428 VITA DI BENVENUTO
passare il fondo delle loro casse . Quando
me n' avvedevo , le tiravo come cavarli da
una guaina , senz' altro dolore o sangue :
così me n' era usciti assai bene. Pure ac-
cordatomi anco con quest' altri nuovi di-
spiaceri, quando cantavo, quando oravo
e quando scrivevo con quel mattone pesto
sopraddetto ; e cominciai un capitolo in lo-
de della prigione, e in esso dicevo tutti
quegli accidenti, che da quella io avevo
avuti: qual capitolo si scriverà poi a suo
luogo.
Il buon Castellano mandava spesso se-
gretamente a sentire quello ch'io facevo:
e perchè l'ultimo di Luglio (1) io mi ral-
legrai da me medesimo, ricordandomi della
gran festa, che si usa fare in Roma in
quel primo dì d'Agosto; da me dicevo :
tutti quest' anni passati questa piacevole
festa io l'ho fatta colle fragilità del mondo;
quest' anno io la farò ormai colla divinità
di Dio ; e da me dicevo: oh quanto più
lieto sono di questa , che di quelle! Quelli
che mi udirono dir queste parole, il tutto
riferirono al Castellano; il quale con ma-
raviglioso dispiacere disse: oh Dio , colui
trionfa e vive in tanto male , ed io stento
in tante comodità! muojo solo per causa
sua: andate presto e mettetelo in quella
più sotterranea caverna , dove fu fatto mo-
(0 1539.
passare il fondo delle loro casse . Quando
me n' avvedevo , le tiravo come cavarli da
una guaina , senz' altro dolore o sangue :
così me n' era usciti assai bene. Pure ac-
cordatomi anco con quest' altri nuovi di-
spiaceri, quando cantavo, quando oravo
e quando scrivevo con quel mattone pesto
sopraddetto ; e cominciai un capitolo in lo-
de della prigione, e in esso dicevo tutti
quegli accidenti, che da quella io avevo
avuti: qual capitolo si scriverà poi a suo
luogo.
Il buon Castellano mandava spesso se-
gretamente a sentire quello ch'io facevo:
e perchè l'ultimo di Luglio (1) io mi ral-
legrai da me medesimo, ricordandomi della
gran festa, che si usa fare in Roma in
quel primo dì d'Agosto; da me dicevo :
tutti quest' anni passati questa piacevole
festa io l'ho fatta colle fragilità del mondo;
quest' anno io la farò ormai colla divinità
di Dio ; e da me dicevo: oh quanto più
lieto sono di questa , che di quelle! Quelli
che mi udirono dir queste parole, il tutto
riferirono al Castellano; il quale con ma-
raviglioso dispiacere disse: oh Dio , colui
trionfa e vive in tanto male , ed io stento
in tante comodità! muojo solo per causa
sua: andate presto e mettetelo in quella
più sotterranea caverna , dove fu fatto mo-
(0 1539.