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c dall'uno e dall'altro più o meno indipendenti. Esclusa la parte settentrionale,
m'accingo a descrivere della necropoli meridionale quanto nei precedenti tomi
non è stato ancor registrato. Questa sarà l'ultima giornata del difficile ed intral-
ciato nostro viaggio entro il callisliano labirinto, che dapprima sembrava inestri-
cabile. Giunti al qual arduo termine, saremo più alacri e franchi nell'esplorazione
degli altri quartieri della Roma sotterranea cristiana.

Gli ipogei chiusi dentro i limiti sopra definiti ebbero essi nomi propri e di-
stinti da quello del cimitero di Callisto, al quale furono incorporati ? I miei lettori
già sanno, che la storia ci propone due nomi da applicare a quelle sotterranee
regioni : coemelerìum sanctae Soleridis, arenarium Mppolyti. Nel tomo I pag. 259-273
svolsi le ragioni storiche e topografiche, che ci suggeriscono queste denominazioni,
e ci possono guidare nella ricerca degli ipogei, ai quali esse spettano. Riserbai
però alle future escavazioni ed alle scoperte monumentali, che da queste spera-
vamo, la definizione certa e precisa di colesti topografici e storici problemi. Le
escavazioni sono state quanto oggi è possibile eseguite : né preveggo vicino il
tempo, in che saranno vinte le gravi difficoltà, che ne impediscono il compimento.
Comincio dal coemelerìum sanclae Soteridis, così denominato dalla nobilissima ver-
gine martire della persecuzione di Diocleziano ; che s. Ambrogio vescovo di Mi-
lano venerava e lodava come la più bella e vera gloria del suo illustre casato.

Per amore di chiarezza faccio un'avvertenza non necessaria, perchè di cosa che
l'attento lettore facilmente intende da se. La pianta generale del cimitero di Callisto
ridotta a piccola proporzione, che è base di tutto il seguente lesto topografico, si
cerchi nell' atlante delle tavole : ora non posso cilarla col suo numero, non essendo
questo ancora determinato, mentre comincio la stampa dei presenti fogli. Il sistema
dei segni di quella pianta è coordinato a ciascuna delle sue parli. Per maggiore
commodità però degli sludiosi ed aiuto alla pronta intelligenza del testo, inserirò in
molli luoghi nelle pagine di questo le sezioni opportune della pianta in proporzioni
maggiori di quelle della tavola e con più numeroso corredo di segni speciali dei
singoli punti che si descrivono.
 
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