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https://doi.org/10.11588/diglit.1192#0008
— Vili —
erano appendici, svolgimenti, legamenti delle parti diverse fatti nei periodi
più o meno ultimi della sotterranea escavazione. La Commissione di sacra
archeologia, a mia proposta, deliberò di esplorare tutto il cimitero di santa
Solere, la regione II anonima, Yarenarium Hippolyli; e di rinunciare al
rimanente. Imperocché lo stato di devastazione e di spogliamento ed il mi-
nimo storico interesse delle ultime appendici non potevano ragionevolmente
allettarci al pari di tanti altri monumenti del più insigne valore involti nelle
cimiteriali rovine; i quali erano, per così dire, nella tabella di certa previ-
sione delle scoperte da fare nell'ampio campo della Roma sotterranea.
Io allora volgeva gli occhi al nobilissimo cimitero di Pretestato, alla
sinistra dell'Appia di fronte a quello di Callisto, intimamente collegato ed
intrecciato con questo, non per il materiale contatto ed inviluppo delle
gallerie, ma per storiche relazioni. Quivi lo sposo e il cognato di santa
Cecilia, i loro compagni di martirio, il celebre Urbano, che li convertì
alla fede; quivi i diaconi di Sisto II e il luogo ove cotesto illustre sopra
tutti i papi deposti in Callisti fu sorpreso e decapitato: quivi martiri del
secolo secondo e monumenti architettonici ed iconografici manifestamente
anteriori ai più antichi del coemeterium Callisti. Uno dei cubicoli del ci-
mitero di Pretestato è adorno di affreschi rappresentanti scene degli evan-
geli ; intorno ai quali ed alla loro cronologia parevami poter fornire
dati preziosi non solo alla storia dell'arte, ma eziandio a quella del sacro
testo e della critica evangelica. Proposi adunque di sbrigarmi nel più
laconico modo possibile dai paralipomeni del cimitero di Callisto, e di
imprendere tosto in questo terzo volume la splendida edizione dei più in-
signi monumenti del cimitero di Pretestato.
In esecuzione del divisato programma lino dal 1868 e poi nel 1869
e nel 1870 furono in pari tempo dirette le escavazioni in ambedue i
vicini cimiteri di Callisto e di Pretestato. Intanto l'imprevista scoperta del
cimitero di Generosa al quinto miglio della Portuense chiamava a sé
parte delle nostre forze e le divideva. Venivano al soccorso però, oltre le
provvisioni ordinarie del sommo pontefice, dei cui meriti verso le romane
catacombe dice ogni pagina di questi volumi, anche spontanee largizioni di
amatori dei sacri monumenti. Fra i quali giustizia vuole che io specialmente
ricordi il mio egregio amico, Rev. sig. Spencer Northcote, che con dotte
conferenze intorno alle romane catacombe in Inghilterra ed in Scozia
erano appendici, svolgimenti, legamenti delle parti diverse fatti nei periodi
più o meno ultimi della sotterranea escavazione. La Commissione di sacra
archeologia, a mia proposta, deliberò di esplorare tutto il cimitero di santa
Solere, la regione II anonima, Yarenarium Hippolyli; e di rinunciare al
rimanente. Imperocché lo stato di devastazione e di spogliamento ed il mi-
nimo storico interesse delle ultime appendici non potevano ragionevolmente
allettarci al pari di tanti altri monumenti del più insigne valore involti nelle
cimiteriali rovine; i quali erano, per così dire, nella tabella di certa previ-
sione delle scoperte da fare nell'ampio campo della Roma sotterranea.
Io allora volgeva gli occhi al nobilissimo cimitero di Pretestato, alla
sinistra dell'Appia di fronte a quello di Callisto, intimamente collegato ed
intrecciato con questo, non per il materiale contatto ed inviluppo delle
gallerie, ma per storiche relazioni. Quivi lo sposo e il cognato di santa
Cecilia, i loro compagni di martirio, il celebre Urbano, che li convertì
alla fede; quivi i diaconi di Sisto II e il luogo ove cotesto illustre sopra
tutti i papi deposti in Callisti fu sorpreso e decapitato: quivi martiri del
secolo secondo e monumenti architettonici ed iconografici manifestamente
anteriori ai più antichi del coemeterium Callisti. Uno dei cubicoli del ci-
mitero di Pretestato è adorno di affreschi rappresentanti scene degli evan-
geli ; intorno ai quali ed alla loro cronologia parevami poter fornire
dati preziosi non solo alla storia dell'arte, ma eziandio a quella del sacro
testo e della critica evangelica. Proposi adunque di sbrigarmi nel più
laconico modo possibile dai paralipomeni del cimitero di Callisto, e di
imprendere tosto in questo terzo volume la splendida edizione dei più in-
signi monumenti del cimitero di Pretestato.
In esecuzione del divisato programma lino dal 1868 e poi nel 1869
e nel 1870 furono in pari tempo dirette le escavazioni in ambedue i
vicini cimiteri di Callisto e di Pretestato. Intanto l'imprevista scoperta del
cimitero di Generosa al quinto miglio della Portuense chiamava a sé
parte delle nostre forze e le divideva. Venivano al soccorso però, oltre le
provvisioni ordinarie del sommo pontefice, dei cui meriti verso le romane
catacombe dice ogni pagina di questi volumi, anche spontanee largizioni di
amatori dei sacri monumenti. Fra i quali giustizia vuole che io specialmente
ricordi il mio egregio amico, Rev. sig. Spencer Northcote, che con dotte
conferenze intorno alle romane catacombe in Inghilterra ed in Scozia