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Cellini, Benvenuto; Carpani, Giovanni Palamede [Oth.]
Opere di Benvenuto Cellini (Volume 1): Vita di Benvenuto Cellini: orefice e scultore fiorentinoda lui medesimo scritta, nella quale si leggono molte importanti notizie appartenenti alle arti ed alla storia del secolo XVI — Milano: Dalla Società Tipografica de' Classici Italiani, contrada di s. Margherita, 1806

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https://doi.org/10.11588/diglit.71580#0068
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34 VITA DI BENVENUTO
Nel praticare insieme genero in noi un
tanto amore, che mai nè dì nè notte sta-
vamo l'uno senza l'altro : e perchè ancora
la casa sua era piena di quei begli studj
che aveva fatto il suo valente padre, i
quali erano parecchi libri disegnati di sua
mano, ritratti dalle belle anticaglie di Ro-
ma; la qual cosa vedendoli m'innamorarono
assai, e due anni in circa praticammo in-
sieme. In questo tempo io feci un'opera
d'ariento di basso rilievo , grande quanto
la mano di un fanciullo piccolo. Quest'ope-
ra serviva per un serrarne di una cintura
da uomo, che così grandi allora si usava-
no. Era intagliato in esso un gruppo di foglia^
mi fatto all'antica, con molti puttini ed al-
tre bellissime maschere . Questa opera io
la feci in bottega di un tale chiamato Fran-
cesco Salimbeni. Vedendosi questa tale ope-
ra per l'arte degli orefici, mi fu dato vanto
del meglio giovane di quell'arte. E perchè
io conversava con un certo Giovanni Bat-
tista chiamato il Tasso, intagliatore di legna-
me, giovane di mia età appunto ; e per es-
sere per le medesime cause del sonare adi-
ratomi con mio padre, dissi al Tasso: tu
se' persona da far delle parole e non de'
fatti. Il qual Tasso mi disse: ancor io mi
sono adirato con mia madre, e se io aves-
si tanti quattrini che mi conducessero a
Roma , io non tornerei indietro a serrare
quel poco della botteguccia che io tengo .
A queste parole io aggiunsi, che se per
 
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