2x8 VITA DI BENVENUTO
non avrete da me, che i cinquecento scu-
di. Così direte al Papa . Le vostre minaci
ce non mi fanno una paura al mondo ;
perchè io son uomo dabbene, e non ho
paura se non de' miei peccati. Rizzatosi il
Governatore e il Fiscale, mi dissono, che
andavano dal Papa, e che tornerebbono
con commissione , che guai a me. Così re-
stai guardato. Mi passeggiavo per un sa-
lotto : egli stettono presso a tre ore a tor-
nare dal Papa . In questo mezzo mi venne
a visitare tutta la Nobiltà della nazione
nostra de' mercanti, pregandomi strettamen-
te, ch'io non la volessi stare a disputar con
un Papa , perchè potrebbe essere la rovina
mia . Ai quali risposi, che mi ero risoluto
benissimo di quello che volevo fare . Subi-
to che il Governatore insieme col Fiscale
furono tornati dal Palazzo , fattomi chia-
mare, disse in questo tenore: Benvenuto
certamente e' mi sa male d'esser tornato
dal Papa con una commissione tale, quale
io ho ; sicché o tu trova l'opera subito, o
tu pensa ai fatti tua. Allora io risposi ,
che dappoi che io non avevo mai creduto
insino a quell' ora, che un Santo Vicario
di Cristo potesse fare un' ingiustizia , io la
voglio però vedere prima ch'io lo creda;
sicché fate quello che voi potete , Ancora
il Governatore replicò, dicendo: io ti ho
da dire due altre parole del Papa , dipoi
seguirò la commissione datami. Il Papa
dice, che tu mi porti qui l'opera , ch'io la