Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
- 84 -

talché dalla superficie fino a tutto il terzo livello g
del sotterraneo la sezione può dirsi verticale.

Linea della Ortografia. Veggasi nella pianta tav.
XXXII fig. 4 la linea del mio spaccato, la quale
taglia il mezzo del rudere monumentale , e la sot-
toposta via P, scuopre la parete sinistra dell'ambu-
lacro G coli' imbocco B e finalmente la porta dei
cubicoli X Y, sopra i quali trovasi l'ambulacro $ spet-
tante al 1° piano callistiano ( v. tav. XXXV-XL DA ).
Dai cubicoli X Y per l'intelligenza del testo ho de-
lineato i soli gradini e la discesa della via U perchè
cadono fuori della mia linea ortografica. Così sarà
facile riconoscere il primitivo livello ed il profon-
damento avvenuto in queste gallerie. Gli ambulacri $
e g sono paralleli alla linea della mia ortografia,
ma non cadono precisamente nella sua verticale.

Ambulacri r; Q. Seguono gli ambulacri T ed Q, i quali
sono qua trasferiti per confronto di profondità. Se
ne vegga la posizione nella grande pianta a tav.
XXXV-XL Le 1, 2; 16 1.

.Stratificazioni. Le stratificazioni rappresentate in questa •
tavola sono lungamente spiegate nella dissertazione
terza al capo primo. Qui ne riassumo le indicazioni
ed alcune avvertenze secondo la serie dei numeri.

I. Terreno vegetale con molli detriti degli antichi monu-

menti misti agli avanzi dello strato vulcanico atmo-
sferico; v. pag 63 lin. 12.

II. Strato di tufa vulcanico sottomarino ; v. pag. 63

lin. 21.

III. Tufa terroso, nel quale ampiamente si svolge il secondo
piano del cemetero di Callisto, v. pag. 63 lin. 25.

III. a In questo punto dal tufa terroso si passa insen-
sibilmente alla pozzolana Y.

IV. Piccolo straterello di lapilli e ceneri descritto a pag. 63
lin. 39.

V. Pozzolana, della quale vedi pag. 63 lin. 32. A que-

sto strato nel nostro spaccato è attribuita un al-
tezza forse maggiore di quella, che quivi ha vera-
mente. Imperocché la linea verticale di quella se-
zione giungendo soltanto fino al piano g, al disotto
di questo punto non ho potuto vedere le rocce. Gli
ambulacri TQ. qua trasferiti stanno ove la collina di-
scendenti*), i suoi strati sono inclinati in guisa, che
la volta dell' ambulacro T è scavata nello straterello
IV ed il suo piano poggia circa il cessare della poz-
zolana V ed il tornar del tufa terroso VI.

VI. Tufa terroso sottoposto alla pozzolana descritto a p. 64.

VII. Strato d'una roccia impermeabile sul quale v. p. 64.
Livello dell' Alinone e del Tevere. Li ho presi

dall'opera del eh. P. Angelo Secchi intitolata a Misura
della base trigonometrica eseguita sulla via Appia »
pag. 32 e seguenti.

TAVOLA XXXV-XL.

Le indicazioni ed il sistema dei segni sono spie-
gati a pie della tavola istessa per maggior commodo
del lettore. La descrizione progressiva e ragionata
dell' intiero cemetero di Callisto sarà materia del vo-
lume seguente. Intanto però debbo dare alcune av-
vertenze relative al metodo ed all' esattezza di que-
sta icnografia.
Rapporti fra i diversi piani dell' escavazione.

Niuno ignora, che la maggiore difficoltà di una icno-
grafia sotterranea è rappresentare esattamente parecchi
livelli l'uno all'altro sottoposti ove rari sono i punti



di contatto e dove non v' è il sistema architettonico
di far coincidere verticalmente l'una sotto l'altra le
linee degli ambulacri. In fatti niuna delle piante finora
tracciate delle catacombe ci dà estese soprapposizioni
né anco di due soli piani. Nella pianta, di che ra-
giono, se ne possono computare fino a sette, de' quali
almeno tre assai vasti, complicati e raramente com-
municanti 1' uno coli' altro. Ciò nulla ostante sono
certo, che non sono state vane le mie fatiche per ot-
tenere una esattezza proporzionata al mio scopo. Ma
debbo avvertire, che qualche imperfezione potrà forse
scoprirsi nei quadrati Ef, C/-, De, Lf, le, dove non
ho potuto né fare agiatamente né reiterare per con-
fronto le operazioni necessarie. In quei luoghi sono
penetrato o dopo lunghi e tortuosi giri fatti stri-
sciando il petto ed aprendomi colle mani il vano,
o calandomi colle funi entro buche, o sotto la mi-
naccia di frane; ed infatti più d'una volta m'è avve-
nuto, massime nelle arenarie, di vedermi cader vicino
qualche masso non piccolo distaccatosi dalla volta.

Ambulacri. ]\'on ho distinto con segni speciali le vie,
che sono più o meno interrate, da quelle che sono
sgombre fino al piano. Queste ultime essendo rarissi-
me, l'interramento sarebbe da notare in quasi tutto
il sotterraneo con grave confusione del disegno. L'in-
dicare il grado dell' interramento nelle singole vie
fa parte dell' analisi descrittiva.

Lucernari. Dei lucernai è segnata l'esistenza col qua-
dratino bianco, non la misura. Nel maggiore nu-
mero dei casi questi spiragli sono divenuti rovinosi
ed ostruiti ed è difficile il verificarne l'esatta misura.
Inoltre basta allo scopo di questa pianta l'indicarne
soltanto l'esistenza.

Arcosoli. Sufi' esempio del Bosio e del Marchi ho no-
tato nella mia pianta gli arcosoli soltanto e non i
semplici loculi. Non ho creduto pregio dell' opera il
misurarli tutti esattamente tranne alcuni di singolari
dimensioni. Li ho disegnati sulla media generale di
due metri di lunghezza ed uno di larghezza. Ho atten-
tamente cercato ogni traccia di siffatti sepolcri dove
le rovine hanno smantellato le pareti ; ma dove l'in-
terramento me li ha nascosti non ho potuto indicarli.
Laonde non si ragioni sulla mancanza di essi mas-
sime nei cubicoli; de' quali spesso penetrando a con-
contatto della volta ho potuto prender le dimensioni,
ma non vederne i sepolcri.

Cubicoli. Le difficoltà, che hanno impedito l'esatta indi-
cazione degli arcosoli, massime l'interramento, hanno
spesso anche reso poco agevole il rilevare ogni par-
ticolarità delle forme geometriche delle stanze. In
questi casi notata la larghezza e lunghezza della stan-
za, ho riservato all'analisi il rettificare, dove sarà
pregio dell'opera ed in proporzione più visibile, le
particolarità degne di esame.

Arenarie. La pianta delle arenarie, massime moderne,
non è completa: ne ho delineato quanto può essere
utile per lo studio de' rapporti dell' escavazione are-
naria colla cemeteriale.

Colombario A# 1. Intorno a questo monumento debbo
avvertire, che esso è posto assolutamente ad occhio,
né potrei cogli aiuti, di cui dispongo, misurarlo sen-
za pericolo di rimanervi dentro rinchiuso. Imperoc-
ché il pertugio, per il quale vi son penetrato, tro-
vasi in basso, mentre le rovine e le terre colmano
tutto l'interno vano della stanza ; talché calcando
quelle rovine, esse con somma facilità potrebbero di-
laniare e chiudere il pertugio.

Oiub:

obi

-

le

fimi
eli

OiW

-ni'!
 
Annotationen