no Sonetto suìP Orologio
pi li si accrebbe . allorché vidde poi avverarsi il suo Vaticìnio , nella
sua Elezione al Pontificato, dopo Paolo IV. 3 a' 25. di Decembre nel
15;^9- In un consimile incontro il Card'Cristoforo Madrucci onorò il
giovinetto Poeta del prezioso dono di una ricca Collana d' oro , che
colle sue mani volle addattargli al Collo
In vece di c\i\qx Versi fortunati, chiuderò questo mio lavoro , col
seguente delicato Sonetto dell' ingegnosissimo Sig. Clemente Bon'di (2),
su questo Carcere del Tempo , in cui sempre torna a rientrare , ap-
pena se n'è sprigionato3 augurandomi Ja stessa Sorte, ch'egli bramava
a sè stesso.
O tìP Anglla nata su V estreme Rive 3
Machinetta gentile , o#<afe /' eterna
'Virtù motrice misurando alterna
V Ore diurne , e della Luce prive;
Su le tue Ruote assiso II Tempo vive,
Ed i tuoi girl equabili governa,
Che poi distinti su l® Faccia esterna,
Volubil Freccia In Numeri descrive »
Escon divise intanto ad una ad una
V Ore fugaci ; e mentre fuor sen vola ,
Col Suono accusa il suo partir ciascuna *
Deh fra tante , che f escono dal seno ,
Machinetta gentile , un* Ora sola ;
Segna un1 Ora per me felice almeno !
Sopra la Mostra di un Orologio , in un delizioso Casino di Cam-
pagna , si leggeva , ad allettamento degli allegri Villeggianti, che pre-
meva al generoso Padron di Casa di trattenervi piacevolmente •
HORAS . NON • NVMERO
NISI
SERENAS
Universai Profezia, che, se quel Fanciullo avrà,
vita , come si dee sperare dalla grazia di Dio-,
che per gloria sua, e contentezza Ad Buoni ,
vien dando al Mondo di questi così divini
Ingegni, egli sia per rìescire un vero , ed al-
to miracelo di questa età.
Anche ii Varchi nell' Ercolano p. 35-9.
confessa; lo per me non udii mai cosa, il
quale son pur vecchio , e ne ho udito qual-
cuna , la quale piti mi si facesse sentire aden-
tro , e più mi paresse maravigliosa , che il
cantare in sulla Lira all' improviso di M.Sil-
vio Antoni ano, quando venne a Firenze ; c
aggiugne , che quello in quella età giovanis-
sima e un mostro , e un miracolo di natura .
(1) Il famoso Gio. Antonio Campane ,
di cui abbiain altrove favellato, fece una
ventina di Versi, in lode del Cardinal Bes-
sarione , a cui piacquero tanto , che li fece
cantare da alcuni Musici mascherati , in
tempo di Carnevale ; dando loro tanti Duca-
ti di mancia, quanti erano i Versi . Rivol-
tosi poscia al Campano , che fìngeva di non
sapere , che ne fusse stato 1' Autore , gli dis-
se , prendendogli la mano , e ponendogli in
dito un Anello del valore di 60. Ducati , dove
sono quelle Dita , che hanno scritto tante
menzogne di me \
(2) Padova 1778. 8. T. II- p. S.
1
pi li si accrebbe . allorché vidde poi avverarsi il suo Vaticìnio , nella
sua Elezione al Pontificato, dopo Paolo IV. 3 a' 25. di Decembre nel
15;^9- In un consimile incontro il Card'Cristoforo Madrucci onorò il
giovinetto Poeta del prezioso dono di una ricca Collana d' oro , che
colle sue mani volle addattargli al Collo
In vece di c\i\qx Versi fortunati, chiuderò questo mio lavoro , col
seguente delicato Sonetto dell' ingegnosissimo Sig. Clemente Bon'di (2),
su questo Carcere del Tempo , in cui sempre torna a rientrare , ap-
pena se n'è sprigionato3 augurandomi Ja stessa Sorte, ch'egli bramava
a sè stesso.
O tìP Anglla nata su V estreme Rive 3
Machinetta gentile , o#<afe /' eterna
'Virtù motrice misurando alterna
V Ore diurne , e della Luce prive;
Su le tue Ruote assiso II Tempo vive,
Ed i tuoi girl equabili governa,
Che poi distinti su l® Faccia esterna,
Volubil Freccia In Numeri descrive »
Escon divise intanto ad una ad una
V Ore fugaci ; e mentre fuor sen vola ,
Col Suono accusa il suo partir ciascuna *
Deh fra tante , che f escono dal seno ,
Machinetta gentile , un* Ora sola ;
Segna un1 Ora per me felice almeno !
Sopra la Mostra di un Orologio , in un delizioso Casino di Cam-
pagna , si leggeva , ad allettamento degli allegri Villeggianti, che pre-
meva al generoso Padron di Casa di trattenervi piacevolmente •
HORAS . NON • NVMERO
NISI
SERENAS
Universai Profezia, che, se quel Fanciullo avrà,
vita , come si dee sperare dalla grazia di Dio-,
che per gloria sua, e contentezza Ad Buoni ,
vien dando al Mondo di questi così divini
Ingegni, egli sia per rìescire un vero , ed al-
to miracelo di questa età.
Anche ii Varchi nell' Ercolano p. 35-9.
confessa; lo per me non udii mai cosa, il
quale son pur vecchio , e ne ho udito qual-
cuna , la quale piti mi si facesse sentire aden-
tro , e più mi paresse maravigliosa , che il
cantare in sulla Lira all' improviso di M.Sil-
vio Antoni ano, quando venne a Firenze ; c
aggiugne , che quello in quella età giovanis-
sima e un mostro , e un miracolo di natura .
(1) Il famoso Gio. Antonio Campane ,
di cui abbiain altrove favellato, fece una
ventina di Versi, in lode del Cardinal Bes-
sarione , a cui piacquero tanto , che li fece
cantare da alcuni Musici mascherati , in
tempo di Carnevale ; dando loro tanti Duca-
ti di mancia, quanti erano i Versi . Rivol-
tosi poscia al Campano , che fìngeva di non
sapere , che ne fusse stato 1' Autore , gli dis-
se , prendendogli la mano , e ponendogli in
dito un Anello del valore di 60. Ducati , dove
sono quelle Dita , che hanno scritto tante
menzogne di me \
(2) Padova 1778. 8. T. II- p. S.
1