. II.
videnza, abbia unita, e concatenata, perdircosl, insieme, la
vocazione nostra, e Ja noltta laJute, (i)
Tanto più, che questi frammenti sono ben vili di materia, e
sono rozzi, e d’antica semplicità ripieni; ma aJtresì ancora iono
da averii in pregio, comecche ornati sono, ed arricchiti di divo-
ti, e di santi ammaestramenti di vita Cristiana; mentre sì dili-
genti erano quei fervoroli Fedeli, e geloh tanto di non perdere
di veduta 1 Divini insegnamenti, gli esempj, e le azioni del Re-
dentore, e de’Santi, che e’ ponevano grandissima cura, che i lo-
ro poveri, e piccoli arredi, inspirassero co’ sacri limboli, e colle
sacre immagini, pietà, e divozione; enelie operazioni specialmen-
te necessiarie per lo sostentamento della vita, manteheffiero viva
in Joro Ja memoria deìle piu importanti massime dessi’Evangelio,
per contrapporle, con prudenza cristiana, aJle arti del nostro ini-
mico, iì quaJe piglia occaiìone d’ assialirci in queJ tempo, in cui
i nostri seniì, fatti più forti, e più vivi, e congiurati a’nostri dan-
ni, danno forza grandissima, e nudriscono le arti sue, le quali
gravi infortunj, emortali sciagure cagionare ci postono, se allo-
ra inconiìderati, e disarmati ci ritrovano .
E tanto maggiormente mi persuado, che queste sacre antichità
debbano estere gradite, e ben ricevute, quantoche poslono anco
servire non poco ad illustrare i Santi Padri, e ad ispiegare, e provare
molti riti , e molte consuetudini degli antichi Cristiani; onde mi
è paruto conveniente di corredarle con alcune ostervazioni, per
cui, quali elle si steno, io l'pero di doverne ottenere, non dico
l’approvazione, ma qualche picciolo gradimento; poichè se molti
avrebbono gusto di potere, anco per un sogno, ntrovarst presen-
ti a vedare, che cosa facessiero i Cristiani deìla primiuva Chiesa,
e goderebbono di intervenire un poco alle loro funzioni, per
guardar bene i Joro abiti, ed ostèrvare esattamente i loro costumi;
constderandorni come uno di questi, che additano a i Forestieri
le cose più riguardevoli, avranno gJi eruditi, e coìoro, che di
queste cose st dilettano, grandissimasoddisfazione, che io gli con-
duca per questa, per così dire, instgneCittà, lontana da noi, non
per ilpazio di niolte miglia, ma per serie di molte, e molte cem-
tinaja d’ anni, e gradiranno Ja mia buona volontà, e mi compa-
tiranno, se, come essi vorebbono, tutte le cose non potrò io far
loro
( I ) Da S. Gregorio Niss'euo nelVOrat. i, fopra i 40. Martìrì T. 2. pag. 2O0- delTEdi-
zione del Morelli del 1638. i detti SS. Martiri si dicono CCt TYsi Y/sA£T£fCÌ£
(ÒÀxzqre, cioe Radici del nostro germogliamento,
videnza, abbia unita, e concatenata, perdircosl, insieme, la
vocazione nostra, e Ja noltta laJute, (i)
Tanto più, che questi frammenti sono ben vili di materia, e
sono rozzi, e d’antica semplicità ripieni; ma aJtresì ancora iono
da averii in pregio, comecche ornati sono, ed arricchiti di divo-
ti, e di santi ammaestramenti di vita Cristiana; mentre sì dili-
genti erano quei fervoroli Fedeli, e geloh tanto di non perdere
di veduta 1 Divini insegnamenti, gli esempj, e le azioni del Re-
dentore, e de’Santi, che e’ ponevano grandissima cura, che i lo-
ro poveri, e piccoli arredi, inspirassero co’ sacri limboli, e colle
sacre immagini, pietà, e divozione; enelie operazioni specialmen-
te necessiarie per lo sostentamento della vita, manteheffiero viva
in Joro Ja memoria deìle piu importanti massime dessi’Evangelio,
per contrapporle, con prudenza cristiana, aJle arti del nostro ini-
mico, iì quaJe piglia occaiìone d’ assialirci in queJ tempo, in cui
i nostri seniì, fatti più forti, e più vivi, e congiurati a’nostri dan-
ni, danno forza grandissima, e nudriscono le arti sue, le quali
gravi infortunj, emortali sciagure cagionare ci postono, se allo-
ra inconiìderati, e disarmati ci ritrovano .
E tanto maggiormente mi persuado, che queste sacre antichità
debbano estere gradite, e ben ricevute, quantoche poslono anco
servire non poco ad illustrare i Santi Padri, e ad ispiegare, e provare
molti riti , e molte consuetudini degli antichi Cristiani; onde mi
è paruto conveniente di corredarle con alcune ostervazioni, per
cui, quali elle si steno, io l'pero di doverne ottenere, non dico
l’approvazione, ma qualche picciolo gradimento; poichè se molti
avrebbono gusto di potere, anco per un sogno, ntrovarst presen-
ti a vedare, che cosa facessiero i Cristiani deìla primiuva Chiesa,
e goderebbono di intervenire un poco alle loro funzioni, per
guardar bene i Joro abiti, ed ostèrvare esattamente i loro costumi;
constderandorni come uno di questi, che additano a i Forestieri
le cose più riguardevoli, avranno gJi eruditi, e coìoro, che di
queste cose st dilettano, grandissimasoddisfazione, che io gli con-
duca per questa, per così dire, instgneCittà, lontana da noi, non
per ilpazio di niolte miglia, ma per serie di molte, e molte cem-
tinaja d’ anni, e gradiranno Ja mia buona volontà, e mi compa-
tiranno, se, come essi vorebbono, tutte le cose non potrò io far
loro
( I ) Da S. Gregorio Niss'euo nelVOrat. i, fopra i 40. Martìrì T. 2. pag. 2O0- delTEdi-
zione del Morelli del 1638. i detti SS. Martiri si dicono CCt TYsi Y/sA£T£fCÌ£
(ÒÀxzqre, cioe Radici del nostro germogliamento,