie-
ra da’ popoli, i nomi d’ alcune Città, e lè ne posiòno vedere
molti esempj raccolti insieme nella Paleografia del P. Montfau-
con. Si continuò poscia quest’ uso ne’ tempi più basti, e cosìsi
trova il nome di Ravenna in alcune medaglie stampate in quella
Città sd , ed ho ollèrvato in tal maniera espresiò il nome di O-
librio in una lamina da portarsi al collo d’ un servo fuggitivo
di Clodio Hermogeniano Olibrio, stampata da Monsignor Fa-
bretti s3] . Nel Calendario stampato dal Lambecio nel Fronte-
spizio vi è una simil legatura di lettere , nella quale il predetto
autore crede, che vi lìa contenuto il nome deli’Imperio Roma-
no d’ Oriente. Si servirono finalmente di questi Monogrammi,
affine di esprimere i ioro nomi ìsommi Pontefici, ne’ Mosaici ,
che e1 facevano fare nelle Basiliche (4), e nelle monete (5), e nelle
loro Bolle ; siccome gl’ lmperadori , i Re , ed i Principi ne i
3oro Diplomi (6) .
Nella parte superiore del basiòrilievo è rappresentato Romo-
Jo nell’ atto d’ estere, secondo i racconti favolosi degli scrittori,
trasportato al Cielo da’ venti , e dal turbine , che sono espressi
lotto figura di due Genj alati, il che è coerente alla mitologia
de-
(1) alcune jnfcrìzioni ripìene di Jìmili legature fi pojsono vedere nel Gruter 0 pt
clxix. ì. dccxxxix. 2. mvii. 3. mlxxv. 10. mxciv. i. e ne abbiamo por-
tata una fopra nella Tav, xxvm. Fig. 2. (2) ap. il cDn Cange samiglìe 2?/-
zantine in Mauricio p. 104, [$] Inscr. C. 7. p, 52$. (4) <Aleinanni de Late~
ranenfibus Parietinis cap. 3. (5) Vignoli Antiquiores Ponttf. Rom, denarìi »
[<5J Vedi il DuCange nel Gloss. Laùno alla paroia Monogramma .